quanto c'entri...cmq:
il professore è un asino, disse la direttrice
il professore, disse la direttrice, è un asino
la direttrice disse: "il professore è un asino"
è evidenziato il conciso o frase primaria dal segno della virgola o dalle virgolette evidenziando il discorso diretto.
In sostanza "il professore è un asino".
Ma.....
La direttrice, disse il professore, è un asino
la direttrice disse: il professore è un asino
Chi è l'asino?
Questo è quanto ci hanno fatto da esempio a scuola per la comprensione della punteggiatura e l'espressione dello scritto.
Quanto cambia il senso della frase solo per una punteggiatura sbagliata.
NON TI AMO PIU'. - conciso, diretto, non opiniabile
non ti amo. - conciso, diretto, ma opiniabile: non mi ami, al momento, e quindi ritengo tu mi possa amare in un prossimo futuro o mai. Rimane il dubbio
TI AMO - conciso, diretto, nn opiniabile (è un'affermazione come: sì o nò)
AMO - soggetto sott'inteso "Io". Mancando il complemento oggetto il "dubbio" è consequenziale: amo chi?, cosa?, come? dove? perche? quindi termine astratto.
Questo per quanto riguarda lo scritto.
Ma nutro dei forti dubbi sulle espressioni sopra riportate fatte con l'inerlocutore di fronte:
"Non ti amo più": è serio, piange, si dispera. Forse nn tutto ciò che dice è vero.
"non ti amo": serio, conciso, diretto. Nutrirei dei dubbi sulla sua veridicità e non...
"ti amo": è l'unica affermazione nn opiniabile, di fronte all'interlocutore.
"amo": il soggetto nn è più sott'inteso. Avendo l'interlocutore d'innanzi a sè non è difficile comprendere il contesto nella frase di questa parola, nè l'espressività che lui stesso voglia dargli.
Tutto il mio ragionare
per dire che molto probabilmente è meglio comunicare "face to face"
se vogliamo scriverci: impariamo ad usare la punteggiatura...nn è male!