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Vecchio 21-06-2004, 14.14.52   #1
alessa
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 21-06-2004
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Post "vite Adiacenti".la Storia Di Irene E Bianca

"VITE ADIACENTI"DI ALESSANDRA DI PAOLA,ESORDIENTE TOSCANA,E' LA DELICATA STORIA DI IRENE E BIANCA,CHE S'INCONTRANO PER LA VOGLIA,O PER IL BISOGNO,DEI LORO DESTINI.DI SEGUITO,DUE PICCOLI BRANI TRATTI DAL LIBRO E PARTE DELL'INTRODUZIONE.PARLO DI QUESTO LIBRO PER AMORE E PER DILETTO.GRAZIE A TUTTI.
MANUELA.


“ Sembra che le storie più strane si diano appuntamento a casa mia…”
Pensò.
Nonostante i suoi sforzi, Irene pensava di conoscere ben poco di sé.
Era uno spirito intrigato il suo, un animo che si stropicciava con niente.
Ora bianco…tra un momento giallo, poi nero...e forse, ma forse, ancora bianco.
Di notte si svegliava per ascoltare il cuore che batteva nell’orecchio…tscc…tscc…
Frullava, lontano e soffocato nel buio, aveva pareti di velluto e un filo, una mano lanciava e riprendeva il suo cuore yo-yo.
E poi questo sentire, questo intuire, questo trasformare…
Gli occhi degli altri, la neve bianca, la pioggia-pianto, il fiume- drago.
Il suo ricordo non aveva fine, si sentiva intrappolata nella rete di una memoria genetica con tutte le vicissitudini e i ricordi, le sofferenze e gli amori di altre decine di anime.
Tutti i ricordi dovevano sbiadire, o almeno rallentare, ma lei
viveva il dolore con un sentire immutabile, e poi dolore per chi e per che cosa? La sua vita era una cosina minuscola e nervosa, a volte morbosa, una vita piena d’ossa buttate lì in scompiglio, l’odore del cavolo bollito nel pianerottolo e lei che non riusciva a immaginare nient’altro che cavolo bollito dentro quelle pentole e poi dentro quei piatti.
Blu avrebbe visto anche tre fette di roast-beef e insalata.
La sua vita poteva essere un quadro intitolato “La rilettura”.
Era stanca. Voleva andare in tilt. Voleva meraviglie volanti sulla testa.
Pensava che se avesse avuto nel cuore un ramo d’albero, una foglia, un bisogno e un colore diversi dal rosso, i tasti di un pianoforte, se lei fosse stata lei e solo con qualcuno, se avesse avuto qualcuno ben piantato nel cuore, se fosse stata meno evanescente, per capire le sarebbe bastato quello che è a tutti è sempre bastato.
“Vorrei poter dire con certezza: appena penso che non ci sei, ecco che torni…”

Guardò fuori e tentò uno sguardo oggettivo.
La neve era la neve e il fiume era una massa d’acqua che sapeva dove andare...





...Guardò verso la transenna e la percorse con gli occhi per individuare un posto libero…si fermò, ma fu un fermarsi differente, la mente, i ricordi e l’infanzia, la madre, il mare, la morte, la zattera e l’odio…
Sulla transenna stavano appoggiate due mani che sapeva di conoscere, si avvicinò ancora, guardò la nuca scura e i capelli sottili, il collo tenero, intravide una guancia rosa.
(Perché è così illuminata?)
Dilatò le narici; l’animale fiutava l’aria per trovare l’essenza più consona, la più affine.
E infatti arrivò, in milioni di petali di rosa e bastoncini di vaniglia, miele e ginestre, mandarino e salsedine… l’odore si tuffò di testa dentro di lei.
Odore di cose appena nate, non poteva essere che il suo.

Guardami…guardami ora! Il mio richiamo è come un rimbombo. Che meraviglia!
Si volta verso di me e mi rende lo sguardo.

Eccola…

E ora facciamo piano.

La voce qui dentro non grida più. Il mare riprende a oscillare come nei giorni senza vento. Le andrò vicino e le bacerò il collo, ma appena un poco…tanto per sottrarle l’essenziale. Se non mi sbrigo, il freddo gelerà il suo odore.



Tratto dall’introduzione di Carlo de Ambrogio:

“VITE ADIACENTI” E’ SICURAMENTE UN ROMANZO D’AMORE MA NON TANTO PERCHE' PARLA D’AMORE QUANTO, PIUTTOSTO, PERCHE’ ALESSANDRA DI PAOLA LO HA SCRITTO CON AMORE, COME RACCONTANDO DI SE STESSA.
LA TRAMA:IL DESTINO DI DUE DONNE(IRENE E BIANCA) CHE, FINO A UN CERTO PUNTO DELLA VITA, CORRE(SCORRE, SPESSO IN MODO INCERTO)LUNGO BINARI DISTINTI E SEPARATI IN ATTESA CHE QUALCOSA SUCCEDA E, IN EFFETTI, PER UNA STRAORDINARIA COINCIDENZA, QUALCOSA SUCCEDE.

LE SENSAZIONI DELLE DUE PROTAGONISTE SONO IDENTICHE EPPURE DISTINTE,COME LO STESSO SUONO PROCURATO DA DUE STRUMENTI A CORDA DIVERSI: SONO IDENTICHE LE NOTE,MA SONO DIVERSE LE TONALITA’ PERCHE’ ANCHE L’ECO DEL BATTITO DI UN CUORE E’ DIVERSA DALL’ECO DI QUELLO DI UN ALTRO CUORE.

L’ULTIMO PENSIERO CHE IRENE DEDICA A BIANCA E’ SUBLIME:

“SE SCOMPONI LA LUCE, BIANCA…SI MANIFESTA L’ARCOBALENO”


IL LIBRO “VITE ADIACENTI” DI ALESSANDRA DI PAOLA, EDITO DA EDIZIONI PROGETTO CULTURA 2003, S.r.l.,LO TROVIAMO SU:
www.progettocultura.it
www.ibs.it
www.maremagnum.com
alessa is offline  

 



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