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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
28-04-2008, 14.38.24 | #5 |
farabutta
Data registrazione: 05-02-2008
Messaggi: 327
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Riferimento: Il Male è solo una deficienza di Bene?
Io credo che esista il concetto di Bene o Male Assoluto. Il problema è la nostra inconsapevolezza.
La domanda è, perchè esistiamo, viviamo, siamo? Le due estremità di una linea immaginaria delle scelte che possiamo fare nella Nostra vita si pongono su questa linea in relazione se ci avvicinano allo scopo ultimo, qualsiasi esso sia. Alla nascita siamo completamente dipendenti da altri individui, sicuramente chi ci presta delle cure ci fa del Bene. Prestare delle cure a chi non sopravviverebbe senza di Noi è quindi bene. Uno scopo che darei per certo è soppravvivere, e riprodurci. Poi la cosa si fa più difficile. Gandhi disse: « È meglio essere violenti, se c'è violenza nei nostri cuori, piuttosto che indossare l'aureola della non violenza per coprire la debolezza. La violenza è sicuramente preferibile alla debolezza. C'è speranza per un uomo violento di diventare non violento. Non c'è questa speranza per i deboli. » Gandhi insisteva spesso sulla distinzione tra la non-violenza del debole, che consiste nel subire passivamente e vigliaccamente l’oppressione o nell’opporsi a essa con la semplice “resistenza passiva”, e la non-violenza del forte: quest’ultima è il satyagraha, l’attiva e coraggiosa ribellione all’ingiustizia. Per lui i satyagrahi dovevano essere dediti anima e corpo alla causa rivoluzionaria. Gandhi non predicava la non-violenza come forma di passività e rassegnazione all’ingiustizia, perché assoggettarsi vigliaccamente all’oppressione significa annientare la propria umanità. Di fronte all'ingiustizia la via indicata dall'ahimsa è invece quella di lottare per la verità, facendo di tutto per cambiare ciò che è sbagliato (senza ricorrere alla violenza). Esprime benissimo ciò che intendo, ovvero nella realtà, non è evidente ciò che è Bene o Male, ma c'è una scelta giusta e una sbagliata, ed è Nostra responsabilità comprenderlo. A mio avviso tutti i comportamenti distruttivi che mettiamo in atto contro Noi stessi o l'umanità si potrebbero considerare come una forma tumorale. Difficile è distinguere se ciò che facciamo è giusto o sbagliato, ma è a mio avviso doveroso chiederselo. |
28-04-2008, 15.40.12 | #6 |
Utente bannato
Data registrazione: 14-04-2008
Messaggi: 169
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Riferimento: Il Male è solo una deficienza di Bene?
Male come assenza di Bene?
E' una questione di livelli, per gli atomi cosa cambia se un uomo muore? E in questo senso che va inteso quel concetto... Pur non essendo in alcun modo un principio (manicheismo) esso esiste anche se non "è", appartiene cioè al divenire non all'essere. Il male non è ma esiste e nei vari livelli di rappresentazione del mondo ha valenze diverse. Al nostro livello è quello che sappiamo il cristiano anche quello evoluto che sa che il male è solo un'apparenza dell'Essere unico nel suo immenso divenire noi cristiani è chiamato a cooperare alla redenzione del mondo in questa rappresentazione a cui siamo destinati, anche se tutto finirà cmq in Dio alla fine dei tempi noi non crediamo a un determinismo che ci deresponsabilizza nè a un nirvana in cui evadere. E poi il male non è solo a un livello perchè tutta la natura geme in attesa del ritorno del Salvatore come dice S.Paolo in uno dei suoi passaggi più mistici. Io credo all'esistenza di un immenso ciclo al cui termine la sostanza unica, Dio, ha ottenuto più "energia", (amore in religione, Amore è "a-mors" ciò che non muore, ciò che è morto è cio che non ha moto) di quanta ne avesse all'inizio. Dunque l'amore in Fisica si chiama energia propriamente detta. In Fisica quindi il male è l'attrito e l'entropia finale. Recuperare più energia possibile è il compito che ad ogni livello la creazione ha. Noi dobbiamo fare il bene per aumentare il profitto finale. Le ragioni di tutto ciò starebbero nella Metafisica della Sostanza unica. Al nostro livello dobbiamo fare il nostro dovere e il bene si esprime non tramite la libertà dell'individuo ma nell'obbedienza alla nostra specie e alle sue forme in particolare lo Stato. Un'idea molto hegeliana. Quindi male e bene non sono assolutamente relativi al nostro livello li possiamo conoscere tramite la religione tradizionale che ogni popolo ha, religioni che sono in competizione per il maggior profitto d'Amore. E tramite lo Stato che è giusto nella misura in cui riflette la Tradizione. |
01-05-2008, 17.49.16 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Il Male è solo una deficienza di Bene?
Mi pare che ogni ragionamento sul male e sul bene impostato nel forum finisce per sboccare nel problema: “esistono il male e il bene assoluto?”, cioè in una nuova versione dell’alternativa assoluto-relativo che ormai non ci lascia più in pace, tanto da generare in qualcuno una comprensibile stanchezza. Dunque mi limito ad esprimere un parere di fondo, mentre lascio ad altri di svolgere quel concetto di male come deficienza di bene che hanno affermato, da Agostino in poi, alcuni filosofi religiosi.
