Alfredo! Voi!
Violetta accetta l'invito di Flora e vi si reca.
Alfredo, trovato l'invito dimenticato da Violetta, si reca anche lui alla festa, con l'intenzione di riportare Violetta con sè.
Così Alfredo si mette a giocare a carte con gli altri invitati.
Ma Violetta non può rivelargli la promessa fatta a suo padre e gli lascia credere di essere innamorata del Barone.
Alfredo offenderà Violetta pubblicamente.
atto
Secondo
scena
Dodicesima
Detti ed Alfredo, quindi Violetta col Barone. Un Servo a tempo.
TUTTI
Alfredo! Voi!
ALFREDO
Sì, amici...
FLORA
Violetta?
ALFREDO
Non ne so.
TUTTI
Ben disinvolto! Bravo! Or via, giuocar si può.
(Gastone si pone a tagliare, Alfredo ed altri puntano)
(Violetta entra al braccio del Barone)
FLORA
(andandole incontro)
Qui desïata giungi.
VIOLETTA
Cessi al cortese invito.
FLORA
Grata vi son, barone, d'averlo pur gradito.
BARONE
(piano a Violetta)
Germont è qui! il vedete!
VIOLETTA
(Ciel! gli è vero.) Il vedo.
BARONE
(cupo)
Da voi non un sol detto si volga a questo Alfredo.
VIOLETTA
(Ah, perché venni, incauta! Pietà di me, gran dio!)
FLORA
(a Violetta, facendola sedere presso di sé sul divano)
Meco t'assidi: narrami quai novità vegg'io?
Il Dottore si avvicina ad esse, che sommessamente conversano. Il Marchese si trattiene a parte col Barone, Gastone taglia, Alfredo ed altri puntano, altri passeggiano.
ALFREDO
Un quattro!
GASTONE
Ancora hai vinto.
ALFREDO
(punta e vince)
Sfortuna nell'amore
vale fortuna al giuoco!
TUTTI
È sempre vincitore!
ALFREDO
Oh, vincerò stasera; e l'oro guadagnato
poscia a goder tra' campi ritornerò beato.
FLORA
Solo?
ALFREDO
No, no, con tale che vi fu meco ancor,
poi mi sfuggìa...
VIOLETTA
(Mio dio!)
GASTONE
(ad Alfredo)
(indicando Violetta)
(Pietà di lei!)
BARONE
(ad Alfredo, con mal frenata ira)
Signor!...
VIOLETTA
(al Barone)
Frenatevi, o vi lascio.
ALFREDO
(disinvolto)
Barone, m'appellaste?
BARONE
Siete in sì gran fortuna, che al giuoco mi tentaste.
ALFREDO
(ironico)
Sì? la disfida accetto.
VIOLETTA
(Che fia? morir mi sento.)
BARONE
(puntando)
Cento luigi a destra.
ALFREDO
(puntando)
Ed alla manca cento.
GASTONE
Un asse un fante hai vinto!
BARONE
Il doppio?
ALFREDO
Il doppio sia.
GASTONE
(tagliando)
Un quattro, un sette.
TUTTI
Ancora!
ALFREDO
Pur la vittoria è mia!
CORO
Bravo davver! la sorte è tutta per Alfredo!
FLORA
Del villeggiar la spesa farà il Baron, già il vedo.
ALFREDO
(al Barone)
Seguite pur.
SERVO
La cena è pronta.
CORO
(avviandosi)
Andiamo.
(tra loro a parte)
ALFREDO
Se continuar v'aggrada.
BARONE
Per ora nol possiamo.
Più tardi la rivincita.
ALFREDO
Al gioco che vorrete.
BARONE
Seguiam gli amici; poscia...
ALFREDO
Sarò qual bramerete.
Tutti entrano nella porta di mezzo: la scena rimane un istante vuota.
atto
Secondo
scena
Tredicesima
Violetta che ritorna affannata, indi Alfredo.
VIOLETTA
Invitato a qui seguirmi,
verrà desso?... vorrà udirmi?...
Ei verrà, ché l'odio atroce
puote in lui più di mia voce...
ALFREDO
Mi chiamaste?... che bramate?
VIOLETTA
Questi luoghi abbandonate:
un periglio vi sovrasta...
ALFREDO
Ah, comprendo! Basta, basta...
E sì vile mi credete?
VIOLETTA
Ah no, mai...
ALFREDO
Ma che temete?...
VIOLETTA
Temo sempre del Barone.
ALFREDO
È tra noi mortal quistione
s'ei cadrà per mano mia.
Un sol colpo vi torrìa
coll'amante il protettore.
V'atterrisce tal sciagura?
VIOLETTA
Ma s'ei fosse l'uccisore?
Ecco l'unica sventura
ch'io pavento a me fatale!
ALFREDO
La mia morte!... che ven cale?
VIOLETTA
Deh, partite, e sull'istante.
ALFREDO
Partirò, ma giura innante
che dovunque seguirai, seguirai
i passi miei!
VIOLETTA
Ah, no, giammai.
ALFREDO
No! giammai!...
VIOLETTA
Va', sciagurato.
Scorda un nome ch'è infamato.
Va'; mi lascia sul momento
di fuggirti: un giuramento
sacro io feci...
ALFREDO
E chi potea?
VIOLETTA
Chi diritto pien ne avea.
ALFREDO
Fu Douphol?
VIOLETTA
(con supremo sforzo)
Sì.
ALFREDO
Dunque l'ami?
VIOLETTA
Ebben... l'amo....
ALFREDO
(corre furente alla porta e grida)
Or tutti a me!
Ultima modifica di cannella : 29-01-2006 alle ore 22.13.05.
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