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18-01-2005, 06.29.24 | #13 |
Ospite abituale
Data registrazione: 22-10-2004
Messaggi: 470
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il dono è un'arte
Il dono è un gesto di affetto e si fa quando ci sentiamo di farlo. Non bisogna attendere compleanni,anniversari ecc., è forma di gratitudine, di piacere. Per me il dono è una forma d'arte perchè devo andare alla ricerca di ciò che a me piace e che a l'altro fa piacere di ricevere. Il dono non è oggettivo, ma è una forma di espressione. Il piacere di donare non è condizionato
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18-01-2005, 09.56.35 | #14 |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-12-2004
Messaggi: 398
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Ho una storia carina sul dono:
Enrico, come ogni fine settembre, iniziava a cercare il regalo per la sua ragazza: Chiara, la quale, immancabilmente, gli ricordava del suo compleanno. A dire il vero gli ricordava del Natale , della Pasqua, degli onomastici e di altre particolari ricorrenze che implicassero un regalo. Chiara, ad ogni ricorrenza, si preparava con largo anticipo sui regali che doveva fare per il compleanno di Enrico. A dire il vero si preparava anche per il Natale, la Pasqua e gli onomastici. Enrico non era bravo a fare regali, anzi, un disastro, tanto che spesso chiedeva a Chiara che cosa volesse. Chiara, dal canto suo, indispettita dalle richieste di Enrico, iniziò a chiedergli che cosa desiderasse come regalo. Tutto questo durò per 3 Natali, 6 Compleanni, 2 Onomastici (si risparmiarono le Pasque). Enrico non provava amore per Chiara e la lasciò. Chiara però amava Enrico e avrebbe continuato per infiniti Natali e compleanni. Dopo un pò Enrico incontra Nicoletta. Nicoletta è sensuale, dolce e ascolta Enrico. Enrico si invaghisce, perde la testa. Capisce che basta un attimo per dissolvere 3 Natali, 6 Compleanni e 2 Onomastici. Un giorno, per strada, camminando, si ferma davanti ad un negozio. Vede una sciarpa, di seta, bellissima. Enrico prende quella sciarpa perchè già la vede avvinghiata al collo di Nicoletta. Pensa che è fatta per lei, pensa che lei sarà felice di avere quella sciarpa. Enrico rivede Nicoletta, un'altra volta, ma non porta il regalo. Passano una bella giornata insieme: si baciano, si carezzano, si confidono , parlano, scherzano… Quella fu l'ultima volta che Enrico vide Nicoletta. Lei scomparì, non volle più vederlo, nè sentirlo. La sciarpa di seta rimase nel cassetto di Enrico. Chi è capace di donare è anche capace di ricevere? O anche: chi è incapace di ricevere è anche incapace di donare? |
18-01-2005, 11.38.38 | #15 |
Ospite abituale
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Messaggi: 0
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NASCONDERE
Ciao Hector !mi hafatto sorridere la tua storia!!!! per me non esistono tanti regali..per me essere "presenti" quando vogliamo bene e molto IMPORTANTE.Per me donare,vuole dire guardare l'altra persona NEGLI OCCHI.Tanti non guardano,lo sguardo è fuggente...Perchè non guardare l'altro negli occhi?cosa NASCONDIAMO ?Ma dagli occhi puoi capire al 50 o/o com'è una persona.E' bello potere offrire all'alltro un tuo piccolo dipinto,due riflessioni scritte da te.E' bello offrire la SINCERITA'....MI SEMBRA CHE CI NASCONDIAMO TANTO FRA I REGALI COMPERATI DI NASCOSTO...
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19-01-2005, 10.26.30 | #16 |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-12-2004
Messaggi: 398
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DONO a fondo perduto...
Purtoppo non risuciamo ad uscire dall'ambivalenza DONARE/RICEVERE: per cui se c'è l'uno, sembra ci debba essere anche l'altro...
