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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
20-04-2008, 21.57.00 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2007
Messaggi: 498
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Riferimento: Cosa ne pensate? [domande filosofiche]
Citazione da Burba:
"Esiste la verità? Perchè dovrei aver bisogno di certezze? E' una via malata di essere curiosi! Il punto di domanda è il mio migliore amico. Quando lo uso apro le strade della conoscenza. Non mi interessa più sapere dove finiscono, ma piuttosto aprirne tante e avere un'idea generale di quello che mi offre la vita, senza per forza sceglierne una, girare su una rotatoria che diventa sempre più grande, sempre più strade. Carissimo,nonchè riflessivissimo Burba.Innanzi tutto benvenuto! La tua domanda io mi sento di trasformarla in affermazione:Si la VERITA' esiste,e tu,a mio avviso,se agisci come sopra ti esprimi,stai percorrendo la via che ti avvicina a Lei,ma non sperare mai di raggiungerla perchè la verità assoluta è nella perfezione quindi sarebbe la fine,verrebbe meno ogni stimolo di ricerca portando la vita alla nullità. Continua a girare nella tua rotatoria e ti accorgerai che col tempo riuscirai a scegliere tra le tante,la strada più equa che ti porta verso la felicità,quella felicità della quale tutta l'umanità va in cerca,Sarai riuscito allora a dare un concreto senso alla vita e sarai sempre più incentivato a proseguire verso quella meta che,nonostante sia irraggiungibile,sul suo percorso troverai tante soddisfazioni. Io sono su quella strada e ti assicuro,vivo felice in beatitudine. Ciao carissimo Burba un amichevole saluto da espert37 |
20-04-2008, 22.47.15 | #5 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-11-2007
Messaggi: 192
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Riferimento: Cosa ne pensate? [domande filosofiche]
Citazione:
esatto, e nietzsche insegna. Lo scetticismo ingenuo si confuta da solo. |
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21-04-2008, 08.32.13 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Cosa ne pensate? [domande filosofiche]
"Esiste la verità? Perchè dovrei aver bisogno di certezze? E' una via malata di essere curiosi! Il punto di domanda è il mio migliore amico. Quando lo uso apro le strade della conoscenza. Non mi interessa più sapere dove finiscono, ma piuttosto aprirne tante e avere un'idea generale di quello che mi offre la vita, senza per forza sceglierne una, girare su una rotatoria che diventa sempre più grande, sempre più strade. Che abbia senso tutto questo?....”
Mi pare = burba = che questa domanda sia al fondo di ciò che pensano o hanno pensato tutti coloro che entrano in questo forum, anche se hanno più anni di te e se la domanda può assumere il piglio dello scettico o il tono elegante del taoista che chiede: perché dobbiamo arrovellarci a cercare la verità visto che possiamo stenderci sulla riva del fiume e farci cullare dal fruscio delle onde? La prima risposta è che dopo un po’ di tempo quella posizione diventa scomoda, e che ci pare di dover sgranchire i muscoli e procurarci da mangiare almeno per questo giorno…e se non sappiamo dove cercarlo? Se non sappiamo neppure se è meglio mettere in bocca un sasso o una mela? Dunque sembra che conoscere la verità sia necessario per vivere, e perfino per rinunciare alla vita. Ma forse = burba = tu ti domandavi perché andare al di là del sapere comune, quello che ci fa distinguere una mela da un sasso che potrebbe risultare indigesto….Ebbene, non credo che sia questa la ragione che ci spinge alla filosofia, cioè la paura di ciò che ci può capitare e il desiderio di sapere che cosa può salvarci la vita. Forse, come si suol dire, la meraviglia davanti allo spettacolo di ciò che si manifesta davanti a noi? Direi che è qualcosa di più misterioso e privo di stringenti motivi, cioè il bisogno – piccolo e immenso - di sapere qual è l’assoluta verità a prescindere da ogni riferimento ai nostri interessi e perfino alla nostra salvezza: la semplice