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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 02-12-2007, 11.08.28   #1
arsenio
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
amore, innamoramento o infatuazione?

Sono stati emozionali ben diversi tra di loro. Eppure si tende sempre a confonderli. E' vero che il cuore ha ragioni che la ragione non conosce, ma l'amore - se e quando segue l'innamoramento - dovrebbe essere uno stato affettivo, pur complesso, più stabile e con una sua logica. Dell'amato s'imparano ad accettare i punti di forza, ma anche le debolezze e i tratti individuali meno graditi. Si tollera qualche inevitabile cambiamento, nel corso del tempo. Se si tratta di amore, significa attaccamento e abnegazione; dedizione più che possesso. “Amore non è amore / se muta quando nell'altro scorge mutamenti / o se tende a recedere quando l'altro si allontana. (Shakespeare).
Tuttavia sarebbe un mito, non previsto nemmeno nella letteratura. Tratti egocentrici o egoistici improntano perfino l'amore di mitici amanti, come Tristano e Isotta, che amano l'amore e il fatto stesso di amare, più che l'oggetto d'amore in sé. Ne si salva Abelardo, coraggioso ma indeciso, e forse attratto solo fisicamente da Eloisa. Werther ama Lotte? O è appagato solo dal proprio sentimentalismo sofferto e introspettivo? Ma è forse solo illusione, se ci s'innamora più dell'amore e della situazione relazionale, se prevale il bisogno di sentirsi amati, se si ama una propria fantasmatica creazione, una proiezione del nostro sé ideale; se si pretende un impossibile possesso assoluto? E quando il rapporto finisce si piange la perdita dell'amore, non già quella della specifica persona.
Si avrà capito che “amore” è una parola astratta priva di senso, se non associata alla capacità di amare. Che richiede doti davvero eccezionali, riguardanti la sfera interpersonale,ma anche intrapsichica.
E poi, quanto affascinano gli uomini ( e le donne, con le debite differenze) capaci di amare, che non usano la strategia dell'indifferenza o della fuga? Questo è un altro aspetto dell'amore, perchè la sua perturbante attrattiva si fonda proprio su forme di non-amore: l'assenza, l'attesa, l'impossibilità, l'ostacolo, la distanza, la perdita che anela alla riconquista, il contrasto con un proprio conflitto interiore. Infatti, come si può desiderare qualcosa che già si possiede? Sicurezza, prevedibilità, stabilità,legittimità, sono incompatibili con la passione amorosa. Che per l'amore compiuto dovrebbe accompagnare l'amicizia confidenziale e l'impegno.

In una recente trasmissione televisiva alcune donne tratteggiarono un ipotetico e condiviso identikit dell'uomo dei sogni. Ma come per l'amore, premetto che non esistono schemi, categorie, tipologie quali sicuri riferimenti.
E' l'uomo affidabile, forte ma non arrogante, coinvolgente ,con un grand dose di umanità e con una salda situazione economica. Non sopportano l'uomo privo di forza e di carattere, che vuole sempre comandare,senza fantasia e inesperto nel galateo del corteggiamento. Proviamo a interpretare? Innanzitutto sono caratteristiche previste per un legame duraturo e stabile. Per un incontro effimero non solo tali qualità sarebbero necessarie, ma potrebbero rovesciarsi nel loro contrario.

Comunque l'uomo forte oggi è raro quanto poco visibile. Possiede un Io non fragile e ben delineato, per cui sa adattarsi agli eventi anche sfavorevoli, senza ripiegamenti. Assertivo che riconosce e accetta le sue zone d'ombra, e si propone di capire i suoi processi cognitivi con cui si rapporta alla realtà. Senza barare camuffando la sua insicurezza con una sicumera che suona falsa.
Coinvolgente ,perchè non annoia;infonde calore e possiede una buona dose di humour e spontanea autoironia. Può “arricchire” spiritualmente una donna. Quale umanità? Le donne più disincantate non credo si facciano abbagliare da inerti buonismi o dai disimpegnati spiritualismi alla moda. Potrebbero essere solo false coscienze per compensare una propria incompiuta identità. Per bontà, tolleranza e disponibilità, sostegno e impegno, ecc. il banco di prova è solamente una convivenza familiare e duratura. Dev'essere ricco? Sì. Altrimenti che uomo dei sogni è?

Ma alla luce di nostre esperienze e testimonianze in vari ambienti, sappiamo che questi sono certo bei progetti, sogni, aspirazioni. Che la realtà contraddice. Non solo perchè tale maschio non esiste, ma anche perchè alle donne risulta gradito, molto spesso, pure l'uomo specularmente opposto: inaffidabile e “avventuroso”, “dominante” in apparenza, ma in realtà debole e aggressivo, che si tramuterà in maschio da accudire; passivo e replicante, non troppo originale,ma rassicurante nel condividere gli orientamenti statici del nostro tempo. Umanitaristico solo a parole, perchè risulta più esplicito e appariscente dell'”umano” per sua natura. Più che generoso, dev'essere percepito furbo, vitale e simpatico manipolatore che “sa vivere”. A volte incarna la figura maschile allineata ai tempi,che oggi va per la maggiore. Un po' narciso e competitivo, un po' futile Peter Pan. Fatalmente attraggono gli uomini da incubo, creduti redimibili, ma è un tema già affrontato, nelle molteplici varianti
Si conoscono i propri desideri, ma non i loro moventi profondi.
E gli uomini, quali donne cercano? Forse anche noi diciamo di privilegiare un genere di donna, salvo poi perdere la testa per un tipo che ne è l'opposto. Comunque la base strutturale del desiderio maschile è il possesso più che altro corporeo, scisso dal sentimento, e la vocazione poligamica;quella femminile si fonda su di una garanzia di protezione e sicurezza, che abbia qualche probabilità di futura durata. Per ora non mi sembra che che le donne soggiacciano ancora a molte pulsioni poliandriche.



Questo è l'amaro della vita:
che solo in due si può essere felici;
e che i nostri cuori sono attratti da stelle
che non ci vogliono
(dall' Antologia di Spoon River)
arsenio is offline  

 



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