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16-10-2005, 11.01.30 | #3 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-06-2005
Messaggi: 455
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Re: Influenza aviaria: la questione del vaccino
Citazione:
...dal http://www.who.int/mediacentre/facts..._influenza/en/ ...insomma...si raccomanda la vaccinazione,usando vaccini esistenti,alle persone che sono in diretto contatto con i polli infetti...perche' in effetti cosi' si RIDUCE il rischio di una coinfezione tra la influenza comune e quella aviaria e quindi si RIDUCE il rischio che i geni vengano scambiati...e si sviluppi il ceppo capace di scattenare una pandemia... ...mi sembra l'esatto opposto... ,klara Ultima modifica di klara : 16-10-2005 alle ore 11.11.51. |
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16-10-2005, 20.44.00 | #6 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 10-01-2003
Messaggi: 758
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Re: Re: Influenza aviaria: la questione del vaccino
Citazione:
ti ringrazio del link (da una fonte autorevole come l'OMS, per di più). In effetti, quell'articolo sembra essere favorevole all'uso dei vaccini. Devo ammettere, però, da profano, che continuo a nutrire dubbi su alcuni punti, e vorrei trovare altri riscontri. Citazione:
a quanto ho capito, il virus si diffonde tra i volatili oralmente e attraverso le feci. |
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17-10-2005, 15.29.59 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-10-2004
Messaggi: 365
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Scusate, io sentivo giorni fa a Radio Anch'io ( radio rai Uno ) che cmq sia i vaccini esistenti non servono ad una mazza contro l'influenza aviaria, nel caso in cui questa si manifesti nell'uomo.
Mi sa mi sa che qui chi ci guadagnano sono solo le case farmaceutiche. Saluti |
18-10-2005, 11.13.31 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-01-2003
Messaggi: 758
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vi riporto il parere di un "addetto ai lavori":
- E' controproducente vaccinarsi quest'anno? - La risposta alla domanda è sì, in quanto promuoverebbe una mutazione del virus stesso. Inoltre il virus in questione è di tipo A e si sta dimostrando insolitamente pestifero già per un virus che si replica all'interno del nucleo. I virus A sono a singolo filamento di RNA ed hanno estroflessioni di emoglutinina e neuraminidasi. L'emoglutinina è responsabile dell'adesione del virus agli ologosaccaridi della parete cellulare, oltre tutto essendo antigenica stimola la risposta anticorpale. La struttura antigenica dell'emoglutinina è quella che subisce continue mutazioni che, permettendo di superare le difese dei pz preimmmunizzati in caso di maggior variabilità, si rendono colpevoli delle pandemie come la Spagnola. In tutto ciò non c'è nulla di strano, ma qui arriva l'insolito. La neuraminidasi, invece, comporta il distacco delle proteine virali dalla superficie cellulare e stimola una risposta anticorpale. Anche questa proteina subisce modificazioni, poco significativo verso il virus ed è per questo motivo che il farmaco antivirale d'elezione è il Tamiflu. Il Tamiflu è il nome commerciale dell'osaltamivir phospato che risale al '92 ed è stato in licenza a Roche con scarsi risultati commerciali, fino ad ora. La caratteristica dell'osaltamivir phospate è di agire sulla neuraminidasi, solo che... ho appena letto che in Vietnam una bambina presentava un virus resistente al Tamiflu. Comuque sia non allarmiamoci prima del tempo. Innanzi tutto c'è un altro farmaco molto efficace che aagisce anch'esso da inibitore delle neuraminidasi, lo zanamivir commercializzato da Glaxo-Smith Kline con il nome di Relenza. Dietro l'angolo c'è un altro antivirale di cui non ricordo il nome. Comunque sia il pericolo maggiore, se mai ci fosse un epidemia, lo si dovrebbe avere in primavera. Non fasciamoci la testa prima del tempo... -------------- se avete altre informazioni in merito, le leggerò con piacere. |