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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
12-07-2015, 15.36.57 | #4 | |
Ospite
Data registrazione: 16-07-2011
Messaggi: 44
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Riferimento: Attraverso l'olfatto si svela solo un semplice ricordo?
Lo "stato dell'essere" di cui parli, in cui si trova il bambino, è la spensieratezza.
Dimenticanza di sè, dice Leopardi. Citazione:
E che crescendo, accumulandosi l'adulto di informazione e cultura, perde questa spensieratezza e questo contatto con il reale immediato, facendo della realtà (mero rumore, caos) qualche cosa di logico, catalogato, descritto, contenibile. L'illuminazione (che in realtà non esiste), o Nirvana, eccetera, andrebbe a coincidere con il culmine della spensieratezza, ovvero l'annullamento del linguaggio e della coscienza intesa come "Io". "Essere il più cretino dei cretini", diceva Carmelo Bene. Lasciarsi spegnere, consigliava Schopenhauer, con la sua teorizzata ascesi. Nella pratica però queste cose non sono possibili al 100%, non si arriva cioè mai al culmine, perché c'è la volontà di potenza che mai si arresta. Il bambino è vicinissimo al Nirvana ma poi se ne allontana, complice l'educazione, il fare esperienze e ricordarsene, ecc. Sentendo l'odore della legna, il sentimento (che può essere racchiuso dal linguaggio, dalla logica, analizzato e quant'altro, ma è pur sempre in origine sentimento, istintivo, immediato) ti coglie e ti ricorda che esiste quel diverso piano del reale, e ti invita a tornarci. Tuttavia lo si può fare solo temporaneamente, e forse nemmeno, perché poi la ragione si riappropria del nostro pensiero e lo guida. |
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13-07-2015, 04.24.44 | #5 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: Attraverso l'olfatto si svela solo un semplice ricordo?
Citazione:
Ne abbiamo pero un intuizione di questo stato primordiale (il famoso paradiso per i credenti?) che non sarebbe secondo me solo dettato da un sentimento,quindi propriamente umano.. qualcosa che in qualche maniera ci "rammenterebbe" (ma non nel ricordo,che in quel caso potrebbe rivelarsi solo come un punto di partenza) il nostro stato originario,comunque sempre presente in noi,nonostante le sovrastrutture dell'IO successive,e gli innumerevoli tentativi di soffocamento da parte della ragione stessa. non mi sembra un caso infatti che l'infanzia,credo si possa dire che per tutti,nessuno escluso,sia stata vissuta alla stessa identica maniera,senza distinzioni e differenze..percio come unita indifferenziata Dal Vangelo: "chi non accoglie il Regno di Dio come un bambino,non vi entrerà'" Ultima modifica di acquario69 : 13-07-2015 alle ore 13.23.53. |
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28-07-2015, 22.40.08 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 367
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Riferimento: Attraverso l'olfatto si svela solo un semplice ricordo?
il fenomeno è stato indagato in lungo e in largo dalla pnl e dall'ipnosi. Il fenomeno va sotto il nome di àncore. È anche il metodo tramite il quale è possibile ricordare ricordi rimossi in stato di coscienza alterata o di bypassamento del fattore critico.
Quanto al suo statuto ontologico, bè il discorso secondo me si inserisce nel piú ampio discorso del tipo di conoscenza non predicativa (o se si vuole non razionale/temporale). Per questo il richiamo al bambino o al mito. Purtroppo la nostra filosofia indaga solamente il razionale, ma abbiamo metà cervello, l'emisfero destro, di cui non sappiamo praticamente nulla perchè da noi salvo rare (qui citate) eccezioni si è deciso non essere rilevante. In realtá guardando alle scienze alternative si puó già capire un bel po', anche se è una giungla fatta di nozioni pericolanti. Poi detto a margine, personalmente il tipo di conoscenza non predicativa sia ciò che in ultima istanza regga come il suo fondamento il pensiero razionale, ma non vorrei deviare troppo dal topic. |
29-07-2015, 10.45.41 | #7 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: Attraverso l'olfatto si svela solo un semplice ricordo?
Citazione:
Ciao,grazie per l'intervento potrei chiederti un chiarimento maggiore su quanto scritto da te qui sopra? mi interesserebbe capirlo meglio. |
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30-07-2015, 21.56.40 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 367
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Riferimento: Attraverso l'olfatto si svela solo un semplice ricordo?
