Irreality show
Da Wikipedia: reality) è un genere di programma televisivo in cui sono trasmesse situazioni drammatiche e umoristiche non dettate da un copione ma che i protagonisti sperimentano esattamente come fosse la loro vita reale.
Mi permetto di avere dei dubbi sul fatto che i protagonisti lo sperimentino esattamente come se fosse vita reale.
In realtà, solo per il fatto di sapere di essere inquadrati e ripresi ininterrottamente, i protagonisti dei cosiddetti realities, cambiano sostanzialmente il modo di affrontare le vicende che si vengono a creare nel programma. Checché ne dicano.
La situazione complessiva è deformata, distorta, sostanzialmente irreale, dal punto di vista psicologico e comportamentale. Anche se può apparire realistica, non lo è.
Molto probabilmente, senza le telecamere sempre addosso, questi improvvisati pseudo attori avrebbero ben altri comportamenti. Essi si atteggiano oltremisura per conformarsi alle aspettative degli autori che li stimolano alla caratterizzazione, enfatizzando le loro peculiarità e marcare aspetti spettacolari.
Per non parlare poi dell’occasione che hanno, questi figuranti esibizionisti e narcisisti, di volersi rappresentare secondo un piano prestabilito. Il tutto volto sostanzialmente a costruirsi un eventuale personaggio da giocarsi nel prosieguo di una possibile entrata, anche marginale, nelle stanze dei piani superiori del mondo dello spettacolo. Per non parlare del mucchio di soldi che andranno al vincitore.
Per cui, queste sceneggiate, questi teatrini, costruiti in laboratorio da esperti della comunicazione e della fiction, sono tutto fuorché reality. Sono semplici show pilotati strumentalmente per indurre noi voyeurs tele dipendenti - guardoni televisivi - a percepirli come reali, spacciando quelle storie interattive molto manipolate come spettacolo.
Che poi si tratti di spettacolo è tutta una faccenda da discutere. Almeno per me.
Sono sistemi per creare personaggi, scelti apposta con determinate caratteristiche atte ad interagire fra loro in un certo modo. Personaggi da costruire a buon mercato da piazzare poi nelle varie trasmissioni come ospiti. Oltretutto questi sono programmi, in genere, a basso costo e con ricchi ritorni economici per i produttori del format.
Noi, dunque, che li sosteniamo con il nostro interesse, restando spettatori passivi, accettando questa sotto cultura televisiva, anche se per semplice svago disimpegnato, incrementiamo questo andazzo, che è meno innocuo di quel che si potrebbe pensare, dal punto di vista educativo.
Ora, conosciuti bene per quel che sono, esaurita la nostra curiosità, digeriti in tutte le salse, a mio avviso, andrebbero abbandonati, come abbiamo fatto con i giochi e giocattoli lasciati nell'infanzia.
Ultima modifica di Mirror : 18-04-2007 alle ore 19.53.09.
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