Ciao a tutti.
Mi domandavo se ci fossero persone interessate ad approfondire alcune cosine su come funziona questa pazza politica che subiamo, a capirci qualcosa di più e magari diventare in grado di fare qualcosa per cambiare, per esempio i nostri amati parlamentare con persone che, almeno, parlamentari non lo sono mai stati (immaginate che strizza per i capipartito realizzare che la rielezione non è garantita! E che soddisfazione per noi!)
Se qualcuno volesse guardarlo, suggerirei pure un sito, ancora in costruzione, al quale sto lavorando. Che ne pensate? eccolo: http://politicattiva.altervista.org/
Ciao

scusa l'intromissione, ma che vuol dire sostituire i parlamentari con chi non lo è?!( è una barzelletta?)
credo che il problema sia molto più serio che sostituire come nelle favole i buoni con i cattivi, Se parliamo di politica, impariamo prima noi stessi il senso e il significato della parola , Come? per esempio aquisendo più educazione civica nei confronti del nostro paese( e quindi delle istituzioni), e nei confronti degli altri cittadini(cioè il porssimo!!) questo sarebbe già un buon inizio.
Ciao

Caro Giangi
la tua intromissione è più che scusata, è benvenuta!
So che ho aperto questo thread con una provocazione, come ogni provocazione, alla fine, rozza, superficiale e semplicistica: ma proprio perché mi interessano questi che sono aspetti tipici di molta odierna politica, che sia quella praticata dai "professionisti" del campo, comunicata dai media o discussa nei bar.
Forse non hai dato uno sguardo al link che avevo proposto, ma non è importante adesso. Il mio scopo è quello di contribuire a sollevare il problema, a iniziare una discussione che renda evidente quanto ormai la gente sia stufa (nel caso ce ne fosse bisogno!), ma che serva a intravedere anche qualche possibile via d'uscita.
Io credo che alcune buone idee siano in circolazione e se ne dovrebbe parlare.
Attendendo con ansia risposta, Saluti
Giovanni

Grazie per il benvenuto!
Volevi lanciare una provocazione ? credo che tu ci sia riuscito.
Oggi se ci guardiamo intorno c'e una grossa disaffezione nei confronti della politica in senso generale del termine.
Non credo di avere la preparazione adeguata per capire totalmente il motivo di questo stato di cose. Soprattutto i più giovani,secondo me, sono i maggiori fautori di questo disinteresse (sono loro i costruttori del futuro!?)
perchè secondo voi?

Sono contento di aver suscitato il tuo interesse.
E hai pure individuato uno dei principali ostacoli alla soluzione dei problemi politici italiani: la disaffezione o disinteresse per la politica, purtroppo identificata con quel che fanno i politici.
Hai anche parte di ragione nell'attribuire ai giovani parecchio di questo colpevole disinteresse. Ma su questo particolare punto è stato drammaticamente più influente il modo in cui chi li ha preceduti si è comportato in proposito, e sarebbe da parlarne troppo più estesamente di quanto ora convenga.
Comunque, per quanto tu dica di non avere una preparazione adeguata, hai di certo un interesse, il che è secondo me una buona base di partenza.
E credo che siamo in tanti a condividerlo.

La gente continua a mostrare disinteresse per un campo che invece ha una diretta influenza sulla loro vita presente e futura. Continuo a chiedermi perché.
Eppure i mezzi per capire e per agire ci sarebbero...

Ciao a tutti,

mi permetto di inserirmi visto che anch'io mi interesso di politica...

per quanto riguarda la disaffezione dei giovani alla politica posso dirvi che la causa va cercata in chi fa politica ( anche a livello giovanile) spesso infatti c'è una forte spaccatura tra i giovani politicanti, che giocano a vivere negli anni del '68 e dintorni...quindi che in fondo sono fuori dalla realtà, e i giovani spettatori che si annoiano nell'assistere a dibattiti ormai sempre dall'esito scontato.

I temi proposti sono sempre gli stessi, triti e ritriti, senza alcun margine di progresso o arricchimento...oggi per attirare il pubblico giovanile bisogna provocarlo su ciò che ci riguarda personalmente, bisogna destabilizzarlo con una forte provocazione e poi, una volta ottenuta l'attenzione può iniziare il dibattito...bisogna poi vincere quella pigrizia diffusa nel pensare: la maggior parte dei ragazzi a qualsiasi domanda di politica risponderebbe "Boh...non mi interesso di politica, ci capisco poco..." senza rendersi conto che in fondo il discorso non è interessarsi o meno di politica ma interessarsi o meno di ciò che ti circonda e che presto o tardi potrebbe toccarti in prima persona...
Poi c'è anche da dire che a livello giovanile i movimenti più floridi sono spesso quelli di sinistra che in quasi tutte le scuole la fanno un po' da padroni, lasciando talvolta poco spazio al dialogo aiutati dal fatto che un ragazzo "di destra" tende sempre ad essere silenzioso, non immischiarsi in discussioni senza fine, insomma a esprimere le proprie idee solo in ambito privato e a pochi intimi...( lasciado da parte i vari buzzurri estremisti pseudofascisti, leoncavallini...). Spesso inoltre questi gruppi cercano la polemica per il gusto di sfar polemica e in tal caso è più che normale se il livello della discussione cade a -10.

Poi c'è un buon numero di ragazzi legati al movimento di CL, gente con cui, per la mia esperienza, è piacevole discutere ma che poi in fondo tendono in maniera talvolta subdola a importi le loro idee e che a mio avviso sono un po' senza spina dorsale e molte volte rappresentati da elementi che una platea di ragazzi tenderebbe a definirli "sfigati".

Io credo che prima di essere politici bisogna essere uomini...tanto per fare due esempi Enrico Berlinguer e Giorgio Almirante...due uomini prima che politici.

ciao,
wallace

Un benvenuto anche a Wallace
mi fa piacere ogni volta che sento una persona interessata alla politica e che cerca di uscire dalla solita polemica proposta dai politici di professione e dalla gran parte dei media.
Secondo me i problemi fondamentali sono almeno due: l'essere i politici completamente a digiuno dei passi compiuti dalle varie scienze sociali negli ultimi anni e cosi' continuare a ragionare secondo categorie vecchie di un secolo; l'essere la gente cosi' stufa e delusa che, se pure emergesse una novita' in grado di cambiare le cose, neppure sarebbe in grado di riconoscerla.
Non so se hai avuto occasione di vedere il link proposto all'inizio della discussione, potrebbe essere interessante e stimolare un confronto in questa sede.
Fammi sapere.

Non posso fare a meno di chiedere. Ma a voi, di tutte queste riforme di cui si sta parlando ora in parlamento, cosa ve ne pare?
A mio modo di vedere sono un pericoloso azzardo, per la semplice considerazione che più cose si cambiano e maggiore è la probabilità di commettere degli errori, errori che non credo ricadranno sulle spalle di chi li commette, purtroppo.
Ciao, Giovanni

Mentre le "due Simone" tornano a casa, non posso fare a meno di notare che il Parlamento approvava la fantomatica devolzione. Tre anni fa, l'approvazione della riforma del falso in bilancio avvenne il giorno dei tumulti al G8 di Genova.
Non è che una certa regia si occupa di coordinare l'uscita di provvedimenti diciamo così "problematici" in occasioni in cui l'opinione pubblica è troppo distratta da altro.