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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
20-03-2007, 11.23.46 | #6 | |
...il rumore del mare...
Data registrazione: 15-01-2007
Messaggi: 279
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Riferimento: paura di non farcela
Citazione:
Premetto che scrivo, in punta di tastiera, dato l'argomento delicato. Ma mi viene da pensare: ma non sarà che lui vuole, in questo modo, con questi suoi atteggiamenti, portare TE all'esasperazione cosicchè sia tu a decidere, alla fine, per la separazione? Come se lui non avesse il coraggio di arrivare sino in fondo.... o per poter magari poi dare la colpa della separazione a te. Dovresti avere la forza e la determinazione, che forse a lui mancano, di affrontarlo, chiedendoglielo chiaramente senza mezzi termini. Anche perchè penso che alla fine non è che tu abbia granchè da scegliere...... Un abbraccio.... |
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20-03-2007, 11.41.38 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 04-01-2005
Messaggi: 0
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Riferimento: paura di non farcela
Riferimento: paura di non farcela
Ti comprendo, non è facile. Si soffre maledettamente. Io ne sono venuta fuori con la psicoterapia. Affrontando a viso aperto i miei problemi, quelli nascosti nell'oscurità che fanno più paura. Concordo con te Mary.. Ho fatto anch'hio terapia di coppia ed è servito. E' servito ad ascoltare l'altro. Lo psicologo è una terza persona...è l'arbitro..ci aiuta a capire che siamo due persone diverse...e che ogni tanto ci uniamo per essere Uno.Tuo compagno si sente sicuramente molto confuso..confuso per cosa non lo so.Può darsi ha bisogno di essere ascoltato ed aiutato. Tutti abbiamo bisogno di capire chi siamo? Ogni tanto arrivono le "crisi di identità"..e dobbiamo essere consapevoli dell'arrivo di questi momenti lugubri. Auguri e cerca di andare insieme a lui da uno bravo psicoterapeuta. In ogni angolo stretto troviamo un raggio di luce.klee |
22-03-2007, 22.55.22 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: paura di non farcela
Citazione:
Non è tanto la sensazione che mi hai dato tu ma quello che ho fatto io per tanti e tanti anni. Il dolore paralizza tutti, almeno credo. E' come davanti ad un leone o si resta bloccati o si fugge. Dolore e paura, sono coppie quasi indissolubili. L'altra ricetta che ora cerco di usare nei momenti difficili è quella di non fuggire, di non lottare ma di vivermi totalmente e consapevolmente quello che mi sta accadendo anche di spiacevole. Sembra quasi impossibile farlo, ma se ci si prova pian piano qualche risultato si può ottenere. Ci sono momenti di totale sconforto che avrei solo voglia di fuggire via lontano lontano, sapendo bene che da se stessi non vi è fuga possibile. Allora mi fermo e dico: bene, ora sono pronta. Sofferenza vieni tutta, riempimi fino a scoppiare, io non fuggo più, sono qui sono pronta a vedere fin dove riesci ad arrivare. Sono pronta, vediamo fino a che limite estremo vuoi condurmi? E allora puoi scoprire che la sofferenza si alimenta dal tuo tentativo di sfuggirle. Oppure è meno insopportabile di quanto avevi immaginato. Il mattino dopo esco fuori e guardo il cielo e dico: oggi è un altro giorno. Che cielo fantastico, sono felice di essere ancora qui. Domani potrei non esserci più, che cosa è importante per me? cosa è davvero importante? Se oggi fosse il mio ultimo giorno cosa farei? come lo vivrei? C'è tanta gente che esce di casa e non vi fa più ritorno, che ne sappiamo noi di quanto tempo ci viene concesso? Allora perchè non viverlo pienamente, totalmente, gioiosamente. Assaporando quel che ci viene donato ogni giorno e che noi neppure prendiamo in considerazione. Riponiamo la nostra felicità negli altri, mentre nessuno può renderci felici se noi non vogliamo essere felici. Così come nessuno può renderci infelici se noi non lo permettiamo. A volte può capitare che il dolore sia la sola certezza che temiamo di abbandonare. Il dolore è sempre certo e prolifera in abbondanza in tutti gli esseri umani, quindi suscita sempre e comunque comprensione. Come cadere in una buca, se sei già caduto non puoi più cadere. La felicità viene temuta parecchio perchè sappiamo bene che facilmente si può scivolare nella sofferenza e quell'oscillare non ci piace per niente. E' molto più semplice e meno faticoso essere infelici che felici. Per essere felici devi divenire consapevole di te stesso, devi staccarti da ogni attaccamento, devi perdere l'ossessiva ricerca di sicurezze (seppure effimere), devi amarti, devi accettare la vita per quella che è, devi vivere soltanto vivere. Come ho detto altre volte le mie non sono solo parole ma il frutto della mia personale esperienza. Quel che scrivo l'ho appreso scrivendo la storia della mia vita (non in senso reale, ovviamente) ma vivendo.] |
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