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23-05-2008, 20.23.44 | #33 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-02-2008
Messaggi: 286
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Riferimento: Questi folli atei che non si inginocchiano
Caro Anakreon, le scuole che dici tu ci sono ancora, si chiamano CEPU, Istituto Kennedy, Universitalia, Camilli, ecc... Ma sono private NON confessionali
Io sto parlando delle scuole di Preti e/o di suore, cioè quelle private CONFESSIONALI, che mai sono state "additate" per le facili promozioni, anzi. Molte fanno della severità un punto di forza. Ci sono scuole d'eccellenza e prestigiose. A Roma posso ricordare il Massimo (frequentato dai figli di numerosi "VIP") e il Santa Maria (idem). Ma ci sono una miriade di piccoli istituti che svolgono con coscienza ed amore il compito educativo. Nella scuola di mia figlia c'è una classe per anno: una prima, una seconda, una terza una quarta e una quinta. Ogni classe ha tra i 15 e i 18 alunni. Le maestre sono quasi tutte laiche e "di esperienza" e le "suorine" sono di un affetto e uno scrupolo verso i bambini commovente. Ogni anno mia figlia fa un esame di stato e tutte le volte la sua classe si prende i complimenti del commissario esterno per il livello di preparazione. Il tutto per 90 euro al mese più 4 euro e 50 ogni volta che la lascio a pranzo (e le suorine la rimpinzano con 2 o 3 "ripassi"). Non mi sembra tanto "accia" |
24-05-2008, 08.56.19 | #34 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-04-2006
Messaggi: 163
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Riferimento: Questi folli atei che non si inginocchiano
Citazione:
Non ti inalberare, cara senzanome.... Non sono nè innominata nè sconosciuta. Sono senzanome. Comprendo che il mio nome (virtuale) può generare fraintendimenti, senzanome, ma è un nome, non vuol dire che il nome non ce l'ho e me lo devi dare tu, Frollo. Il nome (virtuale) è senzanome. Tuttavia bisogna tener conto che in ogni caso, anche la scuola privata svolge una funzione pubblica e sociale, perchè quantomeno alleggerisce il carico delle scuole pubbliche e anche le casse del ministero, che risparmia soldi per altri locali, altri bidelli e altri insegnanti, quindi un minimo di sovvenzione io ritengo sia giusta... anche con i soldi tuoi Dunque, non s'era detto che ci sono scuole statali dove ci sono i topi? E la mancanza di insegnanti di sostegno? E un sacco di altri problemi che affliggono la scuola pubblica? E i miei soldi dovrebbero andare anche alle scuole private? E' una tesi insostenibile viste le condizioni in cui versa la scuola pubblica. E, tra l'altro, se la scuola pubblica funzionasse come dovrebbe su tutto il territorio nazionale, gli anticlericali e gli agnostici che motivo avrebbero per mandare i propri figli in una scuola cattolica? Istruire ed educare. Il discorso sull'educazione sessuale è troppo ampio. Per ora, quel che posso dire è che sono convinta che l'introduzione dell'educazione sessuale nelle scuole di ogni ordine e grado sia non solo auspicabile ma necessaria e doverosa. Una necessità e un dovere considerando il fine ultimo dell'educazione. |
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24-05-2008, 13.40.22 | #35 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-02-2008
Messaggi: 286
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Riferimento: Questi folli atei che non si inginocchiano
Citazione:
Non mi sembra che "innominata" sia offensivo. "Sconosciuta" non è sostitutivo di nick, ma è da intendersi come "aggettivo qualificativo": disgraziatamente non ci conosciamo, quindi per me sei sconosciuta Comunque se desideri proprio proprio proprio che io ti chiami per nome... ops... per nick, lo farò. Gentile signora/signorina per fortuna che in questo paese la maggioranza delle persone crede nella libertà di pensiero e di espressione e per fortuna qualche politico illuminato ha pensato bene alla parità scolastica e a sovvenzionare in parte anche le scuole private (non solo confessionali), permettendo a molti cittadini di poter scegliere secondo le loro inclinazioni e i loro desideri, senza doversi svenare per seguirli. Da recenti statistiche emerge che la scuola privata costa al cittadino molto ma molto meno di quella pubblica (ma non una scuoletta qualunque, come quella che frequenta mia figlia, scuole prestigiose come quella francese, lo Chateaubriand, o quella tedesca a Roma). Il costo per studente che lo Stato sostiene per la scuola pubblica è nettamente più alto dell'analogo costo (coperto in parte dallo Stato e in parte dai genitori) nella scuola privata. A me vien da pensare (ma è solo un pensiero che... mi sfiora di lontano ) che la scuola privata sia più efficiente. Quindi non si tratta di "dare più soldi alla scuola pubblica", ma semmai di renderla più efficiente a parità di fondi. E in ogni caso bisogna motivare gli insegnanti che, se in alcuni e non rari casi sono ammirevoli, in atrettanti e non rari altri sono menefreghisti e non prendono il loro lavoro come "la missione" di vita che dovrebbe essere. Comunque, sempre viva la libertà di scelta e mi auguro che sia sempre possibile scegliere, senza doversi impegnare casa, la scuola di proprio gradimento. D'altra parte noi genitori facciamo quello che riteniamo meglio per i nostri figli e, se sbagliamo, sbagliamo in buona fede. Se mandare le mie 2 bimbe in una scuola "di eccellenza", con programmi all'avanguardia, stadio di atletica, campi da tennis e pallavolo, piscine e palestre, auditorium, sala strumenti con 10 pianoforti a disposizione, sala informatica con 100 PC a disposizione (o megli ancora un PC per ogni banco), mensa fantastica e magari pure alloggi per dormirci, mi costasse un sacrificio sostenibile (3/400 euro al mese, per dire una cifra), io un pensierino ce lo farei e penso anche molti di quelli che chiaccherano qui. Lo dico in perfetta buona fede, consapevole che farei volentieri un sacrificio simile per il bene delle bambine e per dare loro gli strumenti migliori e le occasioni più favorevoli. Non mi sembra un pensiero criminale. Se poi qualcun altro pensa invece ad un appiattimento generale verso il basso, solo per inseguire un principio -finto- di uguaglianza o per invidie tutte sue o per recriminazioni sociali, per classismo o chissà per cos'altro, padronissimo di pensarlo, ma per fortuna a decidere ci pensa la democrazia. Ciao... Senzanome |
