..intendevo questo dicendo che se una persona non ci piace d'impatto..
tocca rifiutarla!Se si pone già con la domanda :sei libera?Per me è un peso infinito,come fare a dirgli:si ,sono libera,ma non ho nessuna intenzione di illuderti,accettare un tuo invito ,e poi magari scansarmi quando provi a baciarmi perchè non sono affatto attratta da te mentre vedo che tu già sei tutto sfrigoloso ed entusiasta?
Francamente preferisco dirgli che non mi interessa,o che al momento non voglio storie.
Questa è mancanza di umiltà?
No,secondo me,semplicemente non mi piace iniziare le storie così.Mi sento obbligata a qualcosa.Mi sento poco naturale,e sento poco naturale anche l'altro.Preferisco che mi si corteggi coi fatti,in mezzo alla gente,non con le parole o con le uscite a due.Le uscite a due si fanno quando si è totalmente coinvolti,entrambi.So che questo mio punto di vista non è condivisile,ma ognuno fa le sue scelte in base al suo carattere.

Finora ho sempre trovato ragazzi speciali,così,che veramente mi hanno tolto il fiato.E,se dovessi dire chi è che ha iniziato il corteggiamento dell'altro..
non saprei farlo.

Purtroppo avrò potuto anche perdere delle occasioni,ma io ho veramente i sudori freddi quando un ragazzo che non conosco bene si dichiara.
Non è una questione di rifiutare una persona,si rifiuta il suo atteggiamento.Se la persona cambia strategia,non escludo che un suo successivo approccio possa avere un esito diverso.Magari potrebbe piacermi.
Quindi sia ben chiaro,è semplicemente scegliere i modi,non accettare solo persone con la faccia da copertina.

sketches katerpillar

Cara sketches, il minestrone che ci hai propinato la dice lunga sui motivi e le contraddizioni che ti affliggono; infatti, prima ci avvisi di essere una timida, e poi se tu che vai dai maschietti? Ma non te la detto mai nessuno che ai maschietti piace dare la caccia e non essere cacciati?

Inutile poi che minimizzi le tue avansc, con il pretesto che volevi solo delle informazioni, in certi contesti quando un uomo o una donna si avvicinano, dietro quell'avvicinamento vi sono tanti di quei problemi che possono portare in qualsiasi direzione; e questo lo sanno sia gli uomini che le donne.
Questo si evince anche dalle risposte che hanno dato le tue colleghe.

Io credo che il primo impedimento te lo porti proprio la tua voglia di relazionarti con qualcuno (ma è proprio una voglia o una finta voglia, poiché tu ti senti a tuo agio magari a stare sola?).

Il secondo impedimento sta proprio in quelle parole che hai affermato: "non mi voglio buttarmi via"; ma perché fare sesso con un uomo che ti piace significa buttarsi via? E lui allora: non si butta via per te? Questa affermazione la dice lunga sul massacro che hanno procurato la religione e la società su milioni di donne, tanto da pensare che siete fatte tutte con lo stampino (non solo in Italia).

Io sono abbastanza "tipo", perlomeno mi ritenevo tale, ma, probalbilmente, in amore non conta questo, poiché ho frequentato sempre donne belle, ad iniziare dalla mia ex moglie, fino all'ultima compagna. In tal senso ti voglio raccontare un piccolo episodio cui ho assistito nel salone di un parrucchiere, frequentato dal ceto alto della Roma bene (così la chiamano).

Una distinta e bella attrice, molto nota, stava sotto il casco per la messa in piega ed era tutta agitata, perché doveva venirla a prendere il marito (sembra che era la prima volta che si degnasse). Le lavoranti, "lavorando" di fantasia, fecero presto a fare due più due, infatti, se lei era bellissima il marito doveva essere quantomeno alla pari, per cui tutte aspettavano che arrivasse l'oracolo.

Dopo un quarto d'ora entro un signore basso e parzialmente calvo, che chiedeva della signora tal dei tali. La lavorante chiese chi doveva annunciare, e lui rispose seraficamente: il marito.

Non vi dico la delusione di quelle ragazze che fecero il muso scuro alla signora per la sua mancanza di gusto, salvo però poi, dopo mezzora d'attesa, essere tutte conquistate dall'uomo bassino e parzialmente calvo, per l'intelligenza e la simpatia che sapeva trasmettere.

Allora: quale è la morale di tutto questo discorso?

1°) Fatti insegnare da qualche amica o amico come si fa a far comprendere
ad un uomo che gli interessi senza andargli a chiedere se è libero.
2°) Non si riesce a comprendere come puoi chiedere dei suggerimenti,
dovendoci basare solo sulle tue verità, senza nemmeno vederti in faccia,
perché a parte il mio aneddoto conta anche quella.
3° Tutto sommato oltre che ingenua sei pure poco furba, perché in questo
forum, al posto della tua firma, ci avrei messo la tua E.mail privata con
una foto...non si sa mai.

Inoltre 25 anni non sono un'età proibitiva; quindi sono dieci anni che ne sei alla ricerca e non 25. E poi sii veramente timida e non finta timida e lascia fare a noi uomini, che le timide da proteggere e da "scafare"le andiamo a cercare con il lanternino. Inoltre, se ti capita di fare sesso con qualcuno che ti piace, fagli vedere chi sei sotto le coperte e poi guarda i risultati; ma se sei sfigata anche lì, allora posso chiudere il mio intervento con un detto: "L'impossibile lo facciamo subito..per i miracoli ci stiamo attrezzando".

