Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Filosofia

Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Filosofiche



Vecchio 24-04-2002, 13.19.24   #1
ely
Ospite abituale
 
L'avatar di ely
 
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 134
libertà

tutti vogliono sentirsi liberi ma che cos'è la libertà se non evadere dalle regole?non è in fondo anche creare altri limiti?
molti vedono come simbolo di libertà i volatili che in fondo hanno il potere di volare la sono giudati dai loro istinti...
ma in fondo cos'è per voi la libertà?
ely is offline  
Vecchio 24-04-2002, 16.18.45   #2
Armonia
 
Data registrazione: 30-03-2002
Messaggi: 250
La volontà rende liberi

Per libertà si può solo intendere possibilità di sottrarsi agli effetti di una rigida catena di cause dello stesso genere che imporrebbe una condotta diversa da quella che si riesce a tenere.
Libertà non è possibilità di fare ciò che si vuole nel senso di ciò che si gradisce (che è pur sempre conseguenza di una necessità) ma possibilità di sottrarsi ad uno stato di necessità. Ecco perché è la volontà che rende liberi..
Il discorso, poi, delle condizioni esterne di tipo sociale ed altro che possono vietare di tradurre in atto la propria volontà è successivo, secondario rispetto a ciò che si deve intendere veramente per libertà, che , ripeto, non può significare possibilità di scegliere al di fuori di ogni influenza ma possibilità di indirizzare la propria attività, la propria vita, facendo prevalere la catena di cause, di motivi, di ragioni, ora di un mondo ora dell'altro.
Questo rappresenta la libertà dell'uomo o quello che l'uomo ha di più simile alla libertà, perché gli consente di sottrarsi ad un rigido meccanismo materiale.

Armonia is offline  
Vecchio 25-04-2002, 22.40.51   #3
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
la libertà consiste nella effettiva e reale possibilità di scegliere fra due o più possibilità. Libertà vuol dire non essere condizionati, non essere sottomessi, non essere dipendenti. Libertà vuol dire anche poter sbagliare. Ma quanti sono veramente liberi?
Pochini, direi.
I bisogni primari sono le basi per lo sviluppo della libertà.
Un uomo che ha fame o ha paura non può certo pensare alla libertà.
Libertà è anche la capacità di riconoscere i confini, i limiti che le sono propri. La mia libertà finisce quando inizia quella di un altro.
Ed infine la libertà è sorella dell'amore. Dove vi è libertà vi è amore e dove è amore è anche libertà.
Ciao
Mary is offline  
Vecchio 25-04-2002, 22.58.46   #4
Armonia
 
Data registrazione: 30-03-2002
Messaggi: 250
E' la volontà a darci la libertà

Per libertà si può solo intendere possibilità di sottrarsi agli effetti di una rigida catena di cause dello stesso genere che imporrebbe una condotta diversa da quella che si riesce a tenere.
Libertà non è possibilità di fare ciò che si vuole nel senso di ciò che si gradisce (che è pur sempre conseguenza di una necessità) ma possibilità di sottrarsi ad uno stato di necessità. Ecco perché è la volontà che rende liberi..
Il discorso, poi, delle condizioni esterne di tipo sociale ed altro che possono vietare di tradurre in atto la propria volontà è successivo, secondario rispetto a ciò che si deve intendere veramente per libertà, che , ripeto, non può significare possibilità di scegliere al di fuori di ogni influenza ma possibilità di indirizzare la propria attività, la propria vita, facendo prevalere la catena di cause, di motivi, di ragioni, ora di un mondo ora dell'altro.
Questo rappresenta la libertà dell'uomo o quello che l'uomo ha di più simile alla libertà, perché gli consente di sottrarsi ad un rigido meccanismo materiale.
Quindi;
Primo: nessuno è dotato di libertà assoluta
Secondo: anche nell'ambito della libertà relativa, tutto è costruito in modo che nessuno venga a patire ingiustamente delle scelte di un altro.
Né può essere diversamente da così: quella che potrebbe infatti sembrare una maggiore libertà dell'individuo, cioè la possibilità di fare tutto ciò che si può fare fisicamente, si tradurrebbe in pratica in una restrizione della libertà generale a favore di pochi prepotenti che prenderebbero il sopravvento.

Armonia is offline  
Vecchio 29-04-2002, 13.36.11   #5
trafficante
Ospite
 
Data registrazione: 29-04-2002
Messaggi: 5
Qualcuno disse:"La mia libertà deve iniziare dove finisce quella del mio prossimo."

Io penso: Esiste vera libertà solo quando c'è condivisione: la libertà non ha confini, è un intrecciarsi di vite che si legano le une alle altre. Solo così può esistere la libertà.

Il resto....è solo illusione
trafficante is offline  
Vecchio 30-04-2002, 14.30.55   #6
VanLag
Ospite abituale
 
L'avatar di VanLag
 
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
Sulla libertà per Ely.

E un oratore disse: - Parlaci della Libertà -

Alle porte della città e presso il focolare vi ho veduti, prostrati, adorare la vostra libertà così come gli schiavi si piegano lodando il tiranno che li uccide.
Nel bosco del tempio e all’ombra della rocca ho visto che per il più libero di voi la libertà non era altro che schiavitù e oppressione.
E in me stesso il cuore ha sanguinato, poiché voi sarete liberi solo quando lo stesso desiderio di ricercare la libertà diventerà una pratica per voi e finirete di chiamarla un fine e un compimento.
In verità sarete liberi solo quando i vostri giorni saranno privi di pena e le vostri notti senza angoscia e senza esigenze.
Quando di queste cose sarà circondata la vostra vita, allora vi innalzerete al di sopra di esse nudi e senza vincoli.
E come elevarvi oltre i giorni e le notti senza spezzare le catene che all’alba della vostra conoscenza hanno imprigionato l’ora del meriggio?
Quella che voi chiamate libertà è la più resistente di queste catene, benché i suoi anelli vi abbaglino scintillando al sole.
E cos’è mai se non parte di voi stessi ciò che vorreste respingere per essere liberi?
È ingiusta la legge che vorreste abolire, ma è la stessa che la vostra mano vi ha scritto sulla fronte.
Non si può cancellarla bruciano i libri di diritto neppure pulendo la fronte dei vostri giudici, neanche riversandovi sopra tutta l’acqua del mare.
Se è un despota colui che volete detronizzare, badate prima che il trono eretto dentro di voi sia stato già distrutto.
Come può governare un tiranno uomini liberi e fieri, se non per una tirannia e un difetto della loro stessa libertà e del loro orgoglio?
E se volete allontanare un affanno, ricordate che quell’affanno non vi è stato imposto, ma voi l’avete scelto.
E se volete dissipare un timore, cercatelo dentro di voi e non nella mano di colui che questo timore incute.
La prova lampante di ciò è che, tutto ciò che desiderate e temete, che vi ripugna e vi blandisce, ciò che perseguitate e ciò che vorreste sfuggire, ognuna di queste cose si muove dentro il vostro essere in un durevole e incompiuto abbraccio.
Come luci e ombre strettamente legate, ogni cosa si agita in voi.

E se un’ombra dilegua, la luce che si leva diventa ombra per un’altra luce. E quando la vostra libertà getta le catene essa diventa la catena di una libertà più grande.

(Da - Il Profeta – D Gibran K. Gibran).
VanLag is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it