Riflessioni sul ponte di Messina
Gentili amici,
qualche tempo fa, il Forum si occupò del "Ponte sullo stretto di Messina". Mi pare che ci furono molti contrari a tale opera.
Oggi ripropongo il tema, ma in modo diverso, forse più grave.
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<<"No Ponte", "No Tav": proposta di gemellaggio>>
(dal Giornale di Sicilia 30 12 2005)
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<<MESSINA - Il coordinamento e le reti "No Ponte", che si oppongono alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, e la Rete Meridionale del Nuovo Municipio propongono un gemellaggio con i Comitati "No Tav" ed il coordinamento dei sindaci della Val Susa. È quanto sostengono le stesse associazioni in un comunicato.
Una delegazione del Coordinamento delle associazioni "No ponte" e la Rete Meridionale del Nuovo Municipio parteciperà al forum in programma il 16 gennaio a Condove (Torino), su "Federalismo municipale solidale, per la Val Susa, per uno sviluppo autosostenibile, per la difesa e la vita della Valle", per "affermare una solidarietà che unisce attraverso l' intero Paese le mobilitazioni e le lotte contro la devastazione del territorio, per l' affermazione della sovranità degli abitanti nei loro luoghi di vita in una prospettiva di benessere sociale equamente condiviso, solidale e sostenibile".
"La rivolta pacifica degli abitanti e dei sindaci della Val Susa - è scritto in una nota delle due associazioni - ha posto al centro del dibattito politico la questione della democrazia e della giustizia nel nostro Paese. Quello che si definisce un interesse particolare, sia esso delle comunità della Val Susa o di quelle dell' area dello Stretto, è invece espressione della sovranità delle popolazioni che vivono il loro territorio, reclamano la legittimità di decidere il proprio futuro e quello dei propri figli. Non è certo casuale che su questo terreno numerose realtà, non solo di lotta, ma anche istituzionali, del Nord e del Sud si trovino concordi, esprimendo concretamente un federalismo solidale, che è l'opposto della devolution leghista e del centralismo statalista".
"Dire no alle grandi opere devastatrici e progettare un futuro di sostenibilità ambientale e di giustizia sociale - concludono le associazioni - significa resistere alle aggressioni che l' attuale governo perpetra con violenza nei confronti del territorio e chiedere all' Unione, che prepara il futuro governo, non soltanto di annullare la legge obiettivo, ma di ridiscutere con le popolazioni interessate l'intera programmazione infrastrutturale, il piano dei trasporti, il piano energetico, l'assetto complessivo del territorio. Questo comporta che, a partire dalle Regioni dove governa il centrosinistra, si ponga fine subito ad atti e politiche che, invece, avallano e assecondano l'iter autorizzativo dei progetti preliminari e le procedure accelerate e semplificate approvate in questa legislatura, per realizzare opere su cui si
registrano ampie aree di dissenso sul territorio".
Gli abitanti della Val Susa saranno invitati a partecipare ad una manifestazione per la salvaguardia dello Stretto in programma il 22 gennaio a Messina>>.
Saluti a Tutti
Ultima modifica di Alessandro D'Angelo : 30-12-2005 alle ore 19.05.59.
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