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Vecchio 25-02-2008, 19.38.35   #1
Rolando
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 855
Il Partito del Cambiamento

Visto che i politici italiani non vogliono perdere i privilegi economici non vogliono neanche cambiare il sistema elettorale e pertanto sembra quasi impossibile creare un sistema politico o un governo stabile in Italia.

Come sarà allora possibile risolvere la crisi politica italiana?
Parlando con tanti italiani, (sono svedese ma vivo anche in bell'Italia), si capisce che la gran parte degli italiani non vuole più vivere in un paese pervaso dalla corruzione politica, e quindi vogliono creare qualcosa altro.

Io penso che la soluzione sia quella di usare lo stesso metodo che usano i rappresentanti della politica corrotta.

Cioè, creare un partito politico!
Un partito che avrà come unico compito, la ricreazione del sistema politica ed elettorale, secondo ad esempio i seguenti punti:

- Minimo 5 % dei voti per avere posti in parlamento.
- L'abolizione di tutti i privilegi da parte dei parlamentari. Basta un salario mensile accettabile, sia per il parlamentare che per lo stato/gli italiani che pagano.
- Tempo limitato nel parlamento, ad esempio 5 - 7 anni. Dopo niente privilegi, solo pensione normale. ecc, ecc

Se gli italiani vogliono veramente un cambiamento costruttivo, il "Partito del Cambiamento" raggiungerà immediatamente la maggioranza sufficiente per poter ricreare le leggi elettorali, e cambiare le condizioni per i parlamentari.

Nel programma del partito sarà anche chiarito che dopo che i cambiamenti necessari sono stati effettuati, il "Partito del Cambiamento" si scioglierà.
R
Rolando is offline  
Vecchio 25-02-2008, 21.54.09   #2
frollo
Ospite abituale
 
Data registrazione: 23-02-2008
Messaggi: 286
Riferimento: Il Partito del Cambiamento

