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Messaggio originale inviato da atena
Sto facendo delle ricecrche sulla coscienza e sugli stati percettivi. Quindi avrei bisogno di suggerimenti rispetto a queste due domande:
1) la coscienza può essere inserita in uan dimensione temporale ?
2) ha senso parlare di coscienza rispetto alla dimensione spaziale ?
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Ciao atena!
Leggi il libro di Richard M Bucke: "La coscienza cosmica" che io trovo intressanatissimo. Secondo Bucke la coscienza dell'uomo si trova in sviluppo e tanti uomini hanno raggiunto ciò che lui chiama "coscienza cosmica" che secondo lui è uno stato coscienziale che tutti gli uomini raggiungeranno nelle vite future. Lui ha anche fatto un elenco con individui che secondo lui aveva la coscienza cosmica: buddha, gesù, platone. dante, ecc ecc
Secondo Bucke, che aveva avuto un'esperienza di questo tipo, la coscienza si evolve appunto da uno stato in cui si percepisce solo il "temporale", in uno stato "cosmico" in cui si percepisce fuori il tempo e il puogo, cioè nella "dimensione dell'eternità".
Questo non è quindi una teoria ma secondo lui ci sono tante persone che sperimentano la vita in questo modo.
Ciao