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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 23-12-2007, 06.16.45   #1
Eretiko
Ospite abituale
 
Data registrazione: 11-10-2007
Messaggi: 663
Dramma studenti

Secondo i dati divulgati dal recente studio internazionale sul grado di preparazione degli studenti delle scuole medie italiane, sembrerebbe che:

- circa 6 su 10 quindicenni non sanno il motivo dell'alternarsi del giorno e della notte
- 2 su 10 non sanno il significato (e non sanno applicare) una banale formuletta di cambio valuta

Che fossimo dei grandi somari in matematica e in scienze lo sapevamo, ma questi dati, se non fosse che questi ragazzi sono il futuro dell'Italia, potrebbero essere anche comici.

Secondo voi perchè in Italia si continua a prediligere una cultura di tipo umanistico a scapito di quella di tipo scientifico ?
Riuscirà il ministero a dare una sterzata incisiva a questo indecente stato in cui versa la scuola pubblica (senza fare idiozie tipo la tripla "I" dell'ex ministro Moratti) ?
A chi serve una società ignorante in matematica e, in generale, in questioni scientifiche ?
Eretiko is offline  
Vecchio 23-12-2007, 14.16.38   #2
S.B.
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 486
Riferimento: Dramma studenti

Avere una risposta definitiva piacerebbe molto anche a me, più che incolpare Croce e Gentile non saprei cosa dire.

Comunque sono convinto che una conoscenza di base della storia della scienza sia indispensabile, almeno quanto lo è una conoscenza basilare della storia della letteratura, dell'arte italiana.

Ovviamente è anche necessario conoscere gli strumenti logico-matematici minimi per poter sopravvivere nel nostro mondo senza essere presi eccessivamente in giro.

C'è veramente qualcosa per cui l'insegnamento della matematica risulta veramente ostico, è molto più facile incontrare un bravo prof. di filosofia che uno di matematica (bravo nel senso di coinvolgente soprattutto).

Io stesso ho avuto "scontri" con la matematica del liceo, poi grazie alla filosofia ho rivalutato la matematica e moltissime altre cose, per questo insisto sempre sull'importanza della filosofia come "aggregante".
S.B. is offline  
Vecchio 26-12-2007, 21.13.37   #3
-Ivan-
Ospite abituale
 
Data registrazione: 09-03-2007
Messaggi: 49
Riferimento: Dramma studenti

Ma io sinceramente non vedo questa gran tragedia, semplicemente vedo che gli studenti non sono stimolati a studiare e questo dispiace molto perchè lo studio è forse l'arte umana per eccellenza, l'interesse verso la conoscenza e la ricerca della verità.
Detto questo non mi pare sia necessario comunque per vivere bene sapere alcuna delle cose che si insegnano a scuola.
Lo so che sembra strano che una persona possa non sapere il perchè del giorno e della notte però alla fin dei conti non mi sembra il caso di prendere in giro le persone per questo motivo, così come non mi sembra il caso di farlo con chi non conosce la matematica.
Il fatto che in Italia si ricerchi di più la cultura umanistica è una gran bella cosa ed è l'unica cosa che la salva a parer mio, la scienza in generale oggi è vista solo in base alle applicazioni che permette, le nazioni tecnologicamente avanzate oggi producono telefonini di nuova generazione, televisioni al plasma, fanno esperimenti genetici e non mi pare che il progresso si stia muovendo proprio in una direzione conveniente per noi stessi, per questo affermo che spero che le cose in Italia vadano avanti così, perchè inseguire il progresso va bene se il progresso ha una componente umana, altrimenti diventiamo noi stessi dei robot.
-Ivan- is offline  
Vecchio 27-12-2007, 14.08.17   #4
kore
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Data registrazione: 31-07-2007
Messaggi: 343
Riferimento: Dramma studenti

