in merito a "istinto e ragione"
A mio modo di vedere, "troppe" delle nostre problematiche derivano dalla nostra incapacità di saperci valutare per quello che siamo; ovvero "molto habilis, poco sapiens e niente affatto intelligens". La nostra vantata evoluzione è purtroppo soltanto apparente e si riduce ad una comoda facciata per nascondere lo strapotere del nostro istinto sulla nostra scarsa ragione.
Se possiamo perdonarci per essere poco sapiens, non possiamo fare la stessa cosa per il resto. Come non essere d'accordo con chi diceva che:"L'ignoranza può essere temporanea, mentre la stupidità...è per sempre!"
Il dizionario ci dice che intelligente significa:"in grado di capire", ma in questo caso, cosa siamo stati in grado di capire se ancora non riusciamo ad ammettere di essere del tutto sottomessi ai voleri del nostro istinto? Quando potremo permetterci di assentire con chi affermava che:"nessuna schiavitù è peggiore di quella che non si conosce"? Certo, tra non molto ognuno di noi potrà costruirsi una bella casa su Marte e sappiamo risolvere il più difficile dei rompicapo, ma perchè siamo così bravi a scandagliare tutto quello che ci circonda e non riusciamo a mettere in luce nemmeno la più piccola parte di noi stessi?
La risposta e semplice:"il nostro istinto non lo permette".
(Niente è più difficile da vedere di quello che abbiamo...sotto il naso)
Continuiamo a misurare il nostro decantato QI con formule logico- geometriche-matematiche, ma questo arriva soltanto a dimostrare di essere appunto "molto habilis" a spacciare per intelligenza quella che è soltanto l'infantile scaltrezza di un bambino pronto a convogliare ogni cosa al suo innato tornaconto.
Abbiamo fatto passi da gigante in campo scientifico, ma per ciò che riguarda il progresso mentale siamo rimasti ad uno stadio...larvale e infantile. Perchè tanta meraviglia quando una nuova guerra viene a sconvolgere la nostra emotività, se ogni giorno la nostra violenza è pronta ad esplodere per motivi politici, religiosi, economici, affettivi e perfino per il traffico, il condominio ed una partita di calcio?
Potremo fare mille forum e darci miliardi di risposte, ma fino a che non riusciremo ad impossessarci di quella saggezza a cui arriviamo purtroppo sempre troppo tardi ("impariamo le cose più importanti soltanto quando non ci servono più") e che troppo spesso rifiutiamo perchè al nostro istinto suona monotono e putrescente, otterremo soltanto il risultato di giocare furbescamente a rimpiattino.
Quando saremo in grado di capire che l'unica vera forma di intelligenza consiste nello sviluppare la capacità di gestire al meglio il bambino che vive in ognuno di noi, aiutandolo a capire che il suo bene non può prescindedre da quello altrui?
Grazie a Giuliano e Pennac per il loro intervento.
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