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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
13-07-2004, 12.17.33 | #3 |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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ciao dana, grazie per la risposta. approfitto della tua disponibilità per continuare il discorso...
(lascio perdere il fatto che il confronto con altre persone facendo parte anch'esso della nostra immagine, non ci garantisce nulla. infatti potrebbe essere risolvibile ciò.) ma se 2 persone (o più) sono in disaccordo, cosa succede? |
13-07-2004, 13.01.55 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-06-2004
Messaggi: 493
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Non conosco ciò che afferma Wittgenstain, ma leggendo ciò che hai scritto pare che non si possa conoscere la verità di una proposizione fino a che ciò che essa esprime non si è verificato e l'esperienza può solo aiutare a presupporre con maggior sicurezza se è vera o meno; ho capito bene?
Cmq prima di dare un'opinione cerco di informarmi....... Ciao |
13-07-2004, 13.31.34 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-09-2003
Messaggi: 486
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W. ti avrebbe risposto
che anche quella immagine è una proposizione, e che l'inghippo si sarebbe risolto ponendo a confronto, a questo punto, le due immagini o meglio le due proposizioni (rese ora commensurabili).
Molti anni fa mi trovai a difendere l'ermeneutica heideggeriana contro la filosofia del linguaggio di W. Non ricordo più i riferimenti precisi, ma ricordo perfettamente la riflessione sintetica che ne trassi. In ultima analisi, molta della filosofia di W. aspira alla demistificazione di un'ambiguità intrinseca allo strutturarsi del linguaggio intorno al concetto. Ora, questo (il concetto), mentre da un lato trae origine da un'apertura di senso, in cui l'ambito del significato abbraccia un insieme di enti "continui", nel suo organizzarsi e coagularsi nel significante si ricompone in una articolazione "discreta" di enti logici. Molti degli "impigliamenti", delle "distorsioni", delle apparenti incoerenze e dei conseguenti "crampi mentali" che il linguaggio consente, possono essere ricondotti alla dialettica continuo-discreto di cui l'articolazione dei concetti si fa ingenuamente interprete. Il richiamo all'ostensività di W. è, in fondo, un richiamo a veder rimessa in discussione questa ingenuità attraverso una reiscrizione critica del concetto, attraverso, cioè, il confronto immediato del significante con il continuum dei suoi referenti. In H., invece, l'articolazione è rimessa al percorso dialettico "in sè": ma come non cogliere una radice comune tra queste due possibili strade ? |
14-07-2004, 00.20.44 | #6 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Re: W. ti avrebbe risposto
Citazione:
puoi chiarirmi meglio? se ho un'immagine differente da quella di un mio amico, cosa faccio? grazie |
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14-07-2004, 22.30.45 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-10-2003
Messaggi: 0
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Citazione:
Se hai un'immagine differente da quella del tuo amico, ci rifletti sopra, magari ne parlate, poi ne trai una conclusione tua, che ti può portare a modificare la tua immagine, oppure a rafforzarla, oppure a tenerla così com'è e a cercare altre conferme altrove. ...così almeno penso io......un confronto costruttivo. |
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15-07-2004, 01.59.49 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-09-2003
Messaggi: 486
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Dana...
ma sei una donna ?
Scusami, ma il tuo intervento mi mette in questo dubbio. Sia come sia, credo che, con poco sforzo, si possa comprendere con chiarezza come il discorso di W. non presupponga affatto il confronto socratico, bensì la riflessione sulla proprietà comune e culturale della "facoltà" del linguaggio. Absit injuria verbis. Ciao, Dana. |
15-07-2004, 17.43.03 | #9 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-10-2003
Messaggi: 0
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Re: Dana...
Citazione:
Sì, sono una donna. Faccio fatica a seguire i vostri discorsi di filosofia, perchè non ne so nulla, però nello stesso tempo ne sono incuriosita e attratta. Ciao, Leibnicht. |
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22-07-2004, 22.30.20 | #10 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 21-07-2004
Messaggi: 2
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Re: Immagine del mondo wittgensteiniana
Citazione:
Ma l'osservazione ancora non è linguaggio, riguarderebbe casomai la psicologia. Quando parla di proposizioni come immagini del mondo Wittgenstein si rifersice, prima che al contenuto dell'immagine stessa, alla sua forma (logica) e quindi alla sintassi. Credo |
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