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25-09-2007, 17.12.50 | #2 |
Credente Bahá'í
Data registrazione: 26-02-2007
Messaggi: 447
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Riferimento: Islam....che fare ??
Oltre a "L'Islam" di Alessandro Bausani (Bahá'í), anche con la sua traduzione del "Corano", si potrebbe leggere: "RELIGIONI RIVELATE" Augusto Robiati (Bahá'í).
Specialmente il capitolo dedicato all'Islam, anche se in questo libro si fà un decorso di tutte le religioni monoteiste col fine di confronto ed analisi intesa a definire, se esse possono o no, essere definite conseguenziali e derivanti da un "Progetto Divino" unico per l'evoluziome umana. Ma tornando all'Islam:"RELIGIONI RIVELATE" Augusto Robiati [pag.120] IL MODO ISLAMICO DI ESPRIMERE LA RELIGIOSITÀ Insegnamenti etici desunti dal Corano - Godere delle cose materiali senza divenirne schiavi (Sura VII, 31) - Importanza della preghiera e della pazienza (Sura 11, 153) - Essenzialità della giustizia, della beneficenza, dell’amore verso i genitori e condanna della dissolutezzza e della prepotenza (Sura XVI, 90) - Esaltazione della cortesia e del perdono (Sura 11, 263) - Reagire al male con il bene (Sura XXIII, 96) - Invito ad amare il prossimo e a non essere superbi, vanitosi e avari (Sura IV, 36 e seg.) - Rilevanza etica del timore di Dio (Sura IX, 108 - 109) - Invito a non fornicare, a non uccidere e a rispettare i patti (Sura XVII, 32 e seg.) - Condanna della maldicenza e dell’ipocrisia (Sura XLIX, 12 e IV, 38) - Esaltazione della pietà, dell’equità e della moderazione (Sura VII, 26; Sura VII, 29 e Sura V, 87) - Invito alla castità fuori dal matrimonio (Sura XXIV, 33) - Proibizione del vino e del gioco d’azzardo (Sura V, 90). Le cinque prescrizioni dei muslim (i credenti) Perchè propongo questo passo? Semplicemente per dire che la messa in atto di tali principi eviterebbe a monte qualsiasi contrapposizione pseudo-religiosa e sociale. Quello che in realtà l'Islam imputa alla Cristianità è la mancanza di "Moderazione" <Godere delle cose materiali senza divenirne schiavi (Sura VII, 31)> il portare all'eccesso tutto quello che di materiale l'uomo abbia col dimenticarsi dei veri insegnamenti di Gesù. Anche l'Islam non è da meno negli eccessi dimenticando la "Moderazione" e ciò e contraria ai loro stessi principi: Reagire al male con il bene (Sura XXIII, 96) Invito ad amare il prossimo e a non essere superbi, vanitosi e avari (Sura IV, 36 e seg.) Esaltazione della pietà, dell’equità e della moderazione (Sura VII, 26; Sura VII, 29 e Sura V, 87) Molti degli stati Islamici rispettano tali principi, ma vi sono alcuni stati che eccedono dimenticando proprio la "Moderazione", la mancanza della quale, in campo materiale, imputano come difetto alla Cristianità Occidentale. A mio modesto avviso, giusto per dare una risposta al 3d, sarebbe opportuno che tutti siano più "MODERATI", gli eccessi sono un male per tutta l'umanità. Saluti Nota del webmaster Post inizialmente destinato alla discussione Islam....che fare ?? |
30-09-2007, 21.29.08 | #5 |
Credente Bahá'í
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Riferimento: Islam.
Amico Faqir
La difficoltà iniziale che un italiano trova nella cultura Islamica è la troppa correlazione tra Religione e Stato, il fatto stà nella nostra Costituzione che prevede la libertà di Religione, ed anche il cambio di credo secondo l'evoluzione spirituale delle singole persone. Personalmente condivido con Te la troppa materialità della cultura occidentale, la tendenza comune ad eccedere in tutte le cose, dal consumismo sfrenato all'arricchimento sfrontato. Ma ciò colpisce una minoranza mentre la maggioranza dei cittadini è quella che resta costretta nei limiti di un vivere dignitoso, essendo quella che poi regge tutto l'apparato burocratico dello Stato. I paesi Islamici, intendo quelli più fondamentalisti, sono visti dagli occidentali come eccessivi nelle loro leggi, troppo legate ad una visione del Corano restrittiva, fino a ledere libertà umane consolidate nella cultura occidentale. Argomenti come la libertà delle donne, la loro parità di diritti e doveri con gli uomini, che in occidente è ormai acclarata anche se non del tutto applicata, in alcuni paesi Islamici sembra del tutto ignorata pur se nel Corano, lo stesso Muhhammad (Dio lo abbia in gloria) si è sempre espresso in modo unitario verso entrambi i sessi. Quando Egli si rivolgena ai credenti vi si rivolgeva come, servi e serve di Dio quasi a mettere entrambi i sessi sullo stesso piano sia spirituale che materiale. Un'altra questione è quella della poligamia, che nel Corano mi sembra sia limitata a quattro e che deve sottostare all'accettazione da parte della prima moglie (non vorrei sbagliare nel caso ti chiedo di correggermi). Capisco il perchè tale legge fu introdotta dal Profeta, essa doveva salvaguardare le donne dal barbaro uso delle tribu nomadi, precedenti alla Rivelazione, che uccidevano le neonate inquanto ritenute un peso per i loro continui spostamenti in terre aride e deserte, ma oggi del tutto superate. Non voglio entrare al momento in altre questioni di contrasto culturale che potranno essere trattate in seguito, spero che Tu voglia sinceramente avere un dialogo aperto che possa essere di chiarimento da entrambi i punti di vista, la comunicazione e la convivenza pacifica di culture diverse sono state e sempre saranno punto di crescita tra i popoli. Saluti sinceri |
01-10-2007, 12.18.01 | #6 |
Ospite abituale
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Riferimento: Islam.
