Un altro giro di boa
> è un libro che con la sua saggezza e i suoi insegnamenti, con i suoi incitamenti a ritrovare una propria armonia interiore e con il mondo ci suggerisce come sia possibile. credendoci, imparare a conoscerci meglio e scoprire che possiamo , nonostante tutto, trovare ancora serenità e gioia in noi stessi e in ciò che ci circonda.
... cara Sudha,
concordo con il tuo giudizio: sto leggendo ora questo libro che ci mette in contatto con la morte e di conseguenza con il senso piu' profondo da dare alla ns. vita, attraverso quello che terzani chiama un "salto di coscienza" per vivere piu' pienamente e consapevolmente.
Di fronte al dolore e alla distruzione (... tema quanto mai attuale per tutti dopo il tremendo maremoto asiatico!) la saggezza orientale, piu' volte ricordata dall'autore, ci aiuta a comprendere che l'universo (come aveva capito il ns. Leopardi) e' un processo universale di distruzione-trasformazione-costruzione cosmico infinito.
Kalì, la nera dea induista della distruzione e' anche Madre dell'universo perche' non c'e' creazione senza distruzione.
La dualita' del pensiero occidentale io-mondo, felicita'-infelicita', vita-morte e' pura illusione in un universo dove nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma in un cosmico "panta-rei".
"Il giorno e' l'ombra della notte, la vita l'ombra della morte" recita un passo dei Veda. Che sarebbe il giorno senza la notte ed il finito senza l'infinito?
Sedendo e mirando come il Leopardi dell'infinito, possiamo fare quel salto di coscienza che ci porta a sentirci parte del tutto. Allora persino il dolore e la certezza della morte puo' condurci ad una vita davvero consapevole e piena, abbandonando l'attaccamento a tutto cio' che e' impermanente, pur godendo a pieno di quanto la vita ha in serbo per chi non se ne rende schiavo. Questa e' la lezione che sto traendo da questo libro: vivere serenamente senza paura una vita davvero bella se sappiamo scegliere cio' che in essa conta davvero.
... che ne pensate? ... ha fatto anche a te questa impressione, cara Sudha?
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