Ciao a tutti.
Lasciando perdere che non è mai saggio fare di tutta l'erba un fascio, c'è da chiedersi se hai mai lavorato in una qualche azienda, e se si, in quale.
Ci sono aziende serie, aziende meno serie, aziende assolutamente non serie, e quest'ultime generalmente durano poco; in quelle serie i giovani manager (e non solo loro), se sono furbi, stanno zitti e cercano di imparare da chi ha più esperienza, altrimenti alla prima prova che devono affrontare da soli ne escono con le ossa rotte.
D'accordo che all'immagine si dà molta importanza, però dietro ci deve essere il prodotto: se un elettrodomostico fa schifo, la gente non lo compera per quanto bello lo si possa descrivere, o se lo compera e se ne pente poi se ne ricorda per gli acquisti futuri.
Menefreghismo, superficialità, risposte non date, lavori fatti a metà e chi più ne ha più ne metta sono tutti i presupposti del fallimento per una azienda (evidentemente non seria).
Personalmente, lavoro in una azienda che fornisce servizi, e questi servizi sono costantemente giudicati per i contenuti, anche perchè sono estremamente costosi (molto più che
l'elettrodomestico), per cui chi li richiede non può permettersi di avere solo immagine.
Personalmente, richiedo servizi e costantemente li giudico, sempre nel rispetto del lavoro altrui.
Mi associo a fallible: non tutti quelli che lavorano lo fanno solo per lo stipendio (sopratutto nella sanità)
Mi dispiace per Naima (e per il suo compagno). Anche questo può succedere, ma voglio credere, o per lo meno sperare, che questa sia una eccezione, non la regola.
Ciao, ciao
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