penso di avere la sindrome della crocerossina. non posso vedere uno in difficolta' o in sofferenza che non mi senta chiamata in prima persona a far qualcosa per aiutarla.
vi assicuro che si vive male.
cosa posso fare ? gradirei consigli, grazie

oh ciao aurora, fondiamo un club? Hai qui presente una socia pronta a iscriversi.
Io credo di essere malata della tua stessa sindrome, che a dirla così è un po' riduttiva perchè il substrato è molto profondo e complesso.
Amo alla follia il "materiale umano"; la dimensione umana con tutti i suoi meandri, vizi, pecche e (non ultime) virtù, mi affascina e mi attira come il nord attira la calamita, e non solo: la amo tanto.
ll mio insomma non è puro altruismo scevro da interesse personale, sono lontanissima dall'essere una santa e direi che probabilmente assomiglio di più ad una sorta di vuoyer di vita umana.

Non so se per te sia lo stesso, comunque credo che la sindrome da crocerossina possa divenire una risorsa per te e per chi hai vicino. Per evitare di farti troppo coinvolgere ti propongo una via: quella dell'informazione.
Sviscera i problemi, sviscera le dinamiche che si instaurano fra te e la persona che cerchi di sostenere. Cerca insomma di eliminare il maggior numero possibile di zone d'ombra e lacune conoscitive. In questo modo si creerà automaticamente quel sano distacco che è necessario per fare qualsiasi cosa, almeno a mio parere.
E mi raccomando: niente crocerossa nelle relazioni sentimentali

ehi posso darti il mio indirizzo ??
in questo momento mi sono fatto male ad una gamba è avrei proprio bisogno di aiuto
Scherzo non sulla gamba che ai me mi fa male ma piuttoso sull'aiuto ...
beh il tuo problema non dovrebbe essere un problema .. ma come mai cio ti da tanto da fare ??? quando alla fine aiutare gli altri in modo paritoclare quando sono in difficolta è una cosa lodevole e non l'opposto ...

allora, e' bello aiutare il prossimo...a parole...ma quando ogni volta che sta male qualcuno, e parlo delle inquietudini dello spirito piu' che materiali, tu senti di dover fare qualcosa...be vi assicuro che non e' bello. si vive in uno stato continuo di ...non so spiegarlo...insomma io son felice quando tutti intorno a me son felici.
io non ho curiosita' verso gli altri,non voglio sapere i fatti loro, ...
chissa' forse vorrei ricevere le stesse attenzioni che io ho per gli altri...non so,...
e se uno si fa male ad una gamba, so che c'e' la cura ospedaliera ,-) e non mi preoccupo,ciao

Cara Aurora,per esperienza personale ti "consiglio" di guardare dentro di te per scoprire cosa ti spinge a darti in modo così generoso e sopratutto fai attenzione a fare in modo che la tua energia non venga spesa esageratamente per persone che non meritano la tua generosità!Non so quanti anni hai,ma se come suppongo sei giovane,certamente il tuo bisogno di dare può essere fisiologico...Con il trascorrere del tempo,imparerai a dosare la tua disponibilità e farai in maniera di non buttare via tempo per chi non ti merita...Darsi al prossimo con equilibrio,può essere salutare per la propria anima,ma è necessario evitare l'eccesso,in quanto può nascondere una mancanza di autostima,che permette agli altri di "abusare"di noi!Certamente è più difficile dire di no,ma sicuramente è necessario quando non ci sono i presupposti per accondiscendere ad ogni costo!Per correggere la tua smisurata generosità,prova a "regalare" un pò del tuo tempo a qualche associazione di volontariato,credo sia la cura migliore per uscire da questa "sindrome da crocerossina"...

caro gelsomino
non sono cosi' buona ...te lo assicuro, e poi come facciamo a giudicare chi non merita? dobbiamo far le cose per avere riconoscenza? ma la riconoscenza e' il peso piu' grande che una persona possa portare.
non ti credere che fare volontariato sia poi cosi' semplice, ormai il volontariato e' una professione anche pagata. per aderire alla caritas devi fare due anni di corso, per occuparti di bambini, ti viene vietato (giustamente) dal comune per diffidenza ammettendo solo personale assunto, i vecchi non li posso vedere, ...e poi senza cercare sempre chi non conosciamo.... penso che se ognuno di noi iniziasse ad essere tollerante con chi ci e' vicino...(che forse e' piu' difficile) vivremmo tutti meglio.
ciao e grazie

Aiutando gli altri , guariamo noi stessi...

Ciao a tutti. Credo che la mia esperienza possa in qualche modo rientrare nel tipo di sindrome qui trattata. Sono stata per alcuni mesi con un uomo che non mi ha mai dimostrato amore, che mi ha incolpato di cose mai fatte, che vedeva complotti e nemici dovunque. Appena ha potuto mi ha riversato addosso tutta la rabbia che aveva dentro e, questo, nonostante mi prodigassi per lui con tutta me stessa. Ad un certo punto ha deciso che non gli servivo più e mi ha lasciata. Molti amici a cui ho parlato di questa persona l'hanno definito un borderline. Effettivamente tutto coincide. Oggi, pur avendo analizzato a fondo quello che mi è successo e quale pericolo abbia evitato, c'è ancora una parte di me stessa, piccola ma tenace, che spera nel suo ritorno, perchè ho l'assurda presunzione che il mio amore e la mia dedizione abbiano lasciato un segno nella sua anima e lo abbiano guarito. Fortunatamente ne sto uscendo; scassata, a pezzi ma ne sto uscendo. Ma ho passato due mesi durissimi. E c'è ancora molto lavoro da fare...

se parliamo di sindrome allora la dobbiamo considerare come un qualche cosa che non va molto bene. Io proverei a riflettere anche su quanto noi stessi abbiamo bisogno di aiutare gli altri e perchè.

Da quello che scrivi credo di averti incontrata in un altro forum e di avere beneficiato della tua "malattia".
Ti ringrazio di averla.