Citazione:
Messaggio originale inviato da Viola
Avete tutti ragione, ma continuo a considerare il suicidio come un diritto. So che la chiesa è contraria, ma non si può obbligare a vivere chi non vuole.
Chi si suicida ha perso ogni voglia di vivere, ogni motivazione, sta così male da non vedere via di uscita. Come può chiedere aiuto? ormai non ha più voce, non crede più a nessuno.
Ci sono momenti in cui riesco a sopportare la vita perchè so, che se proprio non ce la farò più, potrò andarmene da qui.
Ci ho provato, sapete? avevo programmato tutto perchè non mi scoprissero e non mi salvassero, ma un particolare mi ha tradito e ora sono qui. Spesso penso al torto che mi hanno fatto "salvandomi". Hanno leso la mia ultima libertà.
Mi hanno costretto alla vita.
|
Io non l'ho mai programmato ma sono stata più volte sulla soglia del limite estremo. Sarebbe bastato un niente.
Non vedo il suicidio come un diritto se non veramente ponderato, scelto, meditato, convinto.
Credo sia davvero cosa rara che la scelta di andarse definitivamente venga da una scelta di abbandonare il campo.
Si vuole abbandonare il gioco per infinite ragioni ma difficilmente possono essere chiamate scelte.
Se io potessi tornare indietro e annullare la mia nascita lo farei, ovviamente con la conoscenza che possiedo attualmente.
Ma una volta nati si viene imbrigliati in una connessione che non è più nostra, di esclusivo nostro dominio. Appartiene anche agli altri. Come la Gioconda di Leonardo da Vinci. Lui l'ha dipinta ma una volta messi quei colori sulla tela appartengono al genere umano non più a lui in modo esclusivo.
Così sono le nostre vite.
Una volta venuti al mondo non apparteniamo più unicamente a noi stessi.
Il percorso della mia vita, come di ciascuno di noi, ha inciso, condizionato, modificato troppe persone incontrare sul cammino per poter arbitrariamente decidere di "essere inutili".
Ci si può sentire stanchi, affaticati, sconfitti, delusi, amareggiati, abbandonati ma la nostra presenza (per il tempo a noi concesso) è importante per il nostro viaggio e quello degli altri.
La vera sconfitta è quella di abbandonare il campo prima del fischio dell'arbrito e non aver preso cento goal.
Un immenso abbraccio a tutti coloro che sanno cosa vuol dire desiderare di andare via.
Ciao
Mary