Sui treni in Europa
Alta velocità o semplicemente una buona, sostenibile, ecologica infrastruttura ferroviaria in Europa?
Riporto qui sotto uno scambio di mail fra amici. E voi che ne pensate?
1. “Le reti di trasporto trans-europee
sono un pilastro della politica di trasporto dell'Unione, ma per la
nostra sinistra il treno ad alta velocità non si deve fare... voi avete
capito perché? “
2. “E sono d'accordo con i Verdi almeno finché il sistema ferroviario ESISTENTE non è rimesso in sesto. 110 € di solo andata a Milano (e so parla di Bruxelles, Lussemburgo, Strasburgo, Basilea, Milano) con una coincidenze. Incapacità del CFL di farmi il biglietto di ritorno e l'andata fino a Brescia. Ma a cosa serve l'alta velocità in questa situazione (e si parla di tutti i paesi dell'Europa)? Dov'è il risparmio energetico? »
3. “Ieri, alla lettura della tua lettera, mi sono riincazzata anch'io e ho scritto il seguente mail alla socità CISALPINO, sede in Svizzera, 50% Trenitalia, 50% Ferrovia svizzera, unico gestore dal dicembre 2006 dei collegamenti tra Italia e Svizzera.
Non servirà a niente, ma la sfogo fa bene!
Sono andata anche a spulciare i bilanci si di FS che di Trenitalia: son
fatti per non fare capire niente ai profani. La struttura è una cascata di
società alla Berlusconi in cui si rimpallano i prestiti e i finanaziamenti.
Quando poi vedi che il 100% di FS, che detiene il 100% di Trenitalia
appartiene al Ministro dei Trasporti, ci si domanda che senso ha la
liberalizzazione.”
4. “nous devons créér un blog sur les chemins de fer, pour Paris même chose, 63 euros un aller pour Paris en TGV, 330 kilomètres, et probablement plus de possibilité de prendre un train come una volta. Moi aussi je suis furax.
(traduco) dobbiamo creare un blog sulle ferrovie. Per Parigi (da Lussemburgo) è la stessa cosa: una sola andata con la TAV (330 km) 63 € e probabilmente non c’è più la possibilità di prendere il treno come una volta. Sono furiosa anch’io “
5. “un tempo, quando l'Italia esportava emigrati, c'erano i treni Palermo-Francoforte. Oggi rimane a malapena la Freccia del Sud Milano-Palermo/Siracusa/Agrigento, che ha mantenuto (per me) il fascino del viaggio rilassato (fin troppo) e senza fretta, con la sua partenza sempre (e dico sempre) in ritardo nel tardo pomeriggio e arrivo magari anche 4 o 5 ore dopo sull'orario ufficiale (ma in fondo che fretta c'è, quando l'unico treno - o quasi - che arriva all'ormai praticamente dismessa stazione di Agrigento è proprio quello lì?).
Fare un viaggio in treno oggi, sulle lunghe distanze, vuol dire cercare una certa esperienza di viaggio. Lo fai se ti va, se sai che cosa cerchi e che cosa vuoi. Lo fai se ti va di viaggiare, socializzare, chiacchierare. Se invece devi arrivare, ingrassi Ryanair. Io ormai non viaggio molto all'estero, ma se devo farlo per piacere, so già che lo farò in treno.”
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