La femminista canadese Germaine Greer:
non hanno mai imparato a farlo
Ecco perché le donne non sanno rilassarsi Prima lavoravano il doppio quando gli altri si riposavano, oggi nel tempo libero si dedicano ad attività frenetiche, come lo shopping
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Gli uomini vanno allo stadio e a pescare, giocano a golf e a calcetto, smanettano con i videogiochi.
Le donne fanno shopping. Punto. Pratica appagante, a volta compulsiva, ma che non può certo rientrare nella categoria «divertimento».
Ne è convinta la storica femminista canadese Germaine Greer, 66 anni, autrice di uno dei capisaldi della storia del femminismo, «L’eunuco femmina» (1971), intervenuta a un convegno sul futuro del tempo libero
in Gran Bretagna promosso dalla finanziaria Permira, di cui riferisce il quotidiano britannico The Guardian.
Del resto gli uomini acquistano, le donne fanno shopping. Una fatica che le signore scambiano per gioco, rileva la studiosa.
Tant'è che i maschietti restano attoniti quando le loro compagne schizzano da un negozio all'altro alla ricerca di qualcosa di meglio o più economico.
Shopping a parte, le donne lamentano di avere pochissimo tempo per se stesse. Del resto se si tolgono le ore passate in ufficio, quelle dedicate alle faccende di casa e alla cura dei figli, cosa rimane? Senza contare il tempo ritagliato per la cura del corpo, dal tenersi in forma al parrucchiere. Perché, avverte la Greer, sempre di lavoro si tratta: incastra un appuntamento via l'altro, prendi, vai, briga, stai nei tempi per non arrivare tardi al prossimo. Una faticaccia: altro che attività che danno piacere, benessere, divertimento.
Ma attenzione, non si tratta di un fenomeno recente: ci sono ragioni storiche che spiegano perché la donna non ha mai imparato a rilassarsi e a godere del tempo libero, spiega la scrittrice.
Nella società tradizionali proprio la domenica e nelle feste, quando agli uomini era permesso poltrire sul divano e passeggiare con il vestito buono, erano i giorni in cui alla donna toccava lavorare di più: per tirare la casa a lucido, preparare pranzi luculliani e poi rimettere tutto in ordine.
Oggi molte signore non desidererebbero altro che radunare la famiglia intorno a un tavolo una volta alla settimana: se non lo fanno non è tanto perché si sono ribellate all'antica consuetudine di lavorare il doppio quando gli altri si riposano: il fatto è che sono tutti fuori a divertirsi.
Loro invece non vanno a pescare, non giocano a calcio, non tifano allo stadio: tutta al più sudano in palestra, ma questo è altro dall'ozio
. Le cose non sono andate diversamente per le donne della buona società: pur sollevate dall'incombenza del lavoro fuori e dentro casa, anche a loro è stato precluso il piacere del tempo libero, obbligate com'erano a sottostare alle attività imposte dallo status, ricamare e infilare perline in testa.
A. Mu.
04 maggio 2006
Corriere della Sera
Donne...riuscite a sentirvi rilassate?