Se ritorno al primo principio della mia filosofia (la verità assoluta c’è anche se non so qual è) e lo allargo dalla sfera teorica a quella morale, mi sembra di dover dire che il bene assoluto c’è anche se non so definirlo ma solo cercare di attuarlo attraverso una scala illimitata di beni relativi. Perché il bene (così come d’altra parte il male) non possono rappresentare delle formule o dei vertici insormontabili. A noi è dato di annaspare nel relativo, tormentarci per il bene e a volte disperare di poterlo raggiungere mentre – sul fronte del male – non ci sono limiti all’immaginazione e alla spietatezza dell’uomo che sembra sempre pronto a precipitare in un abisso che non ha fine. Può darsi che questo sia consustanziale all’uomo, nonostante i milioni di anni trascorsi da quando si è staccato dal genoma animale, tanto da aver ispirato a Kant l’idea che sia in preda a un “male radicale”. Ma questo, forse, è pure una conseguenza del suo sviluppo storico, cioè di quel pensiero dell’infinito che progressivamente lo ha illuminato. Sì, perché al suo tramonto la Grecia, che nella sua epoca d’oro aveva mostrato orrore dell’infinito (al quale Parmenide aveva chiuso gli occhi conducendo lo stesso Platone a imprigionare la mobilità della vita in splendide ma rigide idee, strette attorno a quell’idea del bene che come un sole le domina) fu influenzata – sulle ali delle religioni orientali - dalla forza misteriosa dell’infinito, e spinta ad aprirsi a nuove esperienze, a superare il formalismo dei suoi ideali e quel modello di sé che l’aveva sublimata ma anche arrestata. Ed è solo così che noi arriviamo a sostenere l’idea che, se non possiamo raggiungere l’assoluto, non ci possiamo esimere dal doverlo cercare non solo nella conoscenza, ma anche nel campo morale – tentare cioè di arrivare al bene attraverso i nostri dubbi, le nostre viltà, i nostri tormenti…. Così è nata l’Europa, e così ci sentiamo noi, mentre mi sembra di poter richiamare quanto ho scritto nell’argomento “Il principio d’Europa non è il cristianesimo”, ove ho cercato di definire che cosa per me identifica fondamentalmente l’Europa – in cui confluisce sì il cristianesimo, ma in quanto esso ha trasformato il fondamento greco che lo precedeva, aprendolo a un concetto dell’infinito in cui ogni epoca storica successiva avrebbe trovato la sua radice. |
01-05-2008, 21.06.42 | #8 | ||||
Utente bannato
Data registrazione: 14-04-2008
Messaggi: 169
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Riferimento: Il Male è solo una deficienza di Bene?
Citazione:
Condivido il tuo principio. Anche se abbiamo temperamenti diversi non diciamo cose molto diverse. Che la verità assoluta esista conta non perchè sia dimostrabile o meno (e in definitiva non conta quindi quanto ciò sia vero) conta perchè l'essere lo pone come requisito indispensabile del conoscere è quindi un atto di sincerità e la sincerità è un valore indispensabile. Citazione:
Esiste una mancanza di dualità nel rapporto bene-male che secondo me è una prova che esiste la Sostanza unica. Tu dici il bene sembra limitato, poco efficace, il male sembra senza fine (certe notizie orrende su quel mostro austriaco sembrano confermarlo). Altre prove di non dualità, il caldo arriva a gradi infiniti il freddo a - 270° Citazione:
E' stato calcolato rapportando i 3 miliardi di anni da cui è esistita la prima cellula all'uomo d'oggi che se la vita avesse un giorno per quasi tutto il giorno sarebbe unicellulare o pochi batteri, diverse ore sarebbe pluricellulare, forme complesse, nell'ultima mezz'ora ci sarebbe l'uomo e solo da pochi minuti sarebbe uscito dalle caverne. Non ricordo perfettamente i passaggi ma il concetto è questo. Un valore davvero molto limitato. Citazione:
Condivido che il cristianesimo abbia raccolto e trasformato un'eredità classica. Ha una teologia che ha sublimato persino il politeismo. I teologi stessi hanno riconosciuto platone, grandi madri, trinità e resurrezioni varie di osiridi, di dionisio, come prefigurazioni. E' l'uomo è un tutto e quando si afferma l'importanza del cristianesimo non si vuole negare tutte le altre culture. Non sono molti a condoividere questa visione aperta del cristianesimo. Ma la colpa è di motivi prettamente politici. |
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02-05-2008, 19.29.24 | #9 | |
Ospite
Data registrazione: 02-05-2008
Messaggi: 5
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Riferimento: Il Male è solo una deficienza di Bene?
Citazione:
Non trovo questa mancanza di dualità. Per dire che una cosa è duale di un'altra non dovresti prima definire delle differenze? Se tra caldo e freddo non hai alcuna chance, men che meno le hai con la diminuzione dell'entropia universale. Poiché essa è impossibile in quest'epoca di allontanamento delle galassie. |
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02-05-2008, 20.02.05 | #10 |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: Il Male è solo una deficienza di Bene?
Credo che si stia facendo un pò di confusione..
La dualità che c'interessa la crea proprio la mente discriminatoria,il pensiero insomma,che non può che ragionar per opposti. In particolare è quell'identità formulata dalla personalità che chiamiamo ego ,e che se ne appropria in una scala di valore discriminatorio, giudicando "bene " tutto ciò che lo conserva e non ne determina la sua "morte" (ci si aggrappa potentemente a contrastare questa illusoria paura ,in fondo) e rappresentando come male tutto ciò che voi si oppone. Il male è in fondo una distorsione dell'ego,una sua proiezione e rappresentazione simbolica,ma che presenta "fisicamente" anche un certo "congelamento energetico".. ( e per non peccar di presunzione,aggiungo:"secondo me") |