@ Faqir (e di rimando a padulo e agli altri): cerco di dare una risposta qui alle domande da te poste nel 3d "Islam che fare..", ovvero quali sono le impressioni in una non-musulmana a contatto con i musulmani, se davvero si prova a ascoltarli o ad evitarli...
..Premessa: di tanti pregiudizi che personalmente posso avere...credo di poter dire che cerco almeno di sforzarmi per rapportarmi a persone di altre religioni (anche se a volte nel "dialogo" mi accorgo di avere più "paraocchi" di quel che avrei pensato...e che proprio dopo questi "scontri" cerco di rifletterci su..). Motivo? semplice..se non avessi almeno un po' di curiosità verso il mondo musulmano non potrei fare ricerche su un argomento così particolare come il sufismo in Turchia Proprio ieri è stato l'800 anniversario della nascita di Rumi (poeta e mistico persiano del XIII secolo) celebrato, con il patrocinio dell'Unesco, in Turchia, Egitto e Afghanistan. Ma in realtà, diversi paesi hanno voluto contribuire ad onorare la memoria del mistico con conferenze e cerimonie. Ieri sera a Konya (città dell'Anatolia, in cui è vissuto Rumi) c'è stata una grande celebrazione nello stadio di Ataturk: al cospetto di circa 20.000 spettatori, si sono esibiti, per la prima volta, 300 "semazen" (da noi conosciuti come dervisci rotanti). Konya è una delle città turche più conservatrici..segnalata sulle guide come "città in cui bisogna coprirsi per rispettare le tradizioni islamiche". In effetti, rispetto a una città cosmopolita come Istanbul..qui la "tradizione islamica" è più viva...ma per uno straniero che arriva qui, non con un tour fuggente, c'è una maggiore possibilità di vedere cosa vuol dire per le persone il rapporto quotidiano con la religione..In special modo in questo periodo: in cui ricorre il digiuno del mese di Ramadan... per dirla con parole più "corrette" delle mie: Il mese di Ramadan è il nono del calendario islamico, reso doppiamente sacro dall’Islàm per il fatto che è: "Il mese in cui fu rivelato il Corano come guida per gli uomini e prova chiara di retta direzione e salvezza" (Sura II, v. 185). Il digiuno, durante il sacro mese di Ramadan, è atto basilare di culto, obbligatorio per tutti i musulmani tranne che per alcune categorie di persone. Per legge sono esenti dal digiuno i minorenni, i vecchi, i malati di mente, i malati cronici, i viaggiatori, le donne in stato di gravidanza o che allattano, le persone in età avanzata, nel caso che il digiuno possa comportare un rischio per loro. E proibito alle donne musulmane mestruale e in puerperio. La legge ammette e raccomanda anche il digiuno volontario, in determinati giorni dell’anno. Il Corano stabilisce l'obbligo del digiuno: " O voi che credete! Vi è prescritto il digiuno, come fu prescritto a coloro che furono prima di voi, nella speranza che voi possiate divenire timorati di Dio." (sura II, v.183) (da: http://www.sufi.it/Islam/ramadan.htm) Trovarsi in un paese musulmano nel periodo del Ramadan può spesso voler dire condividere l'esperienza delle persone locali, che digiunano dall'alba al tramonto..ovviamente l'esperienza può variare...il turista temporaneo può avvertire un leggero disagio nel consumare cibo e bevande quando tutti gli altri intorno a lui si astengono dal cibo.. Per chi invece non è Musulmano ma si trova a condividere la sua giornata con Musulmani..il mese del digiuno si può trasformare in un momento di meditazione e..leggera disintossicazione del proprio corpo.. ad Istanbul il momento prima dell'inizio del digiuno (che ha inizio con la prima preghiera del mattino, all'alba..) è preceduto dal suono dei tamburi in strada che annunciano l'ora del"suhur", un piccolo pasto.. Da allora il poi..niente cibo, né bevande, né rapporti sessuali..ma soprattutto..niente cattiverie, menzogne e comportamenti "scorretti"..Devo dire che ad Istanbul, oggi è piuttosto facile vedere rampanti giovani manager sorseggiare caffé nei mitici (ironico) Starbucks.. Tuttavia, in molte parti della città, il digiuno non solo è rispettato ma si trasforma anche in un momento di forte condivisione sociale quando, al calar del sole, c'è l'iftar (la "rottura" del digiuno, subito dopo la preghiera serale). Passeggiando per le strade della città, si vedono grandi mense pubbliche, allestite appositamente per l'iftar, in cui si recano donne, bambini, anziani...Altrimenti, grazie alle favorevoli condizioni