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11-07-2006, 19.11.54 | #23 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
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CHI CI RAPPRESENTA
Cara Ish,
scusa se non ti ho risposto, non ricordo. Ti garantisco che se mi invii le domande a casa (angrema@wanadoo.fr) o qui al forum ti daro' la risposta. Se ce la ho. Chi ci rappresenta ? Quegli stessi che noi abbiamo mandato al Parlamento perché parlavano bene. Noi gli abbiamo creduto.. Quegli stessi da cui bisogna guardarsi perché hanno fatto la cinghia di trasmissione per 50 anni, della corruzione , dal potere al Paese. LETTERA DI UN EMIGRATO Miei cari Italiani rimasti, dedico qualche pensierino a voi che siete rimasti nello Stivale, il Paese della Confusione. Siete rimasti perché avete avuto fiducia nello Stellone, il quale avrebbe dovuto sistemare tutto. Lui, sistemare tutto, ....... agli Italiani pigri. Il numero di quelli che non credevano nello Stellone, anzi sbuffavano per l’ immobilismo della società, sembra aumentare. Immobilismo di una società che vede i problemi e non li risolve, che non capisce cosa i cittadini vorrebbero. Credevate, nell’ eleggere il vostro deputato, di averne un ritorno in futuro. Che egli vi risolvesse qualche problema sociale, migliorasse qualcosa nel Paese, o che vi trovasse un posticino a vostra moglie o cugina. Credevate male, in fondo. E tanti hanno fatto lo stesso discorso. Ed hanno eletto i rappresentanti in base a un: “lo conosco” oppure a un: “parla bene”. Trascurando il fatto che , perché un deputato risolva i problemi, non é importante che parli bene, ma piuttosto che sia un professionista di esperienza. Per decenni gli Italiani hanno eletto il parlamento senza il criterio “professionalità, esperienza”. Risultato: nel parlamento oggi si vedono tre tipi di politici: a) quelli che sanno parlare (ma non fare); b) quelli che sono immersi nelle lotte di potere, di cordata, di clan, di congrega, di ghenga; c) quelli che sono incaricati di fare gli interessi di qualcuno (di un padrino, di una categoria). Tutti guardinghi, furbastri, manovratori e negoziatori di ogni tipo, agitatori di richieste o di ricatti. E poi, qualche eccezione di persona seria. Ma son troppo pochi..... Con tale tipo di gente, incapace di risolvere i problemi, per decenni, gli unici contenitori esistenti nel parlamento, il cui contenuto aumenta e trabocca, sono quelli delle “Decisioni non prese” e dei “provvedimenti che non risolvono”. - Sapete che in tanti Paesi U.E. i candidati politici sono scelti per capacità, preparazione professionale, esperienze di lavoro. Mentre in Italia i loro comportamenti si basano sull' equivoco: per fare i politici basta avere l' istinto politico ? - Vi é sembrato che uno dei più grossi contributi alla diffusione della corruzione in Italia (la quale é uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo) é quello ditanti politici degli ultimi trenta anni ? - E' chiaro agli Italiani di buon senso che l' economia non puo' fiorire in una società che non funziona, che ha eliminato i Valori (e in particolare non conosce l' organizzazione) ? - Sapete che il Bel Paese é forse l' unica nazione U.E. ove la costituzione e le leggi si applicano o non si applicano, dipendentemente dalla fortuna (o dal referente) della persona in questione ? Che ci sono due categorie di cittadini: quelli che fanno i mazzi; e quelli che si fanno mettere nel mazzo ? La conseguenza, nella vita sociale italiana: gli inghippi, le non risposte, i problemi irrisolvibili, i contrasti, le lotte, le sopraffazioni, tendono sempre ad aumentare. In una società cosiffatta, cosa puo’ succedere ? - qualcuno, e sono sempre più, é vittima di sopraffazioni; - gli imprenditori si trovano di fronte ad aumenti vertiginosi dei costi; di conseguenza la competitività tende a calare, gli sprechi invece no, quelli aumentano. Finché al parlamento siederanno tristi figuri simili a quelli che abbiamo eletto, finché gli Italiani non saranno capaci di trovare di meglio, .................. non esiste nessuna speranza che la società italiana inizi a funzionare. Almeno finché sono i partiti a scegliere i candidati... E finché la società italiana continua a non funzionare............. nessuna speranza che l’ economia, di un Paese che pur fu competitivo, possa prendere lo slancio che gli imprenditori (e chi cerca lavoro) vorrebbero..... Se l’ Italia fosse una democrazia, e se gli Italiani fossero maturi e capaci di attuarla, ci sarebbero anche evoluzioni richieste dal basso. Ma non ce ne sono. Come si puo’ credere che l’ Italia sia una democrazia ? Queste valutazioni, che certo voi conoscete, si vedono anche dall’ Europa. Anzi vorrei dirvi che: - se non vi europeizzate, se non divenite capaci di gestire una società efficiente (con tanti bastoni e tante carote), se non imparate la buona gestione, ..... allora state rassegnati........ ... la povertà, quella del sottosviluppo, arriva da sola, in punta di piedi... - se invece volete europeizzarvi, ebbene, ...... la volontà non basta. Poiché ormai le capacità di gestione efficiente, corretta, sembrano scomparse......... Allora, bisogna reimparare molte cose, in ambito sociale. Impararle in U.E...... Per reimparare, il metodo sicuro, che mi sento di consigliarvi, é di rivolgervi agli emigrati. Quelli che vivono in Paesi normali, ove la chiarezza, la coerenza, l’ efficienza, l’ onestà, la dirittura, il rigore, la responsabilità, il realismo, il valore, il merito e l’ impegno, sono ....... ........aria che si respira. Antonio Greco angrema@wanadoo.fr (disponibile ad una presentazione delle cause del degrado) P.S. Visto che non é consigliabile dar fiducia a tanti politici, sarebbe vostro interesse associarvi (o usare un’ associazione esistente) per tirarvi fuori dai guai. Una cosa possibile, se volete partire col piede buono, sarebbe chiedere a persona competente in sviluppo (anche il sottoscritto) di presentarvi: - le cause del degrado; - le condizioni sociali necessarie per permettere lo sviluppo economico. Volete una presentazione, delle trenta cause del sottosviluppo italiano ? Che devono, assolutamente, essere svelate per poter ambire ad un Paese normalizzato. Organizzatela in un contesto sociale, non politico. Mi invitate, verrei apposta in Italia. |