Voi lo subite o lo amate il vostro lavoro? Vi piace, oppure è un male necessario? Cosa conta di più per voi, nel lavoro?

Lo subisco come male necessario. Mi sento frenata dal cercare qualcos'altro perchè ho un posto relativamente sicuro, finchè riusciamo a barcamenarci così.... e finchè il vecchio titolare tiene botta (i nipoti non sembrano fatti della stessa pasta ma spero si facciano col tempo e con molto impegno). Ho iniziato con questa azienda nel 98 e con molta fatica ho desistito dal licenziarmi. Le colleghe non sono mai state il top e il titolare si sta ammorbidendo negli ultimi tempi. Però sono persone serie e soprattutto non allungano le mani come il mio capo precedente. Ma è un lavoro che appiattisce, ore davanti a un monitor e a un telefono. L'unico aspetto positivo è che esercito il mio inglese e il mio francese praticamente più dell'italiano. Ma se potessi trovarmi un altro lavoro più dinamico e soprattutto con un orario più ridotto non ci penserei tanto su.

Io lavoro part time da casa. Ebbeni sì, sono un telelavoratore e faccio parte di un call center. Rispondo al telefono e alle mail dei clienti. Le richieste sono le più disparate possibili: dalla dislocazione dei punti vendita, come fare per raggiungerli, quali orari, alla disponibilità dei prodotti, loro descrizione, peso e dimensioni, ai reclami, ecc... Non posso affermare che si tratti di un lavoro "statico", perché almeno una telefonata al giorno è di quelle che ti colgono impreparato. Occorre avere una conoscenza commerciale e amministrativa non indifferente. Quando ci sono problemi da risolvere ho comunque la possibilità di contattare i colleghi del call center, e anche di passar loro i clienti. Lavorando da casa non ho lo stress e le spese per gli spostamenti, non debbo vestirmi necessariamente in modo impeccabile. Ho un maggior consumo di corrente, è vero. Tuttavia il mio datore di lavoro mi dà un rimborso forfettario ogni mese. Credo sia un posto abbastanza sicuro anche perché per ora l'azienda è in continua espansione in Italia. Inoltre, non corriamo il pericolo di essere "acquistati o venduti" da parte di altre aziende...
E pensare che ho lavorato per oltre 20 anni in un'azienda in cui guadagnavo il doppio dello stipendio attuale! Mi è andata bene fino a quando non si è trasferita a 20 chilometri di distanza. Lì per me è iniziato il calvario...
ora sto decisamente meglio.

Questa del telelavoro è una grande idea. Penso alle mamme con bimbi piccoli e a quanto costano gli asili, alla difficoltà di trovarci posto! Anche a me non dispiacerebbe, ma economicamente non posso permettermi un part-time, o per lo meno non posso permettermi di guadagnere anche meno di quel che guadagno col full-time (che è già una miseria ) Certo che se trovassi un part-time, anche sei ore andrebbero bene, con almeno la stessa cifra o al limite con poca differenza accetterei subito. Il fatto poi di non dover affrontare lo stress da traffico delle ore di punta è un gran vantaggio per la salute mentale e di conseguenza fisica. Potrei svegliarmi all'ultimo momento e andare a lavorare in mutande

Beh, vedi..io non ci ho pensato su due volte, anche perché ero disoccupato al momento della proposta di telelavoro. Poi ho compreso che non si è trattato di una soluzione di ripiego. L'ho trasformata in una splendida realtà... E' vero, io potrei lavorare nudo d'estate e in tuta d'inverno... nessuno avrebbe nulla da dire. Poi, vuoi mettere tutti i pro? I contro a mio avviso sono minimi. Non mi sento affatto isolato... Guadagno la metà di quanto guadagnavo fino al 2001. Però, a conti fatti mi conveniene... L'esaurimento nervoso è un abrutta bestia ed io sono a rischio, essendo la mia una patologia neurologica.... prima la salute, no?

Non so come dirtelo:HAI CAPITO TUTTO DELLA VITA!!!!

Il reddito non è la cosa + importante se ci rimetti la salute.
Il telelavoro è una grande idea....anch'io lo faccio in un certo senso e migliora la qualità della vita e i rapporti famigliari.

Il problema forse è che si tende alla sedentarietà.

Può essere... però immagina di doverti fare 30 o 40 chilometri, SEDUTO al volante di un'auto, ogni giorno.... le ore relative le posso usare diversamente, no?

Anch'io ho fatto 'sto ragionamento Bean: l'assurdità di vestirsi alla mattina, correre al lavoro, svestirsi e rivestirsi...haha, che perdita di tempo. Peccato, che ci sono molti mestieri impossibili da portare a casa. Pensando ad un'operaio in fabbrica, portare i macchinari a casa??? Hmmm....Vabbè. Intanto sono sulla tua via Bean, cioè sto esplorando le possibilità di lavoro via internet, e cercando di sfruttare conoscenze linguistiche ho lavoricchiato l'anno scorso, niente di particolare ancora, ma si può approfondire...dopo qualche esame da sostenere. E non sarebbe male sai, solo che non è un mercato ancora così difuso da poter vivere nell'occidente con quei soldi guadagnati. Ma ci sto pensando oltre ad altre possibilità che internet mi sta offrendo (in campo artistico).

Che sogno! Potrei trasferirmi fuori città, in un paese anche parecchio lontano dalla ditta, comprando una casa funzionale al prezzo di un appartamentino in città. Organizzare la stanza lavoro con un ambiente attraente (non il bugigattolo brutto, caldo d'estate e freddo d'inverno che mi ritrovo). Mettere su la cena per tempo senza dover fare tutto in fretta e altre simili faccende, tra una traduzione e una telefonata. Impossibile con il lavoro attuale, perchè oltre alla gestione degli ordini, alle traduzioni, alla corrispondenza, alle spedizioni ho il centralino!!!!! Quindi passo tutte le chiamate in ingresso. Sarebbe possibile se ognuno avesse il suo numero diretto. niente da fare...

Il bello è che, contrariamente a quanto accade per tutti, è il lavoro a seguirmi e non viceversa. Io potrei cambiare casa per i più svariati motivi e il lavoro mi seguirebbe. Grazie Naima, per avermi dato lo spunto per precisare...