Chissà, forse si sbaglia a voler a tutti i costi mandare a scuola i ragazzi che non hanno voglia di studiare. Uguali diritti per tutti, sempre. Ma se un ragazzo reputa inutile sapere come il giorno si alterni alla notte, e ritiene stupida la filosofia, e in generale anche le materie umanistiche (c'è ignoranza totale anche in quelle), allora che andassero a lavorare.
kore is offline  
Vecchio 27-12-2007, 17.06.00   #5
padulo
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Data registrazione: 17-10-2006
Messaggi: 64
Riferimento: Dramma studenti

Citazione:
Originalmente inviato da kore
Chissà, forse si sbaglia a voler a tutti i costi mandare a scuola i ragazzi che non hanno voglia di studiare. Uguali diritti per tutti, sempre. Ma se un ragazzo reputa inutile sapere come il giorno si alterni alla notte, e ritiene stupida la filosofia, e in generale anche le materie umanistiche (c'è ignoranza totale anche in quelle), allora che andassero a lavorare.

Si, probabilmente anche questo e' giusto.
Ma ci vuole anche qui una chiara consapevolezza. Quando si presenta un caso del genere, chi decide che bisogna lasciar perdere la scuola e mandare il ragazzo/a a lavorare?? Secondo te oggi un genitore riconosce facilmente che un figlio/a non ha voglia di studiare e lo mette a cercarsi un lavoro??
padulo is offline  
Vecchio 27-12-2007, 21.23.26   #6
sileno
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Data registrazione: 17-07-2007
Messaggi: 128
Riferimento: Dramma studenti

all'Università si potrebbe optare per il numero chiuso ( con test proibitivo ) per le materie umanistiche e le facoltà scientifiche invece lasciarle a numero aperto..ai licei poi incentivare lo studio delle scienze matematiche facendo leva su un aumento delle ore di laboratorio ( esperimenti, etc...) che in genere attirano più l'attenzione dei ragazzi mostrando l'applicabilità e l'utilità pratica delle formule matematiche in fisica o chimica....ciò significa più finanziamenti alle scuole per comprare attrezzature nuove e non qualche ferro arruginito e sommerso dalle ragnatele come spesso avviene nei licei italiani.....per chi vuole dedicarsi poi all'insegnamento delle discipline scientifiche, dopo l'Università una scuola di specializzazione seria e magari prima di insegnare in una scuola si fà un concorso serio tra i primi candidati presenti in graduatoria con test e colloqui orali ad hoc e con commissioni imparziali e integerrime....

una curiosità: quali sono le tre I della Moratti? Italiano, inglese e informatica?
sileno is offline  
Vecchio 28-12-2007, 01.22.07   #7
Eretiko
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Data registrazione: 11-10-2007
Messaggi: 663
Riferimento: Dramma studenti

Ho l'impressione che il problema delle materie scientifiche sia strutturale alla scuola italiana; se gli studenti sono somari non è solo colpa loro. Ricordo che anche al liceo scientifico non è che si facesse chissà cosa (chissà perchè poi si ostinano a chiamarlo così).
Quello che volevo far notare è che, secondo me, esiste proprio una sorta di avversione verso le materie scientifiche da parte della scuola italiana: e parlo proprio di matematica, fisica, scienze naturali. Ma parlo anche della vecchia e sempre ottima "analisi logica" che si faceva una volta sin dalle elementari. Personalmente ho l'impressione che molto dipenda anche dalla massiccia influenza della chiesa cattolica, che ha sempre guardato con estremo sospetto alla matematica e alla logica (basti pensare ad Agostino, per il quale la matematica era opera del demonio).
Eretiko is offline  
Vecchio 28-12-2007, 09.53.08   #8
S.B.
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Riferimento: Dramma studenti