Io ho riflettuto molto sull'idea di creare un partito politico che raccogliesse il malcontento degli italiani. Purtroppo non è cosa semplice. Intanto occorrono un sacco di firme da depositare e quindi è necessaria una organizzazione capillare e tanti soldi. Il pallino che ho sempre avuto è stato quello di intercettare il voto degli scontenti e soprattutto di quelli che non vanno a votare perchè ormai ritengono che il voto non serva a nulla.
Preciso subito che NON VOTARE secondo me è uno sbaglio. Chi non vota delega a chi lo fa di decidere per lui e quindi non conta nulla. Se pure l'astensionismo arrivasse al 60% il rimanente 40% dei votanti deciderebbe per tutti e, se io fossi un politico, mi terrei la loro decisione fregandomene di chi non ha votato.
Quindi l'assunto è che chi è deluso e scontento non deve astenersi, ma deve votare per qualcosa d'altro, proprio per far pesare il suo scontento.
Chi votare? Un altro partito, per esempio. L'opposto politico del polo di cui si scontenti. Una lista civica. Un partito minore e meno coinvolto nel malcostume e nel malaffare... oppure... un partito fatto apposta per lui. Potrebbe essere: Il partito degli scontenti, il partito del cambiamento, il partito degli astenuti. In realtà un partito del genere già esiste e per un po' ho accarezzato l'idea di raccogliere le firme per contribuire a candidarlo alle elezioni. Si chiama IO NON VOTO (www.iononvoto.it).
Il nome e l'idea sono geniali: esercitare una funzione di controllo dall'interno del sistema politico sul sistema politico medesimo, facendosi parte attiva per le proposte di eliminazione dei privilegi e monitorando l'efficienza e l'efficacia della politica, denunciando sperperi, clientele, lobbies e quant'altro.
Purtroppo ci sono dei problemi. In Italia il voto è "colloso", ovvero difficilmente si sposta da un partito all'altro. Chi votava PDS, ben difficilmente oggi non voterà PD, nonostante un obiettivo fallimento del governo Prodi. Ognuno in Italia è convinto non solo di avere ragione, ma anche che se la sua idea non è vincente, sicuramente è per colpa di qualcun altro. Così se il governo è caduto, la colpa è a turno o dell'estrema dura o di Mastella e Dini... mica di Prodi che ha raffazzonato una coalizione troppo eterogenea e pochi voti di vantaggio sullo schieramento rivale!
Quindi, l'elettorato non si sposta per principio!
Inoltre c'è un pesante sbarramento al 4% che impedirà a partiti ben noti e di lungo corso di essere rappresentati in Parlamento... figuriamoci cosa succederebbe per un partito neonato e così particolare: nessuno lo voterebbe pensando di sprecare il voto.
Tanto più in una logica di "CHIAMATA ALLE ARMI" che sollecita i votanti a non disperdere il voto su altro, pena la vittoria dell'avversario: proprio oggi Berlusconi ha affermato che votare Casini è un voto perso e un aiuto a Veltroni, mentre Casini ha risposto che considera Berlusconi come un avversario... e fino a un mese fa erano alleati!
Però, se formare un partito del genere è impossibile, a meno che non ti chiami Beppe Grillo (e io spero vivamente che Grillo lo faccia), è possibile fondare un'agenzia di controllo che indaghi, per esempio, sui parenti dei parlamentari, per sapere chi sono e cosa fanno e se sono in qualche modo avvantaggiati dal parente politico. Oppure che controlli le attività delle segreterie dei deputati, per vedere se partono lettere di raccomandazione, se si intrecciano rapporti di corruzione concussione o di affari con personalità delle aziende, se, insomma, c'è trasparenza oppure no. Si potrebbe istituire una certificazione di qualità, tipo ISO 9000, per il singolo parlamentare o per il gruppo parlamentare o per il governo o, più semplicemente basterebbe un meccanismo come la Bandiera Blu o le stelle Michelin da attribuire al singolo politico per sapere quanto è assenteista, a che cosa lavora, cosa produce. Io mi stupisco che la gente trasecoli quando legge libri come LA CASTA e poi non pensi a monitorare in continuo certi atteggiamenti e certi privilegi, attraverso un'agenzia e/o un movimento di opinione.
frollo is offline  
Vecchio 25-02-2008, 22.36.54   #3
massimop
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 20-02-2008
Messaggi: 2
Riferimento: Il Partito del Cambiamento

Mi sembra un pò utopistica come visione. Io sono più dell'idea propugnata da George Orwell Nel suo "La Fattoria degli animali", dove gli animali si ribellavano all'uomo per essere liberi, e immediatamente dopo la liberazione i maiali erano già i nuovi capi, la medicina peggiore del male.
Secondo me, il cambiamento propugnato a vario titolo da tutte le formazioni politiche non è altro che il di gattopardiana memoria "bisogna che tutti cambi affinchè niente cambi."
Ciao
massimop is offline  
Vecchio 26-02-2008, 17.13.11   #4
Mary
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Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Riferimento: Il Partito del Cambiamento

Citazione:
Originalmente inviato da massimop
Mi sembra un pò utopistica come visione. Io sono più dell'idea propugnata da George Orwell Nel suo "La Fattoria degli animali", dove gli animali si ribellavano all'uomo per essere liberi, e immediatamente dopo la liberazione i maiali erano già i nuovi capi, la medicina peggiore del male.
Secondo me, il cambiamento propugnato a vario titolo da tutte le formazioni politiche non è altro che il di gattopardiana memoria "bisogna che tutti cambi affinchè niente cambi."
Ciao


Purtroppo credo che sia proprio così.

I partiti cambieranno quando la coscienza e consapevolezza dei cittadini cambierà.

Se si candidasse Beppe Grillo il mio voto sarebbe già suo.

Ma occorre sempre essere attenti e vigili, mai addormentarsi.
Molti votarono Berlusconi perchè si illudevano che, ormai satollo delle proprie ricchezze, avrebbe fatto la fortuna dei meno fortunati. Non immaginando che un lupo resta un lupo a prescindere dal latrato che fa e dalla pelliccia che indossa.

