anch'io credo che la società abbia una buona parte di colpe, solamente che è difficile ammetterlo. Però, se guardiamo anche solo i tg, cosa vediamo? Per avere qualche notizia positiva (che pure non manca) dobbiamo attendere il viaggio di qualche personalità in qualche antro sperduto del globo, oppure che uno scienziato scopra come debellare una malattia, o ancora che la Nasa invii una sonda nello spazio... insomma, se va bene sappiamo che i feriti e i morti sulle strade sono in diminuzione (ma ce ne sono pur sempre), oppure si parla di fischi a questo o quel politico. Altrimenti abbiamo: bombe, attentati, esplosioni, rapimenti, ecc... E questo in un tg!
Poi ci mettiamo i film e i telefilm in cui si spara all'impazzata, ci sono rapimenti, stupri e quant'altro... e via di questo passo, l'elenco sarebbe lunghissimo!
Affermare che la società è immune da colpe, è un po' come pretendere che qualcuno parli di punto in bianco una lingua che non conosce.

Fabrizio, noi tutti ormai parliamo della società, così come ce la propongono i mass-media (più banalmente, televione). E già questo mi sembra un grave condizionamento.

La società inizia dalla famiglia e prosegue all'esterno della casa.
Società sono i nostri rapporti con gli altri e viceversa.

La televisione, compreso i tg, o ci racconta alcuni fatti nudi e crudi o ce li invia manipolati a favore di chi in quel momento ha il potere.
Teniamo il popolo nell'ignoranza, diamogli veline, partite di calcio e facciamone ciò che vogliamo, no?

Conosciamo i ben noti pericoli di mettere un bambino davanti alla televisione, senza la presenza mediatrice di un genitore o di un adulto.

A me sembra che tu abbia messo il dito nella piaga: in questa società, noi - più che tentativi di relazionarci all'altro, cerchiamo la solitudine.

Solitudine ormai presenza costante, luogo che ripara dalla minaccia di un troppo prolungato commercio con gli altri.
Ci rinchiudiamo in una zona di non-comunicazione per difenderci dall'assedio dell'ovvio e del banale, per non dover sentire il cicaleccio incessante di chi non ha niente da dire.

Un insieme di individui non fa necessariamente una società. Ed i figli anche se voluti, anche se amati, pagano questa mancanza di vera comunicazione con l'altro, pagano l'inautenticità dei rapporti sociali, ma soprattutto secondo me, paghiamo tutti la mancanza di allegria che sembra non appartenerci più.

Ciao a tutti!

Le colpe non sono mai solo del singolo, presente il capro espiatorio? La società ha un problema ed ecco il Manson Saddam di turno.

E poi quello era il suo ruolo, in una società troppo aggregante come quella americana salterà sempre fuori un diabolico deflagratore alla Manson..

Questione di equilibri.

Se non si vogliono disintegratori l'unica soluzione è non aggregare..

già sino a che non si comprende cosa è "l'armonia" del tutto senza eccessi...legati all'ego distorto
solo "fluire"...

Se non si vogliono disintegratori l'unica soluzione è non aggregare..


più che altro è capire... che siamo individui prima e parte del tutto poi...(consapevolezza)

quindi ne uno ne l'altro...oppure entrambi...(non solo uno)

E' semplicemente non fossilizzarsi sugli estremi ma cercare il giusto mezzo. Solo che poi a cercare l'equilibrio sfoci nell'opposto, il dis-equilibrio..per una questione di equilibrio..

l'equilibrio è dinamico non statico...
così come la vita è dinamica non statica...
sino a che non trovi l'"idea" che "ferma" il tempo...
e allora "sei"...
come nella creazione
pensa alla unione di atomi che ti formano...

pensa a come agiscono "contro" il disordine...

Il 1969 fu un anno davvero particolare, nel senso del capro espiatorio.

In molto citano il '68 come l'anno più turbolento, pensando agli omicidi di Martin Luther King e Robert Kennedy, per non parlare delle contestazioni giovanili nelle scuole, nelle università, nelle piazze di tutto il mondo.

Nell'estate del '69 si concentrarono alcuni eventi, mi viene da scrivere "epocali" per quanto riguarda la storia della musica:

- Brian Jones, fondatore dei Rolling Stones viene ritrovato morto nella piscina della sua villa in campagna. Ancora oggi non si conoscono le ragioni della sua morte.

- Esce l'anteprima di Easy Rider prodotto da Peter Fonda che rimarrà il film della generazione dei "figli dei fiori"

_ Si è già parlato delle stragi di Sharon Tate e del concerto di Woodstock (tre giorni di pace, amore e musica)

- Anche per il rock'n'roll l'anno si chiude sotto il segno della morte: durante un concerto dei Rolling Stones in California, un fan del gruppo viene accoltellato dalla gang di motociclisti ingaggiata dai Rolling come sicurezza personale.

L'ideologia pacifista, lo spirito di fratellanza, di solidarietà si chiudono anche attraverso questo fatto ed anche per questo si è potuto pensare che l'establishment avesse ragione. Ragione nello screditare quei giovani colorati che respingevano con forza, ma senza violenza, gli ideali reazionari nei quali erano cresciuti i loro genitori.

Ezio Guaiatamacchi scrisse nel 2000 un libro uscito da Editori Riuniti dal titolo "Figli dei Fiori, figli di Satana" che si legge volentieri soprattutto sei si è appassionati di musica

Mi scuso, per essere andato molto OFF ma .. sono stata trascinata ..

perchè se si parla di "pace" ma non si comprende interiormente cosa la determina...
rimangono solo "belle parole" frutto di ego... che portano a effetti boomerang...

Ultimamente ascolto molto i led zeppelin, anche li il binomio musica, figli dei fiori e satana si spreca..

E' e sarà sempre così..