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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
21-05-2015, 12.01.26 | #3 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-11-2012
Messaggi: 919
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Riferimento: Legittimità della ragione
** scritto da Tabbi:
Citazione:
Sì, se si riesce a distinguere che il primo mattone di quella realtà è costituito su di un principio irrazionale ma accettato e vissuto per fiducia (la Fede). Credi con la Fede e comprendi con la Ragione, l'inverso è utopia, ma in tanti reagiscono dicendo: "...a me sta bene così!..." Pace&Bene ------------------------------------------------------------------------------------------- ** "Mi stupisco quando incontro una persona intelligente che combatte contro qualcosa che lui stesso afferma non esistere assolutamente" - (Mahatma Gandhi incontrando un attivista ateo) |
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21-05-2015, 22.21.07 | #4 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-11-2008
Messaggi: 1,234
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Riferimento: Legittimità della ragione
Citazione:
Io non ne ho mai trovate. Gli atei "attivisti" che conosco combattono contro l' ignoranza e la superstizione, non contro l' inesistente Dio. |
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21-05-2015, 23.56.31 | #5 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 20-04-2015
Messaggi: 5
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Riferimento: Legittimità della ragione
Beh Sgiombo sostanzialmente ci troviamo in una condizione molto simile io e te, condizione che tu sembri però avere accettato più agevolmente, credo di non dire pazzie quando affermo che la mancanza di almeno una e una sola certezza mi lacera dentro.
Duc in Altum, anche con te, se ho colto l'essenza di quanto hai detto, sono d'accordo. Grazie mille per le risposte! Se non mi avete aiutato a risolvere il mio tormento interiore, mi avete quantomeno dimostrato che non si tratta di un problema poi tanto banale. Grazie mille! |
09-06-2015, 17.05.10 | #6 | |
Ospite
Data registrazione: 10-09-2012
Messaggi: 31
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Riferimento: Legittimità della ragione
Citazione:
il tuo dubbio (parola cartesiana, tra l'altro) non è da poco. La filosofia più dare una risposta definitiva può cercare di scomporlo. Se non ho capito male la tua domanda è: può la ragione dare un giudizio corrispondente alla realtà? Ci sono vari sensi di intendere "la ragione". Uno di questi è capacità meccanica di calcolo, definiamo questa ragione formale. Tale capacità di consene di inferire conclusioni necessarie da certe premesse; ad esempio, "Se piove prendo l'ombrello", "fuori piove", quindi "prendo l'ombrello". L'ultima cosa segue necessariamente dalle prime due. Chiaramente questa facoltà non basta per fare conoscenze; non solo perché c'è bisogno di contenuti (dati empirici), ma anche perché è caratteristico del conoscere il poter rivedere le proprie premesse. Cartesio l'ha espresso con chiarezza: "e se tutte le ipotesi del calcolo matematico fossero arbitrarie?" (non cito testualmente). Per questo l'uso incondizionato della ragione formale si difende male dallo scetticismo. C'è un altro senso di ragione che include la precedente ragione formale: ragione nel senso di "capacità di pensare". Essa consiste nel dialogo interiore, nel dubitare, nel criticare, nel riflettere e quindi nel poter rivedere continuamente le proprie premesse conoscitive. E qui - riprendendo proprio Descartes - il dubbio scettico ha vita più dura, poiché il dubitare stesso è un'attività del pensiero. In altre parole, non abbiamo altro modo di interrogare e giudicare il mondo se non attraverso il pensare; quindi il dubitare del nostro pensiero sarebbe autocontraddittorio. In conclusione: i nostri giudizi sul mondo non sono certi; ma nel momento in cui sono consapevole di ciò sono anche consapevole che il sapere è pensare, continuo esercizio del dubbio e revisione dei nostri giudizi sul mondo. |
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14-06-2015, 00.19.43 | #7 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 12-06-2015
Messaggi: 5
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Riferimento: Legittimità della ragione
Ciao Tabbi, il problema che tu hai lo hanno avuto, lo hanno e lo avranno tutti, in forme diverse, ed ognuno lo affronta e risolve (a volte) a modo proprio.
