Come , forse, già sapete, sono un infermiere professionale e in questi giorni sto aiutando una coppia di anziani, che vivono nello stesso palazzo, sapete iniezioni suggerimenti ...,perchè il mariro affetto da neoplasia al polmone è caduto e si è rotto il femore; fino a qui tutto,purtroppo nella norma, il corto circuito della situazione e che mi sta creando problemi deontologici è che il paziente è allo oscuro della sua patologia e i parenti si sono presi, per me,l'arbitrio di decidere per lui di non effettuare alcuna cura (radio terapia, chemio..), non perchè la decisione non possa essere condivisibile, se fossi io a dover decidere forse farei la stessa cosa ma PER ME, non per un altro, in parole povere che ne pensate riguardo al diritto di essere "informati" e a chi l'onere della decisione?

Io credo sia un diritto sacro e santo, tanto più che la legge, dicono, non ammette ignoranza. Invece, chi dovrebbe informare se ne guarda bene dal farlo, per una sorta di regola non scritta, che si può riassumere nel detto: "lascia stare il can che dorme". Così è per le società commerciali che, se il cliente non protesta, non fanno nulla per abbassare i prezzi, e così è per le strutture a qualsiasi livello. Meno male che oggi c'è internet e quindi molte informazioni si possono trovari lì alla faccia di chi le vuol enascondere.

Quanti anni ha....?
Il tumore è incurabile...?
La chemio è un paliativo...?
E' sereno...?
Hai esposto a sua moglie le tue perplessità...?






Ps: ecco vedi io lo sento come "stonato" e mi fa un certo effetto il dialogare sul diritto all'informazione rifacendosi ad una caso cosi' particolare e delicato che come epilogo non potrà che avere una morte annunciata.
Io credo che quando si toccano certi argomenti non si debba essere superficiali da poter dare opinioni partendo da un "caso" che non fa testo rispetto al diritto di "informazione" che trovo sia cosa ben diversa



Spero d'essermi spiegata...in caso contrario perdona...

La mia era una richiesta di opinione del diritto del Paziente-malato ad essere informato, ho riportato un" caso" che mi ha coinvolto personalmente per esporre certe situazioni che sono presenti e appunto chiedevo un parere, per il "mio"caso sarà il codice deontologico a dirmi qullo che devo fare anche se la coscienza me l'ha già detto

Allora vado sul sicuro visto la bella persona che sei....non ho dubbi sul tuo discernere....ogni tanto ho qualche dubbio sui tuoi tanti dubbi....ma sai che bello essere sempre partecipe e coinvolgere anche gli altri.....io credo che se volessi riusciresti anche a svegliare i "morti"....quelli in vita intendo.....