ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
|
Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
16-05-2006, 14.14.36 | #5 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
|
Citazione:
Credo anch'io che sia un po' così. Troppe cose si danno per scontate. Per cominciare ho oggi detto ai miei figli che è ora che anche loro chiedano a me come sto. Sarebbe interessante sentire le madri e chieder loro cosa ritengono di aver fatto bene o che abbia funzionato bene. |
|
16-05-2006, 15.11.22 | #6 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
|
Citazione:
Non conosco il tipo di intervento di save the children e quindi non posso entrare nello specifico, ma troppo spesso chi aiuta con così tante certezzem poco si occupa di cosa è vermante meglio per l'altro. E' troppo preocupato di imporre all'altro quello che lui ritiene esssere il suo bene anche se l'altro ... non lo sa! Seleziono con strema cura le associazioni umanitarie che scelgo di sostenere. Preferisco essere sicura del fatto che gli interventi siano rispettosi della cultura e della dignità dei destinatari. Ripeto che però on so molto di save the children. Da tempo aiuto un'altra associazione che intendo continuare ad iautare. Ed è meglio, secondo me, aiutarne una sola bene che 150 con un'euro a testa |
|
16-05-2006, 16.13.09 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
|
Citazione:
Avendo lavorato nella cooperazione, condivido quello che dici Fragola. La maggior parte dei cooperanti si butta ad aiutare gli altri perché in fondo desidera essere aiutato. E' per questo che ho spostato un po' il fuoco della discussione sulla maternità in generale. Avrei dovuto spiegarlo meglio. Credo che se si vuole aiutare veramente bisogna dapprima risolvere i problemi con se stessi. Credo inoltre che debbano essere rivisti alcuni standars imposti dall'occidente. |
|
16-05-2006, 20.53.44 | #8 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
|
Citazione:
Io penso che se uno aiuta perchè in fondo desidera essere aiutato va ancora bene! Purtroppo molti aiutano pensando di essere superiori. La versione moderna della beneficenza delle dame di un tempo Ma questo sarebbe un discorso lungo. Se si vuola aiutare veramente bisogna prima risolvere i problemi con se stessi!!!! Sì. Sono d'accordissimo. Ma cosa proponi per le madri di qui? Secondo me, la cosa di cui avrebbero veramente bisogno è meno solitudine. Ma come potremmo fare in pratica, secondo te? |
|
16-05-2006, 22.56.18 | #9 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
|
Citazione:
Io credo che la donna debba inanzitutto essere orientata molto presto a decidere se vuole essere madre o no. Una donna, pur non rinunciando alla propria femminilità, può non essere portata alla vita di famiglia. La maternità deve essere riconosciuta come una delle attività più nobili e difficili e sostenuta al massimo, togliendo le madri dall'indigenza economica e dall'isolamento, attraverso incontri con altre madri e qualche ora di lavoro al giorno per i primi due anni-tre anni del bambino. Queste cose erano naturali in ambiente rurale. La società è cambiata ma i bisogni no. E' vero che l'uomo è oggi più vicino alla donna e spesso si alterna a lei nella cura dei bambini, ma non credo che basti. La famiglia deve essere inserita in un contesto più vasto. Anche il bambino ne approfitterebbe attraverso una socializzazione precoce. Talvolta si tratta solo di studiare bene le abitazioni per le giovani famiglie in modo che i bambini possano ritrovare quel "gioco di cortile" (che può anche avvenire in un locale comune debitamente attrezzato) nella cui supervisione i genitori possono alternarsi. Una volta assolti i compiti materni la donna può dare moltissimo alla società e alla politica. Quando poi è verso la cinquantina diventa molto libera e ha normalmente parecchia esperienza. Qui nel ricchissimo Lussemburgo (che non può obiettivamente essere paragonato ad altri paesi in termini di possibilità finanziarie) ci sono programmi di formazione per le donne rientranti nel mercato del lavoro. Mi sembra che l'approccio sia buono. Purtroppo ne approfittano soprattutto le donne lussemburghesi che parlano le tre lingue del paese e che hanno avuto i mezzi finanziari per starsene a casa con i bambini. Per le straniere la cosa è piu difficile: se queste non lavoravano prima difficilmente riusciranno a reinserirsi più tardi nel mercato del lavoro. Credo che le statistiche che riguardano i paesi occidentali non tengano sufficientemente conto delle differenze sociali anche all'interno dei paesi più ricchi. |
|