Inps e dintorni
L'Inps cos'è in realtà? Questa mattina sono stato ad un patronato per verificare l'ipotesi di ricorso nei confronti dell'Inps. All'inizio di novembre avevo fatto richiesta dell'assegno di invalidità dell'Inps. Qualche anno fa ci provai per conto mio ma mi respinsero la domanda perché secondo loro non avevo i requisiti. Credevo che attraverso un patronato la cosa fosse diversa, invece, nonstante la mia invalidità sia del 75% ed abbia la situazione ci gravità dell'handicap, non ho diritto ad alcuna previdenza economica di alcun tipo in quanto lavoro. Poco importa se per non peggiorare io vada due sere in palestra, spendendo tempo e denaro. E' incredibile notare come tra i requisiti per poter usufruire di tale assegno, vi sia anche il versamento di almeno 5 anni di contributi all'inps. Considerato che di anni lavorativi (con relativi contributi) ne ho 25, non è allucinante ciò? In un paese civile non ci dovrebbe essere la necessità di recarsi a destra e a manca per far valere i propri diritti. Ognuno dovrebbe ricevere il giusto, secondo le leggi vigenti. Invece, da parte di chi dovrebbe fornire servizi e assistenze varie c'è il più totale silenzio (sempre soldi risparmiati sono alla fine, vero?).
Con me questa mattina c'erano altre persone: una donna, cui hanno tolto una parte della struttura ossea facciale a causa di un tumore. Non ci vede più da un occhio e non può più lavorare come prima. Pare che nemmeno lei abbia diritto a tale assegno.
Un altro signore, amputato ad una gamba da diversi anni, poco dopo l'amputazione iniziò il calvario di continui controlli, perché secondo l'inps poteva darsi che migliorasse. Chissà, forse intendevano che, come accade per le code delle lucertole, potesse ricrescere la gamba amputata?
A parte il discorso organizzativo che proprio manca, non dimentichiamo che, almeno nel mio caso, da oltre 25 anni contribuisco a mantenere in piedi questa struttura... che amarezza mi lascia questa situazione! Voi che ne dite?
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