Ho detto quella nota a margine solo perché per me è IL vero tema non abbastanza indagato per risolvere un mucchio di questioni che solitamente si pensa appartengano al piano razionale, e mi sembrava di poter agganciarlo bene alla tua domanda, portando il discorso su un terreno piú classicamente filosofico, ma non volevo deviare troppo.
Ad ogni modo in filosfia è già un po' che si è osservato che il fondamento delle ragioni, non è una ragione a sua volta, ma è un terreno non predicativo. Volendosi mantere sul piano cognitivo, questo consiste nell'atto intuitivo del cogliere una forma. Dalla percezione sensoriale alla grande teoria scientifica, alla base rispettivamente dei singoli elementi percettici e dei fatti di una teoria, c'è un'intuizione ordinatrice. Intuizione non nel senso di "genialata", ma di atto cognitivo non temporale della stessa natura "atemporale" del ricordo. Niente di nuovo, è l'attività dell'emisfero destro, ma questa volta vista in relazione all'ontologia stessa. Qui si dovrebbero riportare le brillanti analisi dei filosofi della percezione, nonchè nozioni di psicologia infantile, ma soprattutto servirebbe una bella analisi dell'evoluzione e sviluppo delle teorie scientifiche, per mostrare che la componente "intuitiva" é la componente ordinatrice e fornitrice di senso dei singoli elementi. È ciò che stabilisce il loro senso (il loro cos'è) e ciò che paradossalmente rimane sempre nascosto e inesplicitato (componente "tacita" la chiamava Michael Polanyi). Esattamente come quando guardiamo una figura gestaltica come la lepre/anatra o il calicefacce, cioè che vediamo (l'esterno) è determinato da ciò che pensiamo (intuiamo) di vedere. Così le scoperte scientifiche sono la ridisposizione piú perspicua e coerente degli elementi a disposizione (in genere pochi nuovi), tanto che nascono perlopiú da un buon ipotizzare che da un semplice guardare. E riecco qua il ricordo, quel distillato di "intuizione" nella sua forma piú pura, che in età adulta e razionale raramente si lascia mostrare così apertamente, continuando tuttavia ad agire indisturbato. |
31-07-2015, 13.23.15 | #9 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: Attraverso l'olfatto si svela solo un semplice ricordo?
Citazione:
posso dire che la mia non e' un intuizione dei sensi fisici (temporale-individuale) ma appunto a-temporale. (non duale,quindi "fuori dal tempo"non individuale e umana) la condizione individuale e nel nostro caso umana e' una condizione vincolata allo spazio-tempo..passato e futuro,nascita e morte. ma questa sarebbe per così dire solo una nostra "suggestione" perché in realtà non vi sarebbe che un eterno presente e quell'intuizione ne coglierebbe l'essenza stessa simultaneamente,non potendo essere altrimenti evidentemente vi sarebbe in noi la stessa essenza che ci "ricollegherebbe" a quanto sopra ma non e' situata nella memoria,probabilmente non e' nemmeno un "luogo fisico" |
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31-07-2015, 17.06.25 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 367
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Riferimento: Attraverso l'olfatto si svela solo un semplice ricordo?
si penso di averlo capito. Parlavo di ciò che permette e rende possibili i sensi fisici o perlomeno cosa intendiamo con essi solitamente. Poi bisogna capire come intendersi riguardo al concetto di sensi fisici. Il fatto che qualcosa sia passato o in un ricordo non basta di per sè per essere qualcosa di separato da esperienze sensoriali, per quanto si presenti con caratteristiche perculiari come quelle da te descritte.
Ad ogni modo volendo chiedersi dello statuto ontologico di questo fenomeno - visto che io piú che altro avevo deviato parlando del RUOLO che questo elemento ha per la nostra cognizione, conoscenza e per il nostro sapere tutto - ci sono ottimi spunti in alcuni percorsi spiritualisti. Lo spiritualismo è una giungla dove è molto complesso districarsi, ma ci sono imho alcuni ottimi spunti tra fisica quantistica/universo multidimensionale e diverse parti non materiali di cui saremmo costituiti che frequentano assieme al corpo diversi ordini dimensionali. Ma non è una cosa nella quale in genere persone di cultura occidentale mediamente intelligenti si possono calare senza un lungo percorso di convincimento razionale, fatto di studi, ricerche, e da analisi svolte incrociando centaina di fonti eterogenee, e soprattutto esperienze dirette; per cui la cosa finisce inevitabilmente per essere monopolizzata da newgiani che allontanano ogni serio contributo alla conoscenza di questa (importantissima) materia. |