Tutti si preoccupano di non disperdere voti facendo così il gioco dei volponi.
Penso che ciascuno debba votare non in funzione della non dispersione del voto ma solo dopo aver fatto una scelta vera fra i vari contendenti.

Se, per esempio, tutti votassero, dopo attenta riflessione, in massa "La destra" di Storace e il PD?
Oppure "La sinistra.....L'arcobaleno" (i puntini sono per la stravaganza del nome) e il partito di CAsini?

Sarebbe stupendo, vuol dire che gli italiani si stanno svegliando.

Avremmo di botto due nuovi schieramenti.

Nessuno si ricorda quando AN (non mi ricordo se si chiamava proprio così) ai tempi della Democrazia Cristiana prendeva una risicata manciata di voti?

Niente è veramente saldo e immutabile, persino la crosta terrestre si muove in continuazione
Mary is offline  
Vecchio 07-03-2008, 10.38.43   #5
nuages
Ospite abituale
 
Data registrazione: 16-12-2007
Messaggi: 196
Riferimento: Il Partito del Cambiamento

il vero partito del cambiamento ci sarà quando capiremo che dobbiamo smetterla con le divisioni!!!!!destra e sinistra, scienza e controscienza, stampa e controstampa, notizie e contronotizie, filosofia e matematica, religione e laicismo ecc. ecc. la madre di tutti i discorsi e sempre una....dividi ed impera diceva quel tale...ed aveva ragione.....le troppe notizie che ci bombardano da ogni angolo agni momento della nostra vita ci rendono sempre più fragili, dobbiamo reagire e smetterla di andare dietro a questo fiume di inutilità, dobbiamo mirare al sodo, per esempio nella nostra società l'unica cosa che conta è il contributo onesto che noi apportimo e quello che ci viene restituito onestamente in termini di soldi servizi ecc, se imparassimo tutti ad essere meno esosi, saperci anche accontentare delle cose semplici che la vita ci offre tutto sarebbe piu semplice, facile e bello, smettiamola di dire che sono solo onesti quelli che stanno di qua o di la, i veri valori della vita e delle bellezze dell'universo in cui siamo immersi e che ci vengono date a gratis ogni secondo della nostra vita non hanno appartenenze politiche, l'universo è molto ma molto più onesto umile e generoso di noi.
nuages is offline  
Vecchio 09-03-2008, 20.32.10   #6
--Zeta--
Ospite
 
Data registrazione: 08-03-2008
Messaggi: 4
Riferimento: Il Partito del Cambiamento

Citazione:
Originalmente inviato da nuages
il vero partito del cambiamento ci sarà quando capiremo che dobbiamo smetterla con le divisioni!!!!!destra e sinistra, scienza e controscienza, stampa e controstampa, notizie e contronotizie, filosofia e matematica, religione e laicismo ecc. ecc. la madre di tutti i discorsi e sempre una....dividi ed impera diceva quel tale...ed aveva ragione.....le troppe notizie che ci bombardano da ogni angolo agni momento della nostra vita ci rendono sempre più fragili, dobbiamo reagire e smetterla di andare dietro a questo fiume di inutilità, dobbiamo mirare al sodo, per esempio nella nostra società l'unica cosa che conta è il contributo onesto che noi apportimo e quello che ci viene restituito onestamente in termini di soldi servizi ecc, se imparassimo tutti ad essere meno esosi, saperci anche accontentare delle cose semplici che la vita ci offre tutto sarebbe piu semplice, facile e bello, smettiamola di dire che sono solo onesti quelli che stanno di qua o di la, i veri valori della vita e delle bellezze dell'universo in cui siamo immersi e che ci vengono date a gratis ogni secondo della nostra vita non hanno appartenenze politiche, l'universo è molto ma molto più onesto umile e generoso di noi.

