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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 17-06-2004, 09.45.49   #1
Rocco
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Unhappy Perche' L'uomo X Secoli.......

Da secoli , forse millenni , l’uomo ha spesso preferito la comodità dello sfruttare i suoi simili e loro risorse , anziché attingerle da se stesso.

Vedi schiavitù dei negri & altri fenomeni....coi quali l'uomo ha sempre avuto sete di potere , per placare la quale non ha esitato a soggiogare i suoi simili .

Il potere , il controllo dei suoi simili , ha sempre dato poi delle certezze all'uomo , seppur effimere.....perchè si contrallavano gli altri , illudendosi di controllare se stessi.....

Io credo semplicemente che l'uomo ha fatto tutto ciò perchè era più facile e meno faticoso !

Voi cosa ne pensate ???



Rocco
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Vecchio 17-06-2004, 16.28.34   #2
Knacker
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Messaggi: 375
Certo, l'uomo cerca costantemente di fare la minor fatica possibile.

Ma ciò non è una prerogativa umana. Qualsiasi forma di vita basa il suo comportamento sul risparmio energetico. E' una forma in cui si manifesta l'istinto di sopravvivenza.
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Vecchio 17-06-2004, 17.50.38   #3
neman1
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x Rocco

Io credo che ci sia anche del giusto a fare gli altri lavorare per se stessi guardando dal punto di vista di un compromesso ai fini della interdipendenza. Per esempio: Il fornaio mi sforna il pane ed io in cambio gli costruisco il forno. Il datore di lavoro mi mette a disposizione i compiti e mezzi in cambio offro le mie forze e competenze. Per quanto mi riguarda: essere un datore di lavoro e' una professione, "alla pari" con quella dei dipendenti da un punto di vista morale ed etico. E dico datore di lavoro, non titolare o capo....Purtroppo cio' che ci distingue oggigiorno sono i ricavi dei lavori svolti...sui quali si basano i dislivelli dei ceti sociali per cui veniamo tristemente considerati. Cio rende difficile anche la comunicazione tra i ceti. Sottomettersi moralmente o reprimersi eticamente e' diventato arduo...quando un dipendente ognigiorno deve fare i conti con crisi esistenziali, lottare per la propria sopravvivenza venendo come per fargli dispetto anche abbagliato da ricchezze e possibilita' materiali in giro che probabilmente ne avra' ne realizera' mai, infondendogli cosi un ulteriore senso di scarso valore. In maggiore dei casi il dipendente o si spegne rendendo di meno, oppure gli vengono i cogl...d'accaio. (scusami il termine da ex operaio). Il unico modo di "schiavizzare" oggigiorno e' giocando, sfruttando la paura di perdere anche quel poco che hanno, perche vengono a lavorare nel mondo dei datori. Sarebbe bello averne uno che ti fa "schiavo" perche rende dipendente anche dalla benevolezza od altro. Ma sarebbe come scegliere: tra due schiavitu' scelgo quella piu' blanda...quindi non illudiamoci piu di tanto. La "schiavitu'"deriva dal mondo animalesco dove l'animale forte mangia quello piu debole. Oggi l'animale forte viene confuso dalla maggior parte delle persone con il conto in banca (per forza...il sistema e' stato strutturato cosi). Pero' e' un fatto naturale, lo schiavizzare, sottomettere. A mio avviso: se un uomo arriva a costruirsi un "impero" (economico in questi tempi) DA SOLO con le proprie forze, per me vuol dire che ce li ha d'accaio. E tale uomo giustamente per me, ha il diritto anche di guidare gli altri e senz'altro gli diventera' anche un gioco da ragazzi tenere sotto controllo il proprio gregge, ma ne possedere ne commandare ne giocare sulle paure. Siamo Umani. Questo sono i miei parametri di valutazione, altrimenti si tenta di mettersi in proprio.... se non ci va bene, oppure questo disagio sociale generale tramutera' presto in altre ribellioni e disobbedienze siccome non sono l'unico a pensarla cosi. Sempre con simpatia. Ciao Rocco
neman1 is offline  
Vecchio 22-06-2004, 11.22.15   #4
Rocco
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...distinzioni ....../ istinto ....

Grazie mille per le risposte ....


Per Knacker.... " istinto ".....

Ancora una volta emerge l'istinto di sopravvivenza .

Al pari degli animali ci facciamo condizionare da ciò.

Da prenderne assolutamente atto direi.....!

Mi rendo conto che è una delle cose meno simpatiche che ci hanno lasciato in eredità.....


x Neman.....


Citazione:
Purtroppo cio' che ci distingue oggigiorno sono i ricavi dei lavori svolti...sui quali si basano i dislivelli dei ceti sociali per cui veniamo tristemente considerati. Cio rende difficile anche la comunicazione tra i ceti.



Carissimo ,

vedo che osservi le distinzioni - come un pò tutti noi del resto - sui ricavi che percepiamo.

Tali ricavi e distinzioni ( che stesso l'uomo fa...) creano i dislivelli di cui parli e complicano la comunicazione : essenzialissimo Neman !