temporali, non è raro incontrare famiglie intere che consumano il proprio pasto nei giardini pubblici, leggendosi versetti del Corano.. e a Konya? a Konya tutto ciò è molto più visibile..la partecipazione religiosa (nelle moschee) e sociale (la rottura dell'iftar) è molto più "sentita"..ma da qui a dire che Konya è una città di fanatici, perché più "tradizionale" direi che ce ne passa.. credo di non aver esaurientemente risposto a Faqir..ma per l'appunto lascio a lui la parola per spiegare meglio cos'è il digiuno e quali sono gli altri "pilastri della fede"... Una nota @ Faqir, non te la prendere...ma io ho caldeggiato l'apertura di un apposito 3d per far condividere a te e altri le impressioni sull'Islam ...se non partecipo/rispondo sappi che non è per cattiva volontà..ma per "razionamento di tempo su internet" ne approfitto per ringraziare nuovamente Hetman..in effetti nella nostra era tecnologica si è persa la pazienza nelle comunicazioni |
01-10-2007, 12.48.50 | #7 | |
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Riferimento: Islam.
Citazione:
Gentile Cassiopea, non era certo rivolto a te il mio..richiamino Con l'occasione ti ringrazio per il tuo sincero "vissuto" in Terra Turca che ci hai portato, mi sembrava di essere li... Non saprei cos'altro aggiungere su quanto ben riportato da te sul digiuno. Vedrò eventualemnte di ampliare gli altri principi dell'islam, a Dio piacendo devo anche una risposta all'amico hetman,...la sto preparando. saluti faqir |
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01-10-2007, 18.37.04 | #8 |
Ospite abituale
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Messaggi: 48
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Riferimento: Islam.
Dedicato a coloro che pensano
che nei paesi islamici non si possano costruire le Chiese http://www.youtube.com/watch?v=aKsKFIrum0s saluti faqir |
02-10-2007, 11.02.43 | #9 |
Ospite abituale
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Riferimento: Islam.
Hetman: "Argomenti come la libertà delle donne, la loro parità di diritti e doveri con gli uomini, che in occidente è ormai acclarata anche se non del tutto applicata, in alcuni paesi Islamici sembra del tutto ignorata pur se nel Corano, lo stesso Muhhammad (Dio lo abbia in gloria) si è sempre espresso in modo unitario verso entrambi i sessi. Quando Egli si rivolgena ai credenti vi si rivolgeva come, servi e serve di Dio quasi a mettere entrambi i sessi sullo stesso piano sia spirituale che materiale".
Ora tocca a me fare un pò l'avvocato del diavolo, soprattutto perchè in passato ho discusso appassionatamente con amici musulmani di questo argomento. Nel Corano (non posso riportare il versetto perchè non mi ricordo in quale sura si trovi... ) è scritto che Dio ha posto la donna un gradino sotto all'uomo. Non ho una versione commentata del Corano, ma uso la traduzione del Bausani. Il mio amico sosteneva che in effetti un uomo ha molta più forza fisica di una donna (anche se ho visto in giro delle valchirie che farebbero paura a Schwarzenegger). Non sapendo in che modo è stato interpretato questo versetto, chiedo lumi. |
02-10-2007, 17.54.22 | #10 | ||
Credente Bahá'í
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Riferimento: Islam.
Citazione:
Da "RELIGIONI RIVELATE" Augusto Robiati [pag.127] Citazione:
Cara Kore, spero sia chiaro il concetto di parità uomo-donna nell'Islam. Tengo a precisare alcune cose: 1 - Nell'Ebraismo, vedi VT, il matrimonio era "monogamo" ma l'uomo (marito) poteva avere delle "concubine" e ciò non offendeva la morale dell'epoca. 2 - Lo stesso Abramo ha avuto un figlio dalla serva di sua moglie col consenso della stessa, potremmo dire che il desiderio di un figlio l'ha spinse a farlo. 3 - In nessuna parte del NT, Gesù Cristo, ha mai prospettato espressamente un matrimonio per tutta la vita, Egli si è sempre rifatto alle Leggi precedenti, non ha nemmeno abrogato lo schiavismo che era diffusissimo tra gli ebrei ed i romani. 4 - Tutti i "Messaggeri Divini" portano la loro "Rivelazione" in epoche diverse e per la comprensione degli uomini e donne di quella specifica epoca. "Secondo l’islamista Bausani, e per molti secoli, l’Islam ha concesso alla donna più diritti che in Occidente e se oggi la cosa si è capovolta dipende da un mancato adeguamento dell’Islam ai tempi." Sinceri saluti |
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