Citazione:
Originalmente inviato da Eretiko
Ho l'impressione che il problema delle materie scientifiche sia strutturale alla scuola italiana; se gli studenti sono somari non è solo colpa loro. Ricordo che anche al liceo scientifico non è che si facesse chissà cosa (chissà perchè poi si ostinano a chiamarlo così).
Quello che volevo far notare è che, secondo me, esiste proprio una sorta di avversione verso le materie scientifiche da parte della scuola italiana: e parlo proprio di matematica, fisica, scienze naturali. Ma parlo anche della vecchia e sempre ottima "analisi logica" che si faceva una volta sin dalle elementari. Personalmente ho l'impressione che molto dipenda anche dalla massiccia influenza della chiesa cattolica, che ha sempre guardato con estremo sospetto alla matematica e alla logica (basti pensare ad Agostino, per il quale la matematica era opera del demonio).


Secondo me non è solo un problerma di ore, io ho fatto uno scientifico e avevamo 8 ore di matematica, 3 di fisica, 2 di informatica, 3 di chimica, all'ultimo anno.
La massiccia influenza della Chiesa Cattolica credo c'entri ben poco, altrimenti molto più "fastidiose" dovrebbero essere la filosofia e la letteratura, o la storia.
Tutte queste materie sono piene di idee sia "pro" che "contro" la fede.
Non dimenticare che anche Bnedetto Croce (ministro dell'istruzione appena prima di Gnetile) bollava le formule matematiche come "ricette di cucina" e si vantava di non saperne nulla.
In ogni caso queste sono supposizioni che lasciano il tempo che trovano.

Il problema sta spesso negli studenti e nel modo d'insegnamento, la maggior parte non digerisce le materie scientifiche.

Un'ottima idea l'ha avuta Veronesi secondo me: introdurre un'ora di "storia del pensiero scientifico", per potersi approcciare con più interesse alle astrusità delle scienze. Potrebbe essere un'ora di compresenza filosofia- matematica, o simili.
S.B. is offline  
Vecchio 06-01-2008, 11.15.38   #9
kore
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Originalmente inviato da padulo
Si, probabilmente anche questo e' giusto.
Ma ci vuole anche qui una chiara consapevolezza. Quando si presenta un caso del genere, chi decide che bisogna lasciar perdere la scuola e mandare il ragazzo/a a lavorare?? Secondo te oggi un genitore riconosce facilmente che un figlio/a non ha voglia di studiare e lo mette a cercarsi un lavoro??