Un ultimo consiglio: cambiati il Nikname, che solo per pronunciarlo mi sono mozzicato la lingua due volte; anche questo conta...che ne sai?

Oh, insomma mettetevi d'accordo! In un altro 3d c'è chi si lamenta che le donne non prendono mai l'iniziativa, basta stiano lì ad aspettare ed ecco che cadono quintali di manna dal cielo, mentre i maschietti si devono arrabbattare a trovare la strategia vincente e in più devono sopportare pesanti rifiuti, per cui hanno tanta di quella fame arretrata quando arrivano al matrimonio, che appena incontrano una disponibile le saltano addosso giulivi e contenti, tradendo la moglie, la fidanzata e il cane.
Alla luce di tutto ciò che dire, cara sketches? Studiati bene il tipo prima. Se ti sembra sufficientemente affamato fiondati, che vai a colpo sicuro, altrimenti fai la difficile, che poi nella maggior parte dei casi, per scopo "relazione seria", funziona (sto scherzando eh!!!).
Anzi, visto che la tua schiettezza non ha portato risultati concreti fai l'amica, cerca di sembrare un pò Turris Eburnea. Ai maschietti, anche se si lamentano, piace la conquista, che aggiunge valore a tutto.
Ricordati la poesia di Saffo: la mela, alta sul ramo più alto degli alberi... e sappi che prima o poi uno che sa usare una scala lo trovi.
Avrai anche tu la tua bella storia d'amore, basta che smetti di cercarla e arriva.
E' una delle misteriose leggi di Murphy, funziona sempre!

kore katerpillar

Ho parlato in nome della tradizione, se adesso le cose sono cambiate non lo so.
In ogni caso il metodo classico credo che rimanga il più valido, perché funziona da qualche millennio; ovvero: un uomo e una donna quando si piacciono gli si legge in faccia, per cui è molto difficile sbagliare bersaglio; vi sono troppi segni che indirizzano i due, pertanto, avvicinarsi ad un uomo o a una donna, senza aver ricevuto i messaggi taciti, credo che si vada incontro a delusione sicura.

Certo, sono cose che non si imparano a scuola, però ognuno di noi ha la propria sensibilità e il propri intuito per comprendere certi segni, che a volte sono veramente forti.

Quindi, a mio parere: niente strategie ma solo ascoltare gli ormoni; in un secondo momento si valuterà la persona nel suo insieme, e se i pregi sono superiori ai difetti, allora si decidera il da farsi.
Sono sicuro che sketche, quando si è avvicinata per chiedere al ragazzo se era fidanzato, i suoi ormoni erano in ferie.

In conclusione voglio affermare questo: se c'è empatia, attrazzione ecc. tra due persone, uno si muove verso l'altro con le dovute cautele, altrimenti rimane al suo posto aspettando un'altro giro = un'altro incontro o festa.
Un po come si fa con il gioco dell'oca, dove si può tornare anche al punto di partenza.

Concordo.
Io l'unica volta che ho preso l'iniziativa mi sono sentita una deficiente. I segnali mi pareva ci fossero. Ma quando mi sono avvicinata per il tanto disiato bacio, lui ha voltato la testa e io con nonchalanche (si scrive così?) ho finto di darglielo sulla guancia per salutarlo.
Mio fratello si è sbellicato dalle risate quando gliel'ho raccontato, dicendo: ma questo è un grande!!!
Avevo 18 anni, ho imparato immediatamente la lezione.
Da lì in poi è sempre successo tutto in maniera molto naturale, con reciprocità. Ci si mandano i segnali, si capisce e si attende fiduciosi che prima o poi la scintilla scocchi.

Sapessi per quanto tempo mi sono sentita una zitella... Mi sono sposata alla considerevole età di 34 anni, dopo essere stata una zitella giovanile e una zitella "di ritorno" da numerose storie fallimentari (durata massima giorni 60-esclusa la prima). Perciò ti invio la mia più sentita solidarietà.
Tra l'altro sono socievolissima e apertissima e ho sempre conosciuto tanta gente: ti garantisco che i fallimenti capitano anche così (specialmente se ci andiamo a cercare le persone sbagliate, ma questa è un'altra storia...)
"Alla fine tutti trovano qualcuno" dici tu: proprio così, e la tua "fine" (metaforica) è decisamente molto lontana!
Intanto, secondo me, l'adolescenza si è molto protratta, siamo tutti più giovanili, tendiamo a sposarci più tardi...(mi fermo qui perchè non voglio andare fuori tema); sei giovanissima! Ti capisco comunque, perché anche io mi sentivo così prima di incontrare il mio primo ragazzo; temo che non sentiamo soltanto l'esigenza profonda di un partner che ci ami, ma anche il condizionamento sociale che ci fa sentire anormali e diversi: per carità, questo condizionamento buttalo via!
Paradossalmente, il momento migliore per incontrare la persona giusta è quando non la cerchiamo, quando stiamo bene con noi stessi, quando non siamo bisognosi.