Abito a circa 30 km da Trier (antica Treviri, capitale dell’impero romano d’occidente che controllava l’Europa dall’Inghilterra alla Spagna, quando ormai Roma iniziava la sua decadenza) dove la settimana scorsa ho visitato una mostra su Costantino il Grande.
Illuminante.
Ho imparato tantissime cose sulla tetrarchia che non ricordo se a scuola me le avessero insegnate. Ma soprattutto né la scuola né i preti avevano lasciato trasparire il significato vero della famosissima frase latina « In hoc signo vinces » («con questo segno vincerai»),
(da Wikipeidia)
"Una pia leggenda cristiana, vuole che Costantino il Grande, alla vigilia della battaglia decisiva contro Massenzio per il controllo dell'Impero romano, abbia visto in sogno una croce, e abbia udito una voce pronunciare questa frase...
Secondo la versione cristiana della leggenda Costantino, sapendo che tra i suoi soldati vi erano moltissimi cristiani (allora perseguitati), decise di seguire il presagio e fece dipingere sulle insegne dei suoi uomini il monogramma di Cristo, ossia il chi-rho o Crismon, formato dalle lettere XP (che sono le prime due lettere greche della parola XPICTOC cioè "Christos") sovrapposte. I soldati, galvanizzati, sconfissero l'avversario."
…e da quel momento il cristianesimo divenne la religione del potere (Costantino uccise moglie e figlio che vedeva come minacce al suo potere), facendone proprie organizzazione, gerarchia, avidità. Ai poveri fu lasciata l’illusione di spiritualità e salvezza.
E’ forse ora di liberare dal giogo del potere quello a cui la gente vuol credere?