Per plasticità neurale si intende la capacità del cervello di rimapparsi.
Il cervello si mappa, crea delle cd "mappe neurali" ovvero specifiche aree adibite a determinate funzioni:
muovi la mano destra e l' fMRI (risonanza magnetica funzionale) mostra che si "accende un'area specifica del cervello (che è soggettiva), quella è la mappatura neurale dei movimenti della mano destra. Se disgraziatamente la mano destra viene amputata o subisce una paralisi, il cervello tende a modificare la mappatura, ovvero quell'area inizialmente dedicata ai movimenti della mano destra viene lentamente dedicata ad altre funzioni. Potrebbe essere dedicata alla mano sinistra che ovviamente deve lavorare di più...
I cechi hanno una sorprendente senisibilità dell'udito poichè le aree dedicate alla vista vengono convertite per l'udito.
Quando si subisce una ferita, magari un taglio profondo che recide alcuni centri nervosi, questi si rimarginano ricollecandosi in modo ovviamente leggermente diverso. Perquesto motivo dopo un simile trauma, la senisibilità tattile in quell'aurea risulta compromessa. Personalmente un incidente domestico mi ha causato un taglio sul pollice sinistro da 7 punti di sutura, questo circa due anni fa, ancora oggi toccandomi in quella zona del pollice avverto un certo formicolio, la mappa neurale di quel pollice riceve stimoli in in un modo non consono a come se li aspetta, e li traduce in un modello che risulta nella realtà un po' incasinato (ecco la sensazione di formicolio), Piano piano, il cervello, a forza di toccarmi il pollice e di fare esperienza e metcharla con l'elaborazione, rimapperà quella zona per restituire coerenza tra stimolo e percezione.
Il FATTO è che la plasticità neurale, l'abilità del cervello a modificare le mappe neurali è inversamnte proporzionale all'età.
La scoperta citata nel topic consiste nell'aver capito almeno una casua di tale perdita di abilità.... la mielina (che certo ha una sua utilità) ha evidentemente questo "effetto collaterale" indesiderato. Riduce la plasticità neurale.
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