Cat
Citazione:
Per quel pocoi che ne ho capito con il termine "mente immanente" lui indicava una Sorta di Mente, di Consapevolezza, intrinseca alla Natura; e le nostre menti soggettive altro non sono che schegge,frammenti di questa Mente collettiva immanente...
|
Citazione:
Messaggio originale inviato da bomber
direi che quello che dici si avvicini molto a quello che voleva dire ....
anche se ho molti dubbi sui veri significati ...
|
visto che sembrate tutti avanzare a tentoni m'inserisco anch'io nella banda, e magari riesco a far muovere un altro passo, chissà.
perchè questo discorso, diciamo, di un Mente Globale, di una Mente della Natura, di cui la mente del singolo essere è solo una parte, mi ricorda da vicino quanto ho letto nel "Le porte della percezione" di Adlous Huxley, che trattava un concetto simile, attribuendone la paternità a Bergson (se non sbaglio ma mi sembra di no).
Il discorso era questo: il cervello del singolo essere umano non serve ad aumentare la sua conoscenza e consapevolezza del mondo, ma piuttosto a limatarla. Il cervello è una valvola che riduce, filtrandoli, gli stimoli del mondo, troppo vasti e complessi ma soprattutto inutili alla sopravvivenza pratica della specie.
Bergson(...?) parlava così di un Intelletto, che l'intelletto umano riceveva a goccie, quelle utili alla sopravvivenza. Se entrassero più gocce del dovuto, come minimo l'uomo si ridurrebbe a non agire, perchè totalmente rapito dalle contemplazione del cosmo, come succede appunto assumendo mescalina, che Huxley dice agire come riduttore del filtraggio della "valvola".
tra l'altro questo discorso, ma vado alla cieca eh, potrebbe starci con Beateson che è uno psichiatra, perchè sempre nel contesto del libro "le porte ecc", Huxley dice che la schizofrenia e la follia in generale altro non sarebbe che un cattivo funzianamento della valvola, che filtra poco, troppo poco. così al folle si manifesta un universo estremamente pregno di significato, che è esponenzialmente pregno si significato rispetto alla quotidianità del mondo normale. si creerebbe così uno scarto tra i due mondi che porta a incomunicabilità e al delirio vero e proprio, perchè il folle, non comprendendo come mai a lui si manifesti tutto questo universo, arriva ad elaborare spiegazioni paranoiche ecc...
però il discorso, sempre alla cieca, di una Mente Universale che si manifesta nelle singole menti solo in parte, si potrebbe anche interpretare così: ogni cervello può percepire ed elaborare solo una parte di tutto ciò che è potenzialmente percepibile ed elaborabile: un cane coglie cose diverse da noi, io da voi; solo dio, se esiste, è la mente infinita che può cogliere il tutto.
ciao!