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24-07-2005, 16.39.57 | #1 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
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La Terza Via
Il Tentativo fallito del Sistema Italia
La società italiana, che é sempre stata molto creativa, ha cercato una terza via per il sistema Italia. Rinunciando a copiare le società avanzate che, in U.E., si preparano e ambiscono allo sviluppo economico. Con strutture civili organizzate, programmate, funzionanti, chiare e trasparenti. Spesso migliorate, adattate al mondo che cambia. Non ha voluto neanche cadere nella grigia povertà dalle poche speranze, che caratterizza alcuni Paesi del Magreb, ove formazione scientifica di alto livello e tecnologie avanzate sono piuttosto una speranza...(la seconda via). Il Sistema Italia ha cercato, forse incosciamente, forse spinto da furbi con piccoli e grandi poteri, una terza via. Una via che permettesse agli Italiani di non troppo impegnarsi nell' organizzazione di strutture sociali efficienti, ma di affidarsi a fiduciari e referenti, con cui dialogare più facilmente. Una via compatibile col basso livello di istruzione diffusa. Per non richiedere alla forza lavoro eccessiva responsabilità, impegno e sudore, nel Paese della calura estiva e primaverile. Contendandosi, nel recente passato, dell' aurea mediocrità, che garantisse comunque un posticino al sole. Molti Italiani hanno scelto di ignorare lo stato e si sono molto interessati ad iniziative, contatti, poteri informali, locali e alternativi. Si é sviluppata sempre più la divaricazione fra uno stato formale ed un tessuto di clans e allacci sommersi, cordate, tribù, che lo ignora. I quali talvolta lo considerano estraneo, se non nemico. Stato da subire, da combattere talvolta, o almeno da fare fesso. Il sistema Italia ha cercato una via che permettesse ai furbi e maneggioni di avere comunque una qualche attività, un qualche stipendio, senza esagerare nella prima e cercando di gestire bene il secondo. Una via che permettesse una vita leggera, allegra, non troppo impegnata, con divertimenti friccicarelli e partite di buon livello. Purtroppo la mondializzazione dei mercati ha dato ......... il primo sgambetto al sistema Italia. La realtà economica del Villaggio Globale sta mostrando l' impossibilità della terza via, la mediocre, ma inefficiente, non impegnata e neanche povera, ma furba. Il Villaggio Globale ci sta mostrando che un popolo che non ha la serietà dell' impegno programmato, delle strutture chiare, trasparenti, gestite con cura e precisione ..........., con efficienza, é un popolo condannato alla seconda via. Quella del sottosviluppo....... L' Emigrato Antonio Greco ANGREMA@wanadoo.fr |
02-08-2005, 18.09.58 | #3 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
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AZIONI O LAMENTI ? SCEGLIETE...
Ciao Sebastiano,
chi lamenta e non agisce, merità la puzza che gli mettono davanti al naso. I FRancesi, scontenti, fecero una rivoluzione, anno 1789 credo. Voi scontenti, che fate ? Siete capaci di azioni ? O Mediaset vi ha addormentati ? Se cosi fosse, il programma della P 2 procede sicuro.. Antonio Greco Se volete sapere cosa un emigrato giudica come azione necessaria, leggete sul mio sito "Divenire un Paese avanzato" o "Europeizzare il Bel Paese". EMIGRAZIONE E BUCHI NELL’ACQUA Tanti emigrati italiani, in tutti i continenti. Molti hanno facilmente avuto successo in un altro Paese, sono apprezzati, ammirati. Fra di essi tanti, prima di emigrare, avevano fatto un buco nell’acqua in Italia. Ne cito solo uno, conosciuto da tutti: Gugliemo Marconi fu costretto a brevettare la sua invenzione nel Regno Unito. Chi volesse sapere perché la stessa cosa si ripete da tanto e per tanti individui, cerchi prima la risposta ad un’altra domanda: “quali le differenze fra Italia e il resto della U.E. ?” Cosi capirà anche per quali motivi l’economia italiana ha (e avrà) enormi difficoltà a decollare. Si sente qualcuno lamentarsi della diminuzione del potere d’ acquisto. D’ altra parte negli ultimi anni sembrano aumentate inefficienze e giri a vuoto. Forse non si pensa l’ ovvio: che le inefficienze in aumento, se sono troppe, hanno dato una mano a far peggiorare l’ economia, ad abbassare il potere di acquisto. Perché tutto cio’ succede, in U.E., solo nello Stivale ? Avrete certo la vostra risposta, ma se foste interessati a conoscere la mia (un’inchiesta a largo raggio per otto anni), cercatela nelle Lettere dall’ Europa, su: http://angrema.blogspot.com www.accademiaonline.net (le lettere dei mesi precedenti sono nell’archivio del sito, argomento “società”) Si tratta delle Lettere dall’ Europa di Antonio Greco. Il quale ha lavorato in giro per l’ Europa per trenta anni e vive in Francia da venti anni. Antonio Greco ANGREMA@wanadoo.fr (disponibile per fare una presentazione, vista dall’ Europa, delle cause sociali dei guai italiani) |
03-08-2005, 12.04.18 | #5 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
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SE VUOI FARE UN DISCORSO SENzA GRANDI TEORIE, CI STO. Altrimenti....
Sebastiano,
ho capito bene, che tu vuoi creare un' associazione europea ? Con quale obiettivo, se constatiamo che quasi tutti i Paesi europei sanno gestirsi, cosa che gli Italiani ormai non sanno più fare ? Voi avete davanti un problema tutto italiano, non europeo, casomai latino-americano.. Se vuoi da me la lista dei testi di base del problema italiano e le linee direttive per un programma di ricostruzione, chiedimela. O la hai già ? Se vuoi puoi scrivermi a : angrema@wanadoo.fr Saluti. Antonio |