ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
|
Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
12-11-2003, 14.30.14 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-10-2003
Messaggi: 47
|
Rispondo a Marco..
E' vero che possono essere instabili mentalmente, ma secondo te è giusto che per quello che hanno fatto non devo pagare niente? Secondo è giusto che devono vivere spensierati senza la paura della prigione solo perchè "malati"? Ma stiamo scherzando? Anche io allora commetto un crimine, poi mi metto ad un tavolino incomincio a fare dei nomi e mi fingo instabile mentalmente... Non voglio dire che tutti quelli che sono pentiti fingono, ma come si può aver fiducia pienamente di questa gente? Rispetto il tuo pensiero ma non lo condivido affatto.. |
12-11-2003, 14.46.35 | #7 |
Vivi!
Data registrazione: 28-10-2003
Messaggi: 1,159
|
La mia opinione era riferita in generale all'omicidio e non solo riguardo i pentiti.
Questa mia visione è dovuta dal fatto che credo e ne sono pienamente convinto che chiunque e in qualsiasi situazione, uccide, abia qualcosa che non và. Non ho criticato nessun comportamento, volevo solo sottolineare che se si arriva a compiere un omicidio, il colpevole è mentalmente instabile e in quanto tale una punizione fine a se stessa non lo guarirà mai. Se il colpevole uccide, crede che quella sia una soluzione ai suoi problemi o semplicemente non si rende conto dell'importanza della vita e della conseguente gravità del gesto. Ora, la galera fine a se stessa, la pena di morte, e qualsiasi altra punizione fine a se stessa, non cambierà mai la sua visione. Questo è il mio parere, spero di essere stato un po' più chiaro. Ciao. |
12-11-2003, 17.16.20 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
|
Tutti gli assassini sono menti instabili. Ne sono convinta, anche se hanno preogettato l'assassinio a tavolino, anche se hanno assoldato un killer. Ma il mentalmente instabile deve essere tenuto lontano dagli altri cittadini. In luoghi rispettosi della dignità umana, ma privati della libertà di continuare a perpetrare i loro crimini o, quantomento, allontanarli dalla tentazione di ricometterli.
Il recupero del ladro, del truffatore, del delinquente di professione, mi sembra cosa ottima ma va recuperato in luoghi adatti e per gli anni che sono proporzionali al danno prodotto. Per esempio: chi ruba e truffa ad un povero disgraziato dovrebbe passare molti anni in galera, oppure a ripagare il proprio errore lavorando gratuitamente per la povera gente. Chi ha stuprato dovrebbe essere recuperato alla società, per esempio assistendo i moribondi. Un pedofilo non dovrebbe mai più entrare in contatto, per tutta la sua vita, con i bambini. La punizione dovrebbe essere scontata riparando all'errore commesso, il recupero, ovvero il pentimento è altra cosa e riguarda unicamente chi ha commesso il danno nei confronti di un altro. Io non sono per l'emarginazione ma non si recupera nessuno lasciandolo libero di tornare a fare quel che faceva prima, senza neppure dirgli che qualcosa deve pagare. Se entri in un negozio e rompi un vaso, il proprietario ti costringe a pagarlo. Vale più un vaso di una vita umana? Oggi ho la vaga sensazione che se rompi un vaso lo paghi ma se uccidi qualcuno puoi farla tranquillamente franca. Sia perché è difficile che ti prendano, sia che in galera ci vai solo per vedere come sono fatte le prigioni. E poi ti rilasciano con tante scuse. Se poi hai molti soldi, il problema non si pone proprio...... le scuse te le fa la legge per averti disturbato con..... false accuse, o con delle stupidaggini, visto i tuoi impegni e i conti in banca da seguire. Ci siamo dimenticati del giudice Carnevale che mandava liberi i mafiosi perchè non mancava un timbro o una virgola su di un foglio?! Ciao Mary |
12-11-2003, 17.30.36 | #9 |
Vivi!
Data registrazione: 28-10-2003
Messaggi: 1,159
|
Ciao Mary, leggendo il tuo post, ho visto che non hai chiara l'dea di recupero.....credi che sia la punizione che fa recuperare, ma non è così.
Se uno commette un crimine e viene punito, conosce quello che gli spetta nel compiere l'atto una seconda volta. Questa punizione potrebbe giovare al fine di non far commettere di nuovo il reato, ma non cambia il fatto che quella persona resata malata. La punizione, è una tortura psicologica, in quanto è "la quantità della pena" che può bloccare il crimine in questo caso. Le "idee distorte", le visioni strane, non mutano ; quello che cambia è che forse non si arriverà più al reato, ma la persona è malata allo stesso modo. Ora queste considerazioni devono essere considerate fondamento su cui dare un giudizio. Un reato semlice come quello di rubare le caramelle a un bambino, non deve e non può avere la stessa pena o modalità di recupero; bisogna considerare cos'ha spinto il ladro a quel gesto (fame, perversione, ecc..). Spiegato meglio? Ciao. |