Internet, creatività, pensiero dialettico
Da repubblica 2/8/07
Elton John: “Chiudiamo Internet, rovina le nostre vite, uccide la creatività “
La proposta ricorda quella di Popper riguardo alla TV. La gente non esce e non socializza, seduta in casa; non è più creativa.
Quella di Elton John mi sembra una proposta spiritosa ma mi ricorda il vizio umano di censurare che non serve. Piuttosto occorre proporre qualcosa di meglio, dice Giorello. Ammaniti: l'idea non è completamente sbagliata ma pone un problema. Ormai ognuno quando è in vacanza si porta dietro un computer per connettersi, e a lungo andare la creatività può risultare danneggiata.
De Masi: la creatività ha come ingredienti fantasia e concretezza. Più informazioni si hanno , più la fantasia si scatena. Quindi Internet cospira a favore della creatività. Non sostituisce la socialità ma aggiunge un modo di comunicare . Come la TV non ha rimpiazzato la parola scritta.
Pareri discordanti anche nel convegno a Milano: “Psiche, affetti, e tecne”. Dopo un confronto di psicoanalisti, sociologi, filosofi, analisti di gruppi, “s'indaga quanto e come il cyberspazio stia riscrivendo la sintassi del pensiero umano e delle relazioni”.
Può creare distacco e difficoltà nei rapporti interpersonali autentici, ma anche creare uno spazio “neutro” per mettersi alla prova e conoscere meglio se stessi, tuttavia è a sfavore della capacità di elaborazione del pensiero.
Su Internet tutto è già dato. Scompaiono la novità e la creatività. Tuttavia non si può parlare di alienazione virtuale perchè tutti noi abbiamo personalità multiple a seconda delle situazioni. Quando rappresentiamo uno dei tanti personaggi che abitano in noi l'importante è tener salda la nostra parte predominante. Anche perchè la Rete regala l'illusione di possedere con pochi clic il “mare magnum” della conoscenza, per poi disorientarci tra miliardi di nozioni. Mentre la mente ha bisogno di avere il tempo di soffermarsi sulle informazioni ed elaborarle.
Credo che conti entrare in rete già con una mente flessibile e dialettica, capace di usare in modo costruttivo le opposizioni che alimentano il pensiero, accrescendo la capacità di cogliere la realtà complessa. Pervenendo a sintesi integrate, evitando rigide dicotomie e univoci riferimenti che portano solo a dilemmi stereotipi e ripetitivi.
Inoltre riguardo all'aspetto relazionale, futuri scenari prevedono una sempre più perfezionata multimedialità per cui sarà il corpo al centro del processo interattivo, coinvolgendo vista, tatto, cinestesia, olfatto. Dando la sensazione di essere presenti in un ambiente. Superando il limite corporeo per una comunicazione emozionale che farà diventare l'utente protagonista. I nostri desideri saranno esauditi, gli amori incarnati. Un “ultraterreno” reale che sostituirà le finzioni di quella che per convenzione chiamiamo “vita”.
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