Ripeto: penso che la mente sia stata addomesticata a vedere questo rapporto alla stregua dello scambio commerciale. Il vero DONO è quello che non torna indietro. |
19-01-2005, 23.54.07 | #17 |
può anche essere...
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Messaggi: 2,053
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dono a fondo perduto
se il dono è un gesto d'affetto, e chi lo riceve lo considera tale e ne gioisce, questo dono non porta al -sentire l'obbligo di ricambiare il dono- infatti se una persona sente tale obbligo cosa significa?
faccio un giro un pò lungo per spiegarlo: il dono non è il saldo di un debito. in altre parole, la persona a cui viene fatto un dono non ha nessun credito aperto con il donante. il dono è una libera iniziativa del donante, e se sono rispettate le condizioni che ho detto al primo post (gesto affettivo e non di circostanza, piacere nel ricevere il dono), la persona che ha ricevuto il dono -non si sente obbligata a ricambiare il dono-: sentirsi obbligati in questo senso infatti, significa che ci si sente in debito. e si vuole estinguere questo debito. perchè si vuole estinguere il debito? perchè non si vuole essere vincolati, a mezzo di quel debito ritenuto oneroso, a quella persona. ma questo non succede nel vero dono: nel vero dono, la persona non si sente "obbligata a ricambiare-estinguere un debito-eliminare il vincolo oneroso", ma al contrario, sente il desiderio di continuare il legame affettivo gratificante, e prova il DESIDERIO DI RICAMBIARE: non per sciogliere il vincolo che si ritiene oneroso, ma per continuare a manifestare quell'affetto (il dono come avete detto può essere il solo essere "presenti") che ci lega in modo così gratificante a quella persona. è questo il punto importante: NON ci sente OBBLIGATI a ricambiare, ma si DESIDERA ricambiare. Ultima modifica di r.rubin : 19-01-2005 alle ore 23.56.25. |
20-01-2005, 09.48.31 | #18 |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-12-2004
Messaggi: 398
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Si, la tua differenza sul ricevere è sottile e appropiata.
Aggiungo che quando parlo di donare, intendo che do qualcosa che perdo, che non "avrò più". Il donare come perdere qualcosa che per noi è prezioso PS per r.rubin: hai lanciato un thread molto bello! |
20-01-2005, 22.36.25 | #19 |
Ospite abituale
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Messaggi: 2,624
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x Ettore
Chi non è capace di ricevere non è capace di donare. L'ho imparato a mie spese, sulla mia pelle. Mi ci sono voluti anni ed anni per liberarmi dalla schiavitù del dono. Era un piacere (falso, motivato solo dall'ego) darlo e un imbarazzo riceverlo. Perchè nel darlo creavo un credito (verso di me) nel ricevere invece aprivo un (mio) debito. L'ego si diverte tantissimo in questo meccanismo. Il vero dono invece è altro. Il valore venale diventa veramente relativo. Quel che conta è l'energia che lo accompagna. Il vero dono dovrebbe essere simile ad un sorriso che nasce dalla ricchezza del proprio cuore: inestimabile eppure non costa nulla. Riappropriarsi del dono come mezzo stupendo per esternare attraverso la materia l'energia dell'amore. La prossima volta che riceve un dono guardate il viso e possibilmente gli occhi di chi ve lo sta offrendo forse riuscirete a comprendere se ve lo sta offrendo avvolto nel calore del suo amore o nella nebbia del suo ego. E quando sarete voi ad offrire il vostro dono chiedetevi se sta esultanto l'ego o il cuore. Potrebbe capitare come è successo a me di non saperlo, o non volerlo sapere. E iniziare a cercare di scoprirlo. Ciao Mary |
21-01-2005, 10.01.06 | #20 |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-12-2004
Messaggi: 398
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Cara Mary,
concordo con te sul concetto di debito e credito. Per quanto riguarda questa frase: "Riappropriarsi del dono come mezzo stupendo per esternare attraverso la materia l'energia dell'amore." Se non c'è il copyright, posso trascrivermela? Aggiungo che non sempre il dono non costa nulla, spesso costa parecchio... |