Credo che sia riduttivo incolpare qualcuno in particolare...se non noi stessi per primi e riconoscere di come per noi sia importante quel "quantum" , ossia non tanto l'ammontare del nostro compenso , ma quanto il raffronto che ne scaturisce poi in automatico quasi .

I raffronti , se non fatti con equilibrio sono sempre un rischio.

Un raffronto è un paragone , detto con un altro termine più comune , e spesso non ci conduce a nulla di buono , se non in un conflitto che ha luogo prima in noi stessi e poi si manifesta all'esterno.

Ecco perchè la comunicazione cessa e rimaniamo isolati con noi stessi.

Valutiamole insieme queste cose.

Un caro saluto a tutti




Rocco


Ps Credo che per liberarsi dai conflitti forse basti semplicemente acquisirne consapevolezza e riuscire a vederli , senza combattere con se stessi o agire di " forza " , tramite la volontà.....

Ultima modifica di Rocco : 22-06-2004 alle ore 11.27.06.
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Vecchio 22-06-2004, 11.26.24   #5
neman1
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Io non faccio distinzioni ma quelli distinti si....forse per badare alla sopravvivenza della propria categoria. Volevo andare studiare ad Oxford, mannaggia (scherzo).....Ciao Rocco

Ultima modifica di neman1 : 22-06-2004 alle ore 11.30.31.
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Vecchio 22-06-2004, 11.37.48   #6
neman1
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Difatti non ho parlato di colpe, tantomeno le volevo suscitare, indicavo la realta' delle cose.....infine avevo anche detto che, se a uno non sta bene e' libero di arrangiarsi. Ri-ciao

Ultima modifica di neman1 : 22-06-2004 alle ore 11.39.56.
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Vecchio 22-06-2004, 11.51.34   #7
neman1
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Aggiungo anche questa: Una volta i Re combattevano in prima fila....quelli erano degli "animali" forti, e non come oggi che combattono firmando carte seduti dietro alla scrivania, sorridendo un po' di qua un po' di la....la realta' e' questa, perche appartiene alla maggioranza. Ciao
neman1 is offline  
Vecchio 22-06-2004, 12.33.29   #8
alexmexxomalex
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Citazione:
Il potere , il controllo dei suoi simili , ha sempre dato poi delle certezze all'uomo , seppur effimere.....perchè si contrallavano gli altri , illudendosi di controllare se stessi.....


Ma non credere che chi si ponga (o chi si trovi) sotto l'ala protettrice di un "dirigente" nn abbia i suoi cospiqui vantaggi! Anzi è forse nel gregario, immune dai rischi della decisione per il gruppo, che si manifesta di piu' l'"istinto di sopravvivenza".

una domanduccia: che significa che l'uomo deve attingere le sue risorse da se stesso?? che genere di "risorse"?

sciao
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Vecchio 22-06-2004, 12.49.13   #9
Rocco
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Lightbulb x Alexx

Citazione:
una domanduccia: che significa che l'uomo deve attingere le sue risorse da se stesso?? che genere di "risorse"?


Per me vuol dire esplorarmi , provare a conoscermi.....effettuare dei percorsi introspettivi , attraverso l'osservazione e l'ascolto del se , che è sempre un qualcosa di delicato , poichè il ns ego ..è sempre in "agguato "......e pronto a beffarci.

La ricerca non ha fine a se stesso , nè al di fuori , è un processo continuo e costante , che di per sè , può portare alla liberazione..

Quando la ricerca inizia ad avere un secondo fine , perde inevitabilmente il suo carattere di autenticità....

Spero di essermi espresso abbastanza chiarmamente , sono concetti mai facili da esporre e , mi rendo conto , neanche tanto semplice da ascoltare.....



Rocco
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Vecchio 22-06-2004, 13.03.33   #10
neman1
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Citazione:

una domanduccia: che significa che l'uomo deve attingere le sue risorse da se stesso?? che genere di "risorse"?

sciao

Siamo partiti dal perche della schiavitu', per arrivare a stabilire, a quanto pare, che deriva dall'istinto animalesco di sopravivvenza...che c'e' in ognuno di noi. Le mie indicazioni stavano per dire che abbiamo perso questo "istinto cacciatore" che ci permetteva di procurarci il cibo da soli senza dipendere da "capi branco". Ma adesso che ci penso, ci sono specie che cacciavano in gruppo...dai, lo ammetto. Ma nonostante cio non vado d'accordo con i "capi branco" d'oggi (parlando inanzitutto della mia esperienza). Non mi danno il senso di essere dei leader, ecco. E non mi ci affiderei neanche, poiche lo vivo come attribuirli la responsabilita' su me stesso, il mio futuro. Trovarmi a 50 anni senza lavoro, per esempio. Ma se qualcun altro si accontenta di certi compromessi, non e' male, sai. Per il cibo pero', vorrei essere l'unico colpevole, la mia incapacita' di "catturare le prede". Sotto le proprie risorse intendevo questo che ti ho indicato....detto da uno, fortemente individualista ( e con cio non ho detto di non essere capace di lavorare in gruppo, anzi) al momento, comunque rimango sempre aperto per eventuali cambiamenti in futuro. Ciao
neman1 is offline  

 



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