Io non sono un filosofo ma un poco di storia della filosofia la conosco ed ho constatato che la filosofia può aiutare a mettere a fuoco i problemi, può confortare facendo capire, come tu stesso dici, che sono problemi comuni, ma è molto difficile che dia una soluzione preconfezionata. Io, ad esempio, il problema non l'ho risolto ma mi sono acquietato al pensiero che la ragione fa parte del tragico destino dell'uomo, senza dare al termine tragico un significato negativo poiché la ragione costituisce il tormento ma anche la grandezza dell'uomo (gli antichi greci avevano già capito tutto). Siamo costretti ad esercitare la ragione per formulare il giudizio, che è indispensabile per l'azione. Mi fondo cioè su una cosa molto concreta, la cui esistenza tutti possiamo immediatamente constatare : l'azione, il fare. Anche l'eremita che, apparentemente, ha ben poco a che fare con l'azione, continuamente agisce, ed agisce secondo un giudizio che formula la sua ragione e la sua azione è quella di continuare o meno a rimanere su una colonna. La ragione, pertanto, è un frutto, molto raffinato ed evoluto, dell'azione e non siamo in grado di sapere la storia di miliardi di anni. Io penso che ogni cosa è figlia delle stelle, le differenze sono figlie del caso. |
19-06-2015, 10.26.46 | #8 |
Ospite
Data registrazione: 28-12-2012
Messaggi: 37
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Riferimento: Legittimità della ragione
Salve a tutti, volevo condividere con voi un mio banale problema, probabilmente un problema da diciottenni che troverebbe immediata soluzione nello studio della filosofia che purtroppo ancora non conosco.
Caro Tabbi,on è un problema da diciottenni, è un problema da esseri umani che si trovano 1. a vivere nel mondo 2. a vivere consapevolmente nel mondo 3. a cercare di comprendere perché e come viverci. E' evidente che non possiamo fidarci della nostra ragione, poiché è limitata, fondata su sensazioni e percezioni, continuamente alle prese con aporie, ecc. Però è tutto quel che abbiamo a disposizione, se non vogliamo ricorrere alla fede o alla metafisica, Quindi dobbiamo impegnarci a ripulirla da incostrazioni religiose, fondarla logicamente, eliminare le aporie, connetterla con la nostra mente (ad esempio ricordandoci che la nostra mente non ama il modus tollens). Io credo che la ragione sia il risultato dell'evoluzione dell'essere umano, quindi poiché siamo qui significa che il risultato funziona, anche se funziona male, altrimenti non ci saremmo. Tuttavia non sempre funziona, non sempre gli individui la sanno far funzionare, talvolta preferiamo che non funzioni. |
19-06-2015, 19.49.50 | #9 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 14-05-2015
Messaggi: 73
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Riferimento: Legittimità della ragione
Per amor di logica,
vi prego cari colleghi forumisti di non quotare un intervento intero nella stessa pagina, pena la peggiore leggibilità. Meglio stralciare, anche per rendere chiaro l'argomento a cui si sta rispondendo. @ Tabbi il termine logica viene da lògos greco che poi è il termine ragione = ratio romana. La ratio vuol dire misura, come una geometria del pensiero, che ha le sue regole esatte, le sue giuste proporzioni. Per quanto io ho capito, la ratio è un metro e come tale è esatta e si può ugualmente applicare su una cosa o un'altra, da una parte all'altra del mondo. Ma la decisione di cosa misurare, da quale parte e come confrontare una parte con un'altra, sono il frutto della volontà e spesso addirittura dell'irrazionale: per ogni cosa che vogliamo fare, la logica la troviamo. Basta seguire un talk show politico: ciascuno espone la propria ragione e lo fa anche bene, ma tutte le ragioni messe insieme si contraddicono. |