ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
|
Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
24-01-2005, 18.50.26 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 367
|
Sono d'accordo
Credo che le classiche categiorie aristoteliche di atto, e potenza ci vengano incontro.
Quale sia la potenza di un atto, e l'atto di una potenza, però è la nostra apertura storica a dirlo. Non a caso oggi che esiste la clonazione di cellule, non abbiamo difficoltà a concepire che persino una qualsiasi singola cellula, può diventare una vita. Credo che la definizione dipenda da dove ci si ferma nella catena causale, ma è solo, credo, una questione di scelta e decisione... anzi forse proprio di "Credo". Un saluto |
25-01-2005, 12.34.39 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-06-2004
Messaggi: 105
|
io credo che il problema sia la ricerca di una linera di principio condivisa.
Devo ammetere che io, non vivendo la sacralità dell'embrione, sono anche meno portato al rigore verso la disquisizione sul suo status giuridico. Infatti a me interessano le persone e non gli embrioni. io penso che sarebbe veramente un passo notevole riuscire a definire persona e embrione in modo abbstanza univoco. Ci sono poi i problemi politici legati a questo fatto, ma lasciamo perdere: la questione si fa assai spessa. Infatti, in un periodo in cui la chiesa cattolica in italia sta perdendo piede, questa è l'occasione per rivandicare una sua centralità morale, e quindi sarà lotta dura (ma spero anche serena e pacata, anche se non ci credo molto!!) |
25-01-2005, 19.17.48 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 367
|
L'embrione E' una persona...
...ma IN POTENZA.
Aristotelicamente, la potenza ha uno statuto ontologico preciso. Si parla di potenza, proprio per differenziarla dall'atto. Se, si dice, che l'embrione diventerà una persona, significa che non lo E'. Di conseguenza, essendo persona solo in potenza, si verifica un fatto molto strano, se lo si considera una persona: non si riesce ad istaurare una conversazione, non si può uscire con lui a prendere una birra, e addirittura non si può festeggiare neanche il suo compleanno. Io credo che fin quando non si inseriscano altre visioni del mondo, tipo mistico-religiose, e le loro versioni laiche, si ha tutto il diritto di considerarlo una semplice cellula fecondata. Ma si sa come funziona lassù al potere, si continueranno a produrre sempre nuove ontologie. Un saluto |
26-01-2005, 13.13.43 | #9 |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
|
odos e bert
condivido a pieno quello che dite.
In credo, infatti, che il problema riguardante all'aborto, l'eutanasia (e affini), non sia un problema filosofico, bensi` un problema socio-giuridico e politico. epicurus P.S. se si volesse seguire la chiesa si dovrebbe accettare l'ancor piu` incredibile fatto che lo spermatozoo sia una persona.... davvero curiose alcune usanze/credenze cattoliche!! |
26-01-2005, 15.20.02 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 367
|
Per Epicurus
io credo che in realtà ci sia molto di filosofico. Io credo che quando si comincia a dire "che cosa" è "qualcosa", si ha a che fare con la filosofia, il cui compito, tra i tanti, è quello di esplicitare i presupposti, e mostrare ciò che non si tiene in considerazione. Il problema non è semplicemente giuridico o socio-politico. Queste caso mai sono le conseguenze di una certa credenza e di una determinata visione del mondo. Il problema è filosofico, nel momento in cui si problematizza questa credenza. Credenza che ha la forma di una definizione, che pretende l'oggettività. La questione è tanto più pregnante, quanto più questa credenza si fa LA credenza corretta, e viene istituzionalizzata. Per questo finchè la questione è se l'embrione sia una persona, abbiamo buone ragioni con cui argomentare il contrario. Ma se la questione è che io un domani sarò costretto ad avere un figlio "indesiderato" per via di questa credenza, allora la filosofia deve occuparsi di questa credenza, e svolgere il suo compito. La questione diventa prettamente filosofica, mostrando che questa definizione è parziale per questo, questo e questo motivo...che deriva da questa particolare visione del mondo ecc.... Siete d'accordo? Un saluto |