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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
05-10-2004, 11.19.48 | #7 |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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c'è anche da dire che se si vuole "scongelare" il cuore ma dall'altra parte si trova un muro... beh, è dura...
Prendo spunto da questa frase di Wallace per una riflessione e una domanda: ma visto che più si cresce, più si affrontano dolori, più si congela il cuore non diventa una sorta di meccanismo "vizioso" impossibile da rompere? Esempio: se sto con una persona e do tanto a questa persona, poi la storia finisce mi trovo a pensare di aver "buttato il mio tempo" e alla successiva non concedo molte possibilità, se prima ero disposta ad amare senza riserve per permettere a lui di aprirsi piano piano, adesso mi sono spesso scoperta a pensare "sì ma se non mi dimostri IN MODO INEQUIVOCO che per te valgo qualcosa, puoi anche andare a ..." Il problema è che di fronte ho probabilmente una persona che ha avuto i miei stessi vissuti problematici e che si aspetta da me qualcosa di "deciso" proprio come me lo aspetto io (grosso garbuglio, spero abbiate capito), quindi: le esperienze negative cambiano irrimediabilmente oppure quando mi pongo il problema di ricevere prima di dare semplicemente non amo? Oppure altre ipotesi... Ciao Neve |
06-10-2004, 21.35.46 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-09-2004
Messaggi: 54
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ciao,
per quanto mi riguarda ti posso dire che quando mi pongo domande simili e cerco di trovare delle solozioni ne trovo di belle,capisco dove sbaglio e cosa dovrei fare ma poi di fronte alla reale situazione me ne dimentico totalmente...quasi come se uscissi da me stesso che fino a poco prima avveva ben chiari determinati concetti... esempio banale: ama il nemico come ami un amico...bel proposito, che tutti, chi più chi meno cercano di far loro...poi al momento buono o si è freddi e a quel punto non si ama ma si tollera, ci si distacca, oppure ci si dimentica di questo principio per poi ricordarsene poco dopo. per come la vedo io dovremmo prima imparare un po' di più a conoscerci ( noi stessi) più a fondo e cercare di stare il più possibile con noi stessi, nel senso di essere presenti a noi stessi (...santo cielo, il mio lessico è proprio limitato!) in ogni momento della giornata così da poter continuamente attingere al nostro serbatoio di energia che poi trasformeremo in amore, gioia, odio, grinta... cioè mettersi nelle condizioni di DARE, senz'altro un grandissimo aiuto nel cercare di aprirci e non raffreddarci lo danno gli amici, i parenti, tutti quelli che ci circondano, che ti aiutano quando sei giù di corde o scettico su qualcosa a trovare la forza per agire... ciao, wallace |
07-10-2004, 00.31.17 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 91
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Io credo che la freddezza sia normale appena accaduto qualcosa di sconvolgente, di molto doloroso.
Dopo, però, credo che la forza di aprirsi verso gli altri e di dare nel vero senso della parola, la tiriamo fuori solo e proprio grazie a quel grande dolore che abbiamo vissuto. Quindi, al contrario, il dolore fa capire tante cose e apre verso gli altri. Almeno questa è la mia esperienza.. |