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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
12-02-2008, 15.34.03 | #13 | |
Ospite
Data registrazione: 26-01-2008
Messaggi: 27
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Riferimento: Stupidità giovanile
Citazione:
E' un pensiero molto duro, forse eccessivo, perché si potrebbe pensare che allora chi non è considerato "intelligente" dovrebbe soccombere, nulla di più sbagliato. Parliamoci chiaro, anche io non sono stato uno stinco di santo, ma se una cosa era sbagliata, era sbagliata punto! Non si faceva!...farsi una cannetta ogni tanto non vuol dire drogarsi, anche io me le sono fatte...e me le faccio ma non mi ritengo un drogato, non sò poi tu che esperienze abbia fatto. Se esistono dei paletti, vanno rispettati, belli o brutti che siano. A volte posso essere spostati, ma per farlo bisogna capirne la situazione, invece ora vengono non spostati, bensì rimossi, a "casaccio" e senza riflettere sulla conseguenze. |
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24-02-2008, 17.58.34 | #14 |
Ospite
Data registrazione: 22-02-2007
Messaggi: 21
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Riferimento: Stupidità giovanile
ciao a tutti...ho 18 anni, e mi sento quindi tirata in causa....hai perfettamente ragione piccolo lupo, io quasi mi vergogno di far parte di questa generazione di bambini che si credono grandi a 13 anni, e quindi se ne vanno in giro tra discoteche e quant'altro a raccimolare altri poveri ragazzi vittime di questa società usa e getta....o che si drogano, il sabato stanno fuori fino alle 4 del mattino quando io e miei amici alla loro età quasi non potevamo uscire...io abito in un piccolo paesino in provincia di treviso, ed è un disastro totale...mentre io e la mia compagnia ci troviamo per stare un pò insieme.... i 15enni (e soprattutto le 15enni) arrivano al bar con minigonne invisibili e appena uno sconosciuto rivolge la parola ad una ragazza...passano al massimo 5 minuti che li vedi andare via per manina verso il parco....e ogni volta mi disgusto...e che ogni sabato sera "mi devo ubriacare perchè sennò non mi bada nessuno"(parole sentite da una mia conoscente di 14 anni)..ma credo che un pò di colpa cmq sia anche dei genitori, che non sanno controllare i figli...l'unica cosa che mi risolleva un pò è che io so di essere una ragazza dai sani principi...e anche i miei amici per fortuna!!!
ciao ciao a tutti!!!! |
25-02-2008, 09.39.56 | #15 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-09-2007
Messaggi: 113
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Riferimento: Stupidità giovanile
Dolcenera ha usato un termine che non sentivo più da tempo.
I sani principi. Oggi si ha quasi timore ad usarlo. Si teme lo scherno di chi si professa libero da vincoli, di chi affronta la vita ed i suoi rapporti con il prossimo con una sicurezza aggressiva, con una baldanza travolgente che vogliono attestare di avere capito tutto della vita. Io sono padre. E non sono stato particolarmente abile a costruire un rapporto con i miei figli; preso dal lavoro e da varie vicissitudini non posso certo rappresentare il prototipo del padre modello. Eppure i miei figli hanno questi sani principi. Li vedo sensibili, onesti, affettuosi e ben si rapportano con i loro amici e compagni di scuola. Non hanno atteggiamenti di autodistruzione o di odio esasperato verso i loro genitori. Sono anche disposto a cedere il merito di questo loro imprinting alla madre, che ha curato più di me la loro educazione. Come abbiamo ottenuto questo risultato? Non abbiamo fatto nulla di particolare, non siamo neanche stati ossessivamente vicini a loro in tutti i momenti della loro vita, non abbiamo voluto sommergerli della nostra presenza, pur restando sempre vigili e non concedendo troppe libertà. Gli abbiamo solo dato modo di vivere una vita tranquilla, circondati di affetto; senza cure e dotazioni eccessive, senza stressarli perchè fossero i "primi" ed i "migliori", facendo loro capire che vorremmo vederli al meglio delle loro possibilità, ma che, comunque, sono in famiglia e che li amiamo così come sono, con tutti i loro (tanti) difetti, le debolezze e le particolarità del loro carattere. Forse alla radice di tanto malessere nei giovani c'è una sola cosa. Non si sentono parte di un mondo che li accetti e li ami per quello che sono. Forse si sentono rifiutati, abbandonati, non all'altezza. E si rinchiudono in gruppi di "pari", con i quali condividono le derive e gli errori di chi è lasciato solo a misurarsi con problemi più grandi di lui. Forse in loro ha fallito la prima entità con cui sono venuti a contatto: la Famiglia. Poi ha fallito anche la seconda: la Scuola. La Scuola non li ha amati, non ha dato loro un senso di appartenenza che già non gli aveva dato la Famiglia. Secondo me, non hanno ricevuto amore, e lo vanno cercando nel sesso, muovendosi da sprovveduti e finendo per trovare solo autodistruzione. Cosa succederà quando impatteranno nella terza entità: lo Stato? Ne rispetteranno le regole, i limiti ed i tanti vincoli? Potrà mai, lo Stato, dare loro l'amore che già non gli hanno dato la Famiglia e la Scuola? |