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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
05-09-2003, 11.33.55 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-08-2003
Messaggi: 55
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Ciao Blue
«La realtà del destino è un dato di creazione, che esiste indipendentemente da noi. Questo dato è intrinsecamente buono o cattivo, perché, come dice il Genesi, "è stato fatto da Dio". Di questa realtà fa parte l'esperienza e il concetto di Mistero: ossia questa realtà noi la vediamo come data, come buona, se la vediamo con curiosità ed abbandono e partecipazione ad essa, perché noi stessi siamo parte di questa realtà come soggetti ragionevoli e liberi. Il Mistero c'è.
Jon |
05-09-2003, 12.17.21 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 855
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Ciao,
Citazione:
Se non si tiene conto della reincarnazione e della legge della causa ed effetto, cioè il karma, si può pensare che non esiste nessuna giustizia nell´esistenza. Ma l´individuo può sperimentare nella vita attuale solo le conseguenze delle proprie azioni fatte nel passato, e crea oggi il suo proprio destino piacevole /spiacevole, futuro mediante le azioni quotidiane. La risposta sulla domanda: "Se cammino per strada e mi cade un vaso in testa, sono stato io a cercalo, è stato il caso o Dio??", è dunque che è stato l´individuo stesso a crearlo. L´individuo in questione ha nel passato causato una situazione dove è caduto un vaso in testa di un´altra persona. Tutto che succede, ogni forma di destino, è dunque conseguenze logiche di quello che abbiamo fatto nel passato. Con ciò è chiaro che il "caso" nel senso assoluto non esiste, ed è anche chiaro che ogni essere vivente ha un libero arbitrio ed è responsabile per il suo destino. L´unica cosa che ostacola la volontà è l´ignoranza delle legge della vita. È questa ignoranza dell´individuo che fa si che agisce in modo sbagliato, creando così un destino contrario a quello che desidera. Ma siccome l´energie delle azioni si ritorcono su di lui, impara col tempo di agire in modo più armonioso e in contatto con le legge della vita, la quale significa che diventa più amorevole e pacevole. Così si capisce che tutto nell´esistenza si basa su una giustizia totale, e che ogni individuo si trova dunque in un continuo processo di sviluppo che porta a un destino sempre più piacevole. Ciao www.martinus.it |
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05-09-2003, 12.55.05 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-08-2003
Messaggi: 242
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più che sapere se si tratta di caso o destino, bisognerebbe prima di tutto valutare se ciò che ci accade è davvero "bene" o "male" per noi, cosa che spesso non siamo assolutamente in grado di fare: una malattia, un lutto, un qualsiasi evento generalmente etichettato come "negativo", può rivelarsi decisivo per l'affinamento della nostra sensibilità, compassione verso il prossimo, ecc., mentre un evento "fortunato", come una grossa vincita, può chiuderci sempre più nel guscio del nostro egoismo e della nostra presunzione. E gli esempi potrebbero moltiplicarsi.
Ultima modifica di basil : 05-09-2003 alle ore 13.05.59. |
05-09-2003, 21.25.20 | #8 |
SiamoUniciPezzi di N.. :D
Data registrazione: 23-08-2003
Messaggi: 426
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Perché continuare ancora con gli opposti? Quelli si fuori logica di natura. Perché non vederci delle semplici possibilità nell'infinità di eventi attuabili? Un esempio: quando cade un fulmine, se va a distruggere un albero rinsecchito magari è 'bene' e se coglie un albero con frutti è 'male'? Addirittura se non va a vuoto e uccide un uomo, allora la natura è 'maligna' o 'noncurante' o dio ci mette il dito perché nelle altre vite quella persona si è creato un karma tale da...La natura opera completamente fuori da questa logica che noi imponiamo e trasformiamo in concetti dualistici. Sarà forse che l'albero che cade sulla strada per il fulmine, non è poi così sprovveduto, ma siamo noi che abbiamo gettato del bitume coprendo quel pezzo di terra da cui lui stesso traeva vita? Sapete.., mentre ero invischiato in un lavoro 'sciamanico' ero vittima del dogma del 'maestro' che mi incuteva paura , sebbene non dichiarato e sottilmente giocato. Avevo paura e sarei probabilmente andato incontro a crearmi opportunità per giustificare questa 'verità' anche a discapito della mia vita. Come mai ora che tutte le buffonate da lui dette, tipo 'C'è Anubi che è il maestro del karma e se si vuole scioglierlo si deve chiedere a lui...-sigh-', ora che le vedo per quello che sono e ci rido come una yenaridens, non funzionano per nulla?, anzi il pensiero che gironzolava sempre intorno a quelle questioni (è crescita personale spirituale! altrimenti senza dolore come si lavora su se stessi..., èh!) e che mi dirigeva è sparito del tutto. A detta di questi maestri di luce, terribili con chi pecca con la sessualità, avrei dovuto pagare non so che! Il fatto che uscito da quegli impedimenti mentali (macché spirituali) abbia continuato in modo più saggio ma anche più libero e piacente per me (veramente rispettoso del mio corpo) la mia sessualità, la dice lunga: come mai non sono ancora a bruciare su chissà quale pianeta eterico dopo la condanna al tribunale del palazzo karmiko? Aspettano davvero tutti questi maestri astrali con la compassione punitiva degli dei che io esaurisca il mio karma 'buono' per poi farmela pagare? Non sento nulla di tutto questo, tantomeno ho , come sarebbe dovuto accadere, degli 'avvisi di garanzia' da parte delle mie percezioni 'spirituali', p.s.: se viene un terremoto improvviso e spacca tutto, (e non ti dice mai: scansati, sto arrivando) ci si lamenta della tragedia, o si fa buon viso a cattiva sorte sapendo che dio ha il suo disegno. Perché abbiamo costruito qualcosa proprio lì? Non conoscevamo la natura del luogo, chiaro...ma, ecco dov'è l'intelligenza del pensiero funzionale: ora che abbiamo i mezzi, possiamo un pò prevenire e quindi non costruire più in quel punto, è chiaro che cadranno case e moriranno esseri sennò! (addirittura l'esempio del vulcano è palese, no?) Tutto l'organico vivente è un sistema aperto, indeterministico. La Terra non guarda in viso chi la distrugge, reagisce con VITA a qualunque impulso contronatura, compresi i nostri intenti distruttivi, e la conseguenza è: 'a chi tocca 'un pianga'! Se questo si può considerare karma nel senso di causa-effetto, facciamo pure..., è semplice: se tagli un albero, quello cade! Non ti ce lo riincolla nessuno dov'era!
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05-09-2003, 22.04.18 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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................allora la domanda resta... possiamo dire che il destino esiste ?
Potenza di internet, la frase - Gli uomini ammucchiano gli errori di tutta la loro vita e creano un mostro che chiamano destino. - era del famosissimo: John Oliver Hobbes, (ma chi è/era? – Beh dopo lo cerco con google). Comunque per restare in tema, devo dire che fatico a mettere a fuoco la parola destino. Destino come predestinazione? No! Credo che non esista. Ogni evento contiene in se l’universo, nel senso che ci sono infinite concause che lo generano, (tutto è la causa di tutto), ma non penso proprio che ci sia qualche cosa già definito. E chi lo avrebbe definito a priori poi? |