scusate ma ho letto solo il primo e l'ultimo post, quindi se ripeto cose già dette me ne scuso.
assolutamente d'accordo, quella di creare nuovi partiti è una tentazione quasi tutta italiana. In USA, UK, le democrazie più "avanti" del mondo non succede questo. Bisogna ricordare che anche nel New Labour di Blair (ora Brown) ci sono i "dissidenti", coloro che non la pensano secondo la linea ufficiale e votano contro certe leggi. Dobbiamo far sì che si arrivi più o meno a questo.
Capisco benissimo le posizioni di chi ha aperto il topic (nuages_ )
Bisogna però anche ricordare che, per raggiungere certi obiettivi, i gruppi "rivoluzionari" hanno due opzioni:
1- prendere il potere instaurando una dittatura
2- compromettersi in qualche modo con poteri economici, politici già esistenti (Berlusconi e Bossi hanno incontrato sulla loro strada l'ex DC: Se la sono fagocitata per metà)! un Partito del Cambiamento è la più pia, e nobile, lo ammetto! delle illusioni in politica.
--Zeta-- is offline  
Vecchio 10-03-2008, 05.28.42   #7
acquario69
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Riferimento: Il Partito del Cambiamento

tra le altre cose,bisognerebbe pure e forse innanzitutto cambiare la testa degli italiani ..giorni fa ho letto qualcosa che gia sapevo riguardante il sistema "clientelare" che era la strada per raggiungere il potere.. degli antichi romani!! ...e' passata troppa acqua sotto i ponti che potrebbe non avere piu alcun senso secondo voi?!.. eppure penso che certe radici siano cosi profonde e radicate da noi come in nessun altra nazione della terra..il nostro amico svedese forse vede le cose come e' stato abituato a viverle e pensarle,(senso civico e pragmatismo)che da noi appunto sono da sempre state chimere ed e' normale che poi sembra tutto piu semplice,in effetti da loro deve esserlo senz'altro,come del resto mi sembra pure tangibile,non hanno mica la zavorra che abbiamo ereditato noi,in tutto questo tempo.
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Vecchio 10-03-2008, 09.31.43   #8
Valerio2
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Riferimento: Il Partito del Cambiamento

Secondo me non esistono rivoluzioni pacifiche ed incruente: le cosiddette rivoluzioni culturali. Almeno non nel sistema politico.

L'indignazione non ce la fa a smuovere le masse.

Per arrivare ad una vera rivoluzione la gente deve avere fame ed essere, pertanto, veramente incazzata.

La ricerca, un po' semplicistica di un partito modello, sembra più un passatempo, un esercizio dialettico.

Un partito per esistere ha bisogno di un forte movimento di aggregazione, di uno o più leaders dotati di forte carisma, e di soldi. Non è un club della domenica, è una vera impresa, nel sistema economico della politica mestiere, che è l'unica abbastanza forte da attirare personalità forti e capaci. Anche capaci in senso deteriore, perchè no.

Berlusconi e Di Pietro hanno saputo cavalcare un forte momento emotivo di un'Italia che viveva Tangentopoli e la corruzione e l'immobilismo della DC.

E' stata una rivoluzione fatta dai media, con tutte le conseguenze del caso: ora abbiamo la politica spettacolo, in cui sguazzano tutti, politici, giornalisti e cabarettisti.

Ma se non sei nessuno, se ti fai avanti come paladino del buoncostume, dell'onestà, dei valori fondanti, ecc. hai meno probabilità di Cristiano Malgioglio (che fra l'altro mi piace molto).

Grillo, per un attimo, aveva creato l'atmosfera dirompente, per potersi ritagliare uno spazio per un partitino tipo radical chic; ma ha perso il treno, i suoi seguaci si stanno sciogliendo come neve al sole, si sono già scocciati della sua intempestività. Doveva saperlo, lui conosce il mondo dello spettacolo e la sua volubilità.

Non credo al Partito degli Onesti, è una bufala. Preferisco il Partito dei Pensionati, è più reale.
Valerio2 is offline  

 



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