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24-05-2008, 18.04.10 | #36 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-03-2006
Messaggi: 290
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Riferimento: Questi folli atei che non si inginocchiano
Citazione:
Scusate l'intromissione... ma volevo chiedere a frollo: cosa potrebbe garantirti che in quelle scuole le tue figlie studierebbero meglio e avrebbero una preparazione ottimale rispetto a quelli che frequentano le scuole pubbliche? Potrebbero essere i programmi all'avanguardia? I computer per ogni banco? La piscina, la palestra...la sauna Non pensi che sia la motivazione a studiare a capire, che fa la differenza? Se un ragazzo è volenteroso , ha capacità, studierà comunque sia alla scuola pubblica che a quella privata. E poi le scuole pubbliche che funzionano ci sono...basta informarsi e saper scegliere. Anche gli insegnanti fanno la loro parte, ovviamente. Ah..poi il sacrificio, se così si può chiamare, non dovrebbero farlo i genitori,pagando ogni mese, ma i ragazzi/e, studiando ogni giorno. |
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24-05-2008, 19.30.27 | #37 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-06-2007
Messaggi: 297
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Meglio e peggio.
Caro Frollo,
quand'io ero adolescente, ora sono quarant'anni, le scuole private d'una qualche fama, erano per lo più Cattoliche, messimamente nei gradi inferiori. Per altro, molte avevano ottima fama, ma era rumore che, se alcuno fosse stato respinto, perché singolarmente impermeabile dallo studio, da quelle pubbliche, prima del 1968 severissime, quegli potesse avere qualche speranza in quelle private: non molte speranze, per certo, perché gli esami finali erano pur sempre sotto l'autorità pubblica, ma qualche speranza, non gratuita, aveva. Tuttavia, non starò a propugnare per i rumori: li riferisco solamente. Circa lo stato presente, da notizie certe, mi pare si possa affermare che la decadenza della scuola pubblica abbia portata seco quella della scuola privata: suppongo per questa causa, che, piaccia o no, quella pubblica è la misura del tutto, se non per altro, perché gli esami finali dipendono dai maestri di questa. Che poi, come ammonisce il proverbio, in un mondo di ciechi, il monocolo sia re, è affatto vero e, dunque, non dubito che alcune scuole, o pubbliche o private, siano migliori; ma è anche vero che il meglio è misurato col peggio e quindi, se ciò ch'è stimato peggio peggiora, ciò ch'è stimato meglio è possibile parimenti peggiori, pur rimanendo, per comparazione, migliore. Salve le eccezioni, se pur sono. Anakreon. |
24-05-2008, 20.26.03 | #38 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-02-2008
Messaggi: 286
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Riferimento: Questi folli atei che non si inginocchiano
Nessuna intromissione: siamo in un forum e tutti possono dire quel che credono e quando vogliono.
Citazione:
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25-05-2008, 11.47.18 | #39 |
Ospite
Data registrazione: 04-05-2008
Messaggi: 25
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Riferimento: Questi folli atei che non si inginocchiano
al di fuori del discorso che io stesso ho iniziato:
Il papa, alla frutta, con la sua ormai proverbiale teologia da catechismo di scuola elementare offende per l'ennesima volta l'intelligenza dell'essere umano, si pone contro la libertà di pensiero, accusa coloro che non sono come lui di essere infelici : Benedetto XVI: “una vita senza Dio è limitata” Una vita che esclude Dio è limitata al “finito”, osserva Benedetto XVI nel Messaggio che ha scritto in occasione del 97° Katholikentag tedesco. […] Al giorno d’oggi, ha riconosciuto, non poche persone “hanno paura che la fede possa limitare la loro vita, che esse possano essere costrette nell’involucro dei comandamenti e degli insegnamenti della Chiesa e che non potranno più essere libere di muoversi nel ‘largo’ della vita e del pensiero di oggi”. Secondo il Pontefice, queste persone si sentono come il figliol prodigo, “costrette a partire, lasciando da parte Dio per assaporare tutto il ‘largo’ dell’universo. Alla fine, però, questo ‘largo’ diventa stretto e vuoto”. “Solo quando la nostra vita sarà riuscita a salire al cuore di Dio - constata -, avrà trovato quel ‘largo’ per il quale noi siamo stati creati”. Una vita senza Dio, ha osservato Benedetto XVI, “non diventa più libera e più larga”. Chi infatti tralascia Dio “limita la vita e il mondo al ‘finito’, a quello che noi stessi possiamo fare e pensare, e questo è sempre troppo poco”. Dio, invece, “allarga il nostro cuore affinché non pensiamo più soltanto a noi stessi”, di modo che l’uomo non abbia più bisogno di “cercare, timoroso, la sua felicità, il suo successo o di dare peso all’opinione degli altri”. […] NON riesce a lasciare in pace il prossimo. E' un disturbo ossessivo-compulsivo aggravato dall'età? |