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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
05-06-2003, 12.48.31 | #13 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-06-2003
Messaggi: 401
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Sofista,
Un essere umano può pensare il falso, cioè la non Verità, o in altri termini la sua verità personale (la quale può comunque combaciare, almeno in parte, con la Verità). Ed anche quel falso, se è pensato, significa che da qualche parte esiste. Se abbiamo quel pensiero falso allora l'abbiamo creato da qualche parte, nel mondo dei pensieri (che possiamo anche chiamare mondo eterico), e quindi esiste. Magari non lo percepiamo con i sensi non esistendo sul nostro piano fisico, ma comunque esiste da qualche parte. Anche se pensassimo a qualcosa che nessuno ha mai pensato prima di noi, nel momento in cui lo pensiamo allora diviene, cioè diventa essere. E quindi esiste. Il fatto che noi discutiamo sulla possibilità che Dio esista o meno, non fa altro che confermare che noi stiamo discutendo di Dio! E quindi tale concetto assoluto, se ne discutiamo, deve pur esistere da qualche parte come pensiero. Un pensiero è energia, e l'energia è la base della realtà. Noi pensando creiamo. Anche ipotizzando che Dio non esistesse prima che noi avessimo iniziato a discuterne, dal momento in cui ne discutiamo allora esiste. Magari è un pensiero che non si è ancora manifestato sul nostro piano fisico e sensoriale, ma da qualche parte esiste. Anche noi, in fin dei conti, siamo dei pensieri manifestati sul piano fisico, pensieri che qualcuno deve aver sognato, immaginato prima di crearli. Cosa intendi definendo il vero come "l'unione di concetti realmente uniti o la disgiunzione di concetti realmente disgiunti"? Voglio dire, cosa significa REALMENTE? Secondo quali parametri definisci una cosa reale? Dal tuo punto di vista personale, immagino. O forse parli di cose sensorialmente reali e che quindi quasi tutti possono verificare. Parlare di verità e falsità per concetti singoli è impossibile se il concetto in questione non viene contrapposto a ciò che non è. Ad esempio, io sto scrivendo sul computer ora. Questo computer è vero oppure no? Posso dire che è vero secondo la mia esperienza sensoriale. E posso dire che è vero perché posso definirlo dato che non è l'unica cosa che percepisco, ma ne percepisco molte altre che non sono computer. Contrappongo l'essere con il non essere, e quindi riesco a definire l'essere ed il non essere. Se ci fosse solo essere o non essere, non potrei definire tali concetti. Nel caso di Dio, se lo intendiamo come l'Infinito, l'Assoluto, il Tutto, il ragionamento di cui sopra non può essere utilizzato, perché se intendiamo con Dio il Tutto allora egli sarà sia l'essere che il non essere. Non possiamo perciò definire la verità o falsità di Dio unendo concetti ugualmente reali, e definendoli come essere o non essere come nell'esempio di cui sopra. Quindi, detto questo e data questa definizione di Dio, mi pare che il tuo ragionamento dal quale fai partire la tua dimostrazione che Dio non esiste non abbia senso. E, ripeto, come detto inizialmente, se stiamo discutendo di un certo concetto significa che tale concetto esiste, anche se magari solo come Idea e non sul nostro piano fisico. Ma esiste. Questa è la risposta di Dani, autore dell'articolo "Perchè Dio esiste". Puoi trovare tutti i suoi articoli ed altro sul sito www.sdag.info[/url] |