E' la volontà a darci la libertà
Per libertà si può solo intendere possibilità di sottrarsi agli effetti di una rigida catena di cause dello stesso genere che imporrebbe una condotta diversa da quella che si riesce a tenere.
Libertà non è possibilità di fare ciò che si vuole nel senso di ciò che si gradisce (che è pur sempre conseguenza di una necessità) ma possibilità di sottrarsi ad uno stato di necessità. Ecco perché è la volontà che rende liberi..
Il discorso, poi, delle condizioni esterne di tipo sociale ed altro che possono vietare di tradurre in atto la propria volontà è successivo, secondario rispetto a ciò che si deve intendere veramente per libertà, che , ripeto, non può significare possibilità di scegliere al di fuori di ogni influenza ma possibilità di indirizzare la propria attività, la propria vita, facendo prevalere la catena di cause, di motivi, di ragioni, ora di un mondo ora dell'altro.
Questo rappresenta la libertà dell'uomo o quello che l'uomo ha di più simile alla libertà, perché gli consente di sottrarsi ad un rigido meccanismo materiale.
Quindi;
Primo: nessuno è dotato di libertà assoluta
Secondo: anche nell'ambito della libertà relativa, tutto è costruito in modo che nessuno venga a patire ingiustamente delle scelte di un altro.
Né può essere diversamente da così: quella che potrebbe infatti sembrare una maggiore libertà dell'individuo, cioè la possibilità di fare tutto ciò che si può fare fisicamente, si tradurrebbe in pratica in una restrizione della libertà generale a favore di pochi prepotenti che prenderebbero il sopravvento.