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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
04-04-2006, 23.48.24 | #3 | |
Pirate of the Caribbean
Data registrazione: 23-05-2005
Messaggi: 363
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Re: l'altruismo è sempre interessato
Citazione:
c'è l'altruismo "egoista", che è quello di cui parli tu, ma c'è anche l'altruismo "per educazione", cioè quello che si compie per automatismo! infine c'è l'altruismo genuino (che secondo me esiste davvero); esempio: un giovane in bus lascia il posto alla signora anziana che gli sta accanto. può accadere per almeno 3 motivi: 1) al giovane è sempre stato insegnato ad alzarsi, ormai è un gesto meccanico 2) il giovane vuole conquistare l'ammirazione degli altri passeggeri 3) sul bus ci sono solo il ragazzo e la signora, e lui decide di farla sedere "perchè gli sembra più giusto", anche se nessuno gliel'ha insegnato... io credo nel terzo tipo di altruismo; l'ho sperimentato. è raro, ma esiste saluti |
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08-04-2006, 14.58.54 | #4 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 08-04-2006
Messaggi: 1
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Beh, innanzitutto ciao.
Il tema sulla dubbia differenza fra altruismo ed egoismo mi ha sempre interessato e ho colto l’occasione del thread di Quaglia per dire la mia in tal senso. Sono assolutamente d’accordo con lui nel sostenere che “l’altruismo” è sempre necessariamente interessato: quando l’uomo fa qualcosa per gli altri è sempre perché, così facendo, ne trae soddisfazione o crede di riuscire a trarne soddisfazione.. La soddisfazione di sentirsi una persona generosa, o il piacere di sentirsi ammirati dagl’altri secondo me sono sensazioni del tutto “normali” che certamente non sono estranee a molte persone e che non ci dispiace/dispiacerebbe sperimentare sulla nostra pelle. ( a me compreso) ; e questo senza che ci sia bisogno di essere considerati “infantili” od “opportunisti del piacere” per così dire… Certamente questa soddisfazione non è il fine principale del nostro agire per gli altri ma solo una “soddisfazione accessoria” per così dire, ovvero con un esempio banale: a) aiuto una signora a prendere un pacco di pasta posto in uno scaffale alto del supermercato dove lei non riusciva ad arrivare.. b) la mia prima soddisfazione è il sorriso di ringraziamento della signora, poi di essere stato utile a qualcuno, e che la signora si sia fatta una buona impressione di me c) questo non mi impedisce di essere soddisfatto anche di me stesso. In breve: essere l’artefice di un momento migliore per qualcun altro è gratificante sia perché abbiamo la consapevolezza del suo piacere, sia perché ( a cascata) possiamo compiacere noi stessi per aver fatto quel gesto e quindi sentirci bene con noi stessi. Per carità, l’esempio è banale: non è ci si sforzi più di tanto a prendere un pacco di pasta da uno scaffale, è solo per rendere il concetto. Sostanzialmente quindi a livello generale, il vero altruismo (disinteressato) non esiste ma solo infinite forme di egoismo. E per finire un commento all’esempio proposto da Jack Sparrow in cui il ragazzo si alza per cedere il posto alla signora anche se non c’è nessun altro ad apprezzare il gesto. Secondo la mia opinione anche questo gesto non può essere di fatto considerato veramente altruista (ossia disinteressato) per vari motivi: 1) il ragazzo si conquista comunque l’ammirazione o l’apprezzamento della signora 2) se anche la signora non lo apprezzasse, il ragazzo si soddisfa comunque della sua buona intenzione che ha alimentato quel gesto. Insomma, è una come mettere i pesi su di una bilancia, un rapporto costi benefici: fra lo starsene seduto (comodo, senza stancarsi) e alzarsi, cedere il posto e vedere la signora godersi la posizione seduta , al ragazzo da più soddisfazione questa seconda opzione…e perciò la attua L’appagamento personale di qualsiasi genere, (anche attraverso il dar piacere agl’altri) è sempre lo scopo , la condizione essenziale e la non conseguenza facoltativa del nostro agire, quindi, ribadisco l’altruismo vero è solo una vacua parola senza senso…. |