Chi decide? Il ragazzo, naturalmente! Sono convinta che dopo un annetto di lavoro correrebbe di nuovo a scuola e apprezzerebbe!
Nella mia famiglia la cultura è sempre stata ritenuta importante, ciò non toglie che mio fratello, che non aveva voglia di studiare, abbia iniziato a lavorare dopo il faticossissimo diploma. Qualche anno dopo ha iniziato a rimpiangere vivamente di non essersi iscritto all'Università, e il suo rimpianto dura ancora, visto che adesso suo figlio, che studia pochino ma se la cava, sogna di intraprendere gli studi che il padre non ha potuto o voluto fare.
Le persone migliori che ho conosciuto nel campo degli studi venivano o da famiglie di intellettuali, per i quali la cultura è il pane quotidiano, o da famiglie contadine, per le quali il lavoro duro è stato il pane quotidiano.
Io credo che la cultura sia un valore che va inculcato ai bambini, ma come farlo se i bambini vivono in case nelle quali i libri (pochi) hanno l'aspetto di ragni pelosi e promettono immani sofferenze al malcapitato lettore?
Figli ignoranti di genitori ignoranti.
In ogni caso oggi si laureano cani e porci, e si rimane disoccupati nel peggiore dei casi, mentre nel migliore si guadagna uno stipendiuccio da fame.
Ho amici che insegnano all'Università per 3 euro l'ora.
Conviene insistere tanto per mandare sti figli a scuola? E per fare cosa?
Se a 16 anni, finita la scuola dell'obbligo, vai malissimo, sei stato bocciato o promosso per intervento divino, hai "deciso" la tua sorte (16 anni sono pochi, c'è tutto il tempo di ripensarci).
Non voglio sembrare dura, però secondo me un annetto di sano lavorazzo alla cassa di un supermercato oppure in qualche ristorante, renderebbe la mia nipotina maggiore una grandissima amante dello studio (e sì che fa il Liceo Artistico, e non è che si ammazzino di matematica e italiano lì!!!).
Sveglia alle sette, otto ore di lavoro al giorno, ferie poche e contate... altro che "che schifo la Storia!".
kore is offline  
Vecchio 06-01-2008, 14.56.54   #10
padulo
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Originalmente inviato da kore
Chi decide? Il ragazzo, naturalmente! Sono convinta che dopo un annetto di lavoro correrebbe di nuovo a scuola e apprezzerebbe!
Nella mia famiglia la cultura è sempre stata ritenuta importante, ciò non toglie che mio fratello, che non aveva voglia di studiare, abbia iniziato a lavorare dopo il faticossissimo diploma. Qualche anno dopo ha iniziato a rimpiangere vivamente di non essersi iscritto all'Università, e il suo rimpianto dura ancora, visto che adesso suo figlio, che studia pochino ma se la cava, sogna di intraprendere gli studi che il padre non ha potuto o voluto fare.
Le persone migliori che ho conosciuto nel campo degli studi venivano o da famiglie di intellettuali, per i quali la cultura è il pane quotidiano, o da famiglie contadine, per le quali il lavoro duro è stato il pane quotidiano.
Io credo che la cultura sia un valore che va inculcato ai bambini, ma come farlo se i bambini vivono in case nelle quali i libri (pochi) hanno l'aspetto di ragni pelosi e promettono immani sofferenze al malcapitato lettore?
Figli ignoranti di genitori ignoranti.
In ogni caso oggi si laureano cani e porci, e si rimane disoccupati nel peggiore dei casi, mentre nel migliore si guadagna uno stipendiuccio da fame.
Ho amici che insegnano all'Università per 3 euro l'ora.
Conviene insistere tanto per mandare sti figli a scuola? E per fare cosa?
Se a 16 anni, finita la scuola dell'obbligo, vai malissimo, sei stato bocciato o promosso per intervento divino, hai "deciso" la tua sorte (16 anni sono pochi, c'è tutto il tempo di ripensarci).
Non voglio sembrare dura, però secondo me un annetto di sano lavorazzo alla cassa di un supermercato oppure in qualche ristorante, renderebbe la mia nipotina maggiore una grandissima amante dello studio (e sì che fa il Liceo Artistico, e non è che si ammazzino di matematica e italiano lì!!!).
Sveglia alle sette, otto ore di lavoro al giorno, ferie poche e contate... altro che "che schifo la Storia!".
Ah si aspetta…….quello che volevo dire io è: ma il ragazzo ce l’ha tutta ‘sta maturità per decidere se vuole studiare o no?? Siamo sicuri che ha la coscienza per prendere una decisione di questo tipo, a quella età ???
E ancora (o forse soprattutto): visto come sono fatti i genitori oggi, che guai a dirgli che i figli non vogliono fare niente, altrimenti diventano i tuoi primi nemici…genitori che oggi non fanno altro che viziare i figli, perché non sanno farli i genitori,…beh questi prendono la ferale decisione: “ti levo da scuola e ti mando lavorare”??? Ma magari!!!….magari ci fossero ‘sti genitori ti dico io!!!
Tu ti ritieni dura e parli di lavorare alla cassa del supermercato, ma io ti dico di più: mandiamoli a zappare (lo dico naturalmente in senso buono e con il massimo rispetto per chi lo fa), si levano somari inutili dalla scuola e si riscopre una attività che potrebbe dare tanto lavoro…..con l’aria che tira oggi!!! In definitiva, hai ragione perfettamente, ma ‘sto principio lo vorrei tanto vedere messo in pratica!!!
padulo is offline  

 



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