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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
07-03-2008, 10.38.43 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-12-2007
Messaggi: 196
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Riferimento: Il Partito del Cambiamento
il vero partito del cambiamento ci sarà quando capiremo che dobbiamo smetterla con le divisioni!!!!!destra e sinistra, scienza e controscienza, stampa e controstampa, notizie e contronotizie, filosofia e matematica, religione e laicismo ecc. ecc. la madre di tutti i discorsi e sempre una....dividi ed impera diceva quel tale...ed aveva ragione.....le troppe notizie che ci bombardano da ogni angolo agni momento della nostra vita ci rendono sempre più fragili, dobbiamo reagire e smetterla di andare dietro a questo fiume di inutilità, dobbiamo mirare al sodo, per esempio nella nostra società l'unica cosa che conta è il contributo onesto che noi apportimo e quello che ci viene restituito onestamente in termini di soldi servizi ecc, se imparassimo tutti ad essere meno esosi, saperci anche accontentare delle cose semplici che la vita ci offre tutto sarebbe piu semplice, facile e bello, smettiamola di dire che sono solo onesti quelli che stanno di qua o di la, i veri valori della vita e delle bellezze dell'universo in cui siamo immersi e che ci vengono date a gratis ogni secondo della nostra vita non hanno appartenenze politiche, l'universo è molto ma molto più onesto umile e generoso di noi.
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09-03-2008, 20.32.10 | #6 | |
Ospite
Data registrazione: 08-03-2008
Messaggi: 4
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Riferimento: Il Partito del Cambiamento
Citazione:
scusate ma ho letto solo il primo e l'ultimo post, quindi se ripeto cose già dette me ne scuso. assolutamente d'accordo, quella di creare nuovi partiti è una tentazione quasi tutta italiana. In USA, UK, le democrazie più "avanti" del mondo non succede questo. Bisogna ricordare che anche nel New Labour di Blair (ora Brown) ci sono i "dissidenti", coloro che non la pensano secondo la linea ufficiale e votano contro certe leggi. Dobbiamo far sì che si arrivi più o meno a questo. Capisco benissimo le posizioni di chi ha aperto il topic (nuages_ ) Bisogna però anche ricordare che, per raggiungere certi obiettivi, i gruppi "rivoluzionari" hanno due opzioni: 1- prendere il potere instaurando una dittatura 2- compromettersi in qualche modo con poteri economici, politici già esistenti (Berlusconi e Bossi hanno incontrato sulla loro strada l'ex DC: Se la sono fagocitata per metà)! un Partito del Cambiamento è la più pia, e nobile, lo ammetto! delle illusioni in politica. |
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10-03-2008, 05.28.42 | #7 |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: Il Partito del Cambiamento
tra le altre cose,bisognerebbe pure e forse innanzitutto cambiare la testa degli italiani ..giorni fa ho letto qualcosa che gia sapevo riguardante il sistema "clientelare" che era la strada per raggiungere il potere.. degli antichi romani!! ...e' passata troppa acqua sotto i ponti che potrebbe non avere piu alcun senso secondo voi?!.. eppure penso che certe radici siano cosi profonde e radicate da noi come in nessun altra nazione della terra..il nostro amico svedese forse vede le cose come e' stato abituato a viverle e pensarle,(senso civico e pragmatismo)che da noi appunto sono da sempre state chimere ed e' normale che poi sembra tutto piu semplice,in effetti da loro deve esserlo senz'altro,come del resto mi sembra pure tangibile,non hanno mica la zavorra che abbiamo ereditato noi,in tutto questo tempo.
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10-03-2008, 09.31.43 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-09-2007
Messaggi: 113
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Riferimento: Il Partito del Cambiamento
Secondo me non esistono rivoluzioni pacifiche ed incruente: le cosiddette rivoluzioni culturali. Almeno non nel sistema politico.
L'indignazione non ce la fa a smuovere le masse. Per arrivare ad una vera rivoluzione la gente deve avere fame ed essere, pertanto, veramente incazzata. La ricerca, un po' semplicistica di un partito modello, sembra più un passatempo, un esercizio dialettico. Un partito per esistere ha bisogno di un forte movimento di aggregazione, di uno o più leaders dotati di forte carisma, e di soldi. Non è un club della domenica, è una vera impresa, nel sistema economico della politica mestiere, che è l'unica abbastanza forte da attirare personalità forti e capaci. Anche capaci in senso deteriore, perchè no. Berlusconi e Di Pietro hanno saputo cavalcare un forte momento emotivo di un'Italia che viveva Tangentopoli e la corruzione e l'immobilismo della DC. E' stata una rivoluzione fatta dai media, con tutte le conseguenze del caso: ora abbiamo la politica spettacolo, in cui sguazzano tutti, politici, giornalisti e cabarettisti. Ma se non sei nessuno, se ti fai avanti come paladino del buoncostume, dell'onestà, dei valori fondanti, ecc. hai meno probabilità di Cristiano Malgioglio (che fra l'altro mi piace molto). Grillo, per un attimo, aveva creato l'atmosfera dirompente, per potersi ritagliare uno spazio per un partitino tipo radical chic; ma ha perso il treno, i suoi seguaci si stanno sciogliendo come neve al sole, si sono già scocciati della sua intempestività. Doveva saperlo, lui conosce il mondo dello spettacolo e la sua volubilità. Non credo al Partito degli Onesti, è una bufala. Preferisco il Partito dei Pensionati, è più reale. |