ma inconfutabile forza dell’assoluto. Ma perché, insisti, questo bisogno di andare in cerca dell’assoluto? Credo che la risposta sta nella logica stessa dell’assoluto, che non richiede spiegazioni perché è l’assoluto e basta. Forse l’interpretazione più consona sembra essere che l’assoluto è quello stesso che gli uomini intendono come divino, però per lasciare a questo intatta l’assolutezza, lo metterei un po’ più in alto del dio delle religioni (che è sempre un dio relativo), lo penserei come qualcosa che supera ogni religione e non richiede altro che il pensiero di sé. Io, come forse tu o qualunque frequentatore del forum, non abbiamo altro dio che questo: ma è sufficiente a spiegare perché lo cerchiamo: perché è l’assoluto, e la logica dell’assoluto non richiede una razionalità relativa. Forse per questo la si può anche chiamare fede. |
21-04-2008, 16.43.23 | #7 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 19-04-2008
Messaggi: 2
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Riferimento: Cosa ne pensate? [domande filosofiche]
Sono rimasto così: Molte delle cose che ho letto qui sopra mi hanno aperto gli occhi e fatto venir voglia di esplorare ancora di più! Più che altro perchè mi avete mostrato in anteprima strade che vedo più come mulattiere impervie... Mi chiedo come facciano molti miei coetanei ad adagiarsi sulla riva del fiume...
grazie di cuore... |
03-05-2008, 21.53.03 | #8 |
Ospite
Data registrazione: 01-05-2008
Messaggi: 25
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Riferimento: Cosa ne pensate? [domande filosofiche]
Ogni domanda segue una risposta e di conseguenza la risposta diventa domanda, la filosofia non è materia di prova ma di esortazione, cercare, camminare, raggiungere, ma cosa raggiungere se in un continuo divvenire tutto ci pare nuovo e splendidamente affascinante caratterizzato da una continua incertezza che ci spinge a cercare la "verità"..........
pur quanto tu possa camminare mai potrai raggiungere i confini dell'anima.......perchè forse "verità" intesa come conoscenza di sè. |
04-05-2008, 00.25.39 | #9 |
Ospite
Data registrazione: 02-05-2008
Messaggi: 5
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Riferimento: Cosa ne pensate? [domande filosofiche]
Concordo con logos. E' la ricerca della verità, che "nobilita". Non ti crucciare sull'esistenza di essa... non esiste.
Se esiste non la puoi immaginare. Se la puoi immaginare non la puoi comprendere. E via dicendo. Per te non deve fare differenza. Però non puoi neanche dire che chi è sicuro di qualcosa è un perdente. Non si può essere completamente sicuri, ma si possono avere ragionevoli certezze. Poi per brevità colloquiale, per abitudine, carattere o necessità, queste "ragionevoli" si devono trasformare in "assolute". Prova a metterle in dubbio. Se non ti riesce, ed eppure non ti convince, tanto meglio! Avrai qualcosa su cui nobilitarti per sempre! |
06-02-2011, 20.56.00 | #10 | |
Cioraniana Incrollabile
Data registrazione: 04-07-2010
Messaggi: 154
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Riferimento: Cosa ne pensate? [domande filosofiche]
Citazione:
io invece mi consumo gli occhi leggendo libri e introduzioni filosofiche. più che la verità, io partirei dal chiedersi se esiste un senso. a questo trascinarsi, all'esserci.qui e ora e domani. perchè a seconda che tu creda che esista o no un senso puoi chiederti poi se esiste anche la verità. (o tutti gli altri ideali che ti vengono in mente). io non credo affatto che esista un senso.e neppure il divenire.quindi mi è indifferente che esista o no la verità, l'amore, ecc, ciò che vi pare... io sono sicura di me stessa e di ciò che dico perchè sono solipsista. per me è vero solo ciò che io ritengo vero, sono vera solo per come mi percepisco (l'ho capito questo concetto leggendo Jean Amery) come mi percepisce il mondo esterno, mi è indifferente. e poi io sono il mio tutto, e ho fondato tutto solo sulla parte di me stessa che volevo, e questo lo devo a Stirner. |
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