Uno sguardo dal di fuori su ciò che siamo
Poche settimane fa mi è capitato di vedere un film che mi ha toccato tantissimo e che vi consiglio vivamente....era tanto che non mi capitava di emozionarmi al cinema! Sto parlando del film: "La finestra di fronte" di Ozpetek (penso si scriva così, ma lo slavo non è il mio forte!!), il regista de "Le fate ignoranti", altro splendido film di qualche anno fa.
Quello che mi ha davvero emozionato è il tema dell' oggetivazione della nostra esistenza, anche nella sua banalità, provando a guardarla dal di fuori, come se fosse quella di un altro.
Non voglio dilungarmi sulla trama (vi toglierei la sopresa!), ma in sintesi il film descrive i tumulti interiori di una donna (la Mezzogiorno) alle prese con uno dei problemi "tipici" della vita a due...l'affievolirsi della passione, la lotta contro la quotidianità, il desiderio di sentirsi ancora corteggiata in un certo modo....
Per un attimo le sembra che la sua vita monotona, fatta di rituali e di incombenze pratiche, sia una vita qualunque, da cui fuggire (e ne aveva anche l'occasione....con un Raul Bova niente male!), ma poi, guardando suo marito e i suoi figli dalla finestra di fronte a casa sua (proprio quella di Raul Bova), si rende conto di quanto quella quotidianità fosse ormai entrata a far parte della sua vita, di quanto le sarebbe pesato rinunciare a dei gesti, a delle abitudini che ormai le avevano permeato l'anima.
E' un po' contorta la mia spiegazione, ma è un film intessuto di emozioni, e si fa fatica a raccontarlo....guardatelo e poi ditemi se anche a voi non è scesa una lacrimuccia!
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