Perchè abbiamo bisogno di essere riconosciuti.
Il riconoscimento come antropologico ed essenziale motivo dell'uomo di esistere.
Ri - conoscere vuol dire vedere un qualcosa che già abbiamo visto.
Sono disposto a mentire (consciamente e inconsciamente) purchè l'Altro mi riconosca come familiare, come qualcosa che sia il più possibile certo (ri-conoscibile).
Ma la vocina, che io chiamo demone c'è sempre...per fortuna..
Mentire a sè stessi e agli altri sono due cose diverse? Puoi mentire all'Altro e non mentire a tè stesso, ma non puoi mentire a tè stesso e non mentire all'Altro. Non c'è contraddizione: se menti a tè stesso vivi nella menzogna e menti al mondo e alla realtà che ti circonda perchè non distingui più la differenza tra ciò che è vero e ciò che non lo è. Se sai di non mentire a tè stesso, ma menti agli altri, lo fai perchè sei consapevole della differenza tra ciò che è vero e ciò che non lo è.
In soldoni: tiro fuori il caro Jung (sempre inflazionato e abusato anche dal sottoscritto). Ciò che ci da fastidio o provoca irritazione dell'Altro merita attenzione da parte nostra. Traslando nel nostro discorso: ciò che non ri-conosco nell'altro mi turba perchè non mi è familiare, ma fa parte di me